martedì, ottobre 01, 2019

Ebhardt non è esattamente Isaacson...

Forse, lo ammetto, ho fatto l'errore di leggere questo libro subito dopo aver letto la raccolta di articoli su Marchionne stesso proposto dal "Corriere della Sera" ("Marchionne, il Sogno Incompiuto", 2019). La sensazione quindi che ho provato è di rileggere eventi e fatti a me già noti, senza trovare molto di più a livello di approfondimento. 

Tommaso Ebhardt fa un lavoro serio e cita correttamente quanto scritto dai suoi colleghi, cita anche la biografia di Steve Jobs che probabilmente Tommaso ha cercato di prendere ad esempio...ma le similitudini tra le due opere si fermano alla scelta grafica della copertina (ossia un primopiano d'impatto su sfondo bianco). Walter Isaacson ha scritto un capolavoro che personalmente non risucivo a smettere di leggere. E' vero che fu Jobs stesso a commissionare la biografia senza dare nessun limite all'autore, mentre Marchionne ha fatto del rispetto della sua privacy un punto fermo della sua vita, ma allo stesso tempo a Ebhardt sarebbe stato giusto chiedere di andare ad approfondire eventi e fatti nonostante questa non fosse, come ripete spesso, la volontà di Marchionne. Poi il libro di Ebhardt è scritto bene, ma risulta monotono e ripetitivo senza quegli eventi extralavorativi che ogni biografia, grazie a Dio, dovrebbe avere. Marchionne viveva per il lavoro, perfetto. Ma la sua vita in Canada prima di diventare lo stakanovista che conosciamo? Oppure, faccio un altro esempio: si accenna un paio di volte al rapporto matrimoniale, precedente quindi la relazione con la compagna Manuela, chiuso in modo repentino e brusco. Perfetto...perchè? La motivazione a mio avviso avrebbe potuto aggiungere molto sul profilo psicologico del protagonista. Il rapporto con i figli? Ebhardt ci ha speso due parole in croce (il libro consta comunque di 277 fitte pagine). Credo anche che Ebhardt stesso fosse a conoscenza del rischio di diventare monotono e ripetitivo tant'è che nelle prime pagine aggiunge annotazioni squisitamente personali su vicende parallelle legate alla sua vita quotidiana...un espediente letterario che poi però abbandona e che, benchè non mi avesse colpito particolarmente in prima battuta, alla fine del libro quasi ho rimpianto...