sabato, giugno 27, 2009

sun si!

l'anello alla mano sinistra pesa parecchio, ma il panorama che vedo da qui mi rinfranca e rende meno pesante il fardello di qualsiasi decisione.
sono a bora bora con...mia moglie!
i feed-back su cerimonia e festa di sabato scorso sono stati positivi e aspetto con ansia il filmone di enrico e quello, piu' ludico, di paolo.
posso dire che personalmente non sono riuscito a godere appieno di quanto
mi vedeva protagonista...l'emozione era troppo grande.
adesso pero' e' bello tornare con la mente ai singoli momenti.
una delle cose piu' piacevoli e' stata la stima e l'affetto dimostrata dagli amici,
sicuramente la loro presenza ha aumentato in maniera esponenziale il livello di felicita', gia' alto.



la luna di miele e' iniziata lunedi' 22 giugno con un viaggio allucinante:
torino francoforte
francoforte los angeles
los angeles papeete
papeete bora bora e infine huahine
circa 36 h di volo

tre giorni a huahine in una pace assoluta con corollario di piacevolissima conoscenza di alcuni ragazzi italiani, ovviamente neosposi, ed ora bora bora!
il viaggio attraverso la laguna dall'aeroporto (sul mare) al bora bora lagoon resort
vale qsi cifra e qsi fatica.
un autentico paradiso terrestre, adesso capisco quelli del bounty
(che forse piu' panorama amavano l'accoglienza locale...)!

venerdì, giugno 19, 2009

memo

ai miei amici utilizzatori finali ricordo che la cerimonia è alle 16.15
di arrivare quindi per tempo e di non spaccare troppi i maroni
la domenica mattina! il numero della mia stanza non lo comunicherò mai.
PS.: ci si vede in piscina!

profumo di donna

il mio lavoro sicuramente mi piace. non fosse così non ci investirei tempo (straordinario), risorse mentali ecc anche a scapito della vita fuori...che a volte scopro esistere, come adesso. la mia loquacità è spesa in ufficio e la stanchezza tra le mura domestiche mi fa restare spesso in silenzio, nel tentativo di riordinare idee e recuperare energie.
sicuramente la tarta è peggio di me e questo per assurdo gioca a mio (nostro: forse la tarta pensa lo stesso di me) svantaggio.
se mi giro a destra e vedo la tarta, sempre presente, incassata nel suo carapace mi tranquillizzo e mi dico: è tutto normale, vai tranquillo e fatti ancora una buona mezz'ora di delirio.

al di là degli effetti imprevisti del rapporto con la tarta,
mi rendo conto di essere dipendente, il lavoro è una droga.
la vita ti fa scoprire cose che mai avresti immaginato!
non avrei certo immaginato di sposarmi domani o di scrivere queste parole sul lavoro. o mi sto rincogliendo o l'inprinting paterno, una sorta di etica protestante, ha fatto il suo corso.
più la seconda. mio padre prendeva il suo impegno extra-moenia
abbastanza così.

la cosa piacevole e tranquillizzante è che appena uscito dal circo (...non che lavorasse nel mondo dello spettacolo) si è riadattato con estrema flessibilità (l'arma più potente di un goy) ad una vita incentrata sul cazzeggio.
mio padre riesce a vedere 3-4 film al giorno non accusando la minima stanchezza.
sclera da paura se deve andare a fare 1 commissione nel giorno del tour o del giro d'italia: gli piace organizzarsi e probabilmente una commissione potrebbe impedirgli il sonnellino, il giro in bici, il gelato, il giro con il cane, il film su iris, la partita a carte con mia madre.
è abbastanza abitudinario, il babbo.

tornando al sottoscritto, ieri sera al momento di spegnere il pc e avendo davanti 3 settimane di relax mi è un po' preso male..."minchia - mi son detto - non ci posso credere 'ho finito'".
idem questa mattina mi sono svegliato verso le 7 e mi son detto: "e adesso cosa faccio?" essendo quella di riposo una condizione ormai sconosciuta dopo le peripezie dell'ultimo anno, tutto di corsa con mille incombenze lavorative e private.
ma qui è entrata in gioco la flessibilità del goy.
adesso sono le nove e mezza: ho giocato con viky, il beagle di un paio di post precedenti, ho fatto colazione da montini, mi sono letto tuttosport e la stampa (mi sono irritato un attimo solo perchè la bugiarda ha parlato di colantuono, foschi e cairo come di triade: non scherziamo, per favore), mi sono comprato l'ultimo libro di littell adesso faccio due passi in centro per comprarmi delle infradito nuove ecc ecc
passare la vita a incazzarsi sul lavoro mi sembra la cosa più assurda del mondo e pensare ai tizi che ci cascano mi viene quasi da ridere...
ma come si fa ad essere così idioti?

viva le donne! l'unica vera ragione che rende una vita degna di essere vissuta!
immaginate il loro profumo, immaginate un loro sorriso, immaginate una loro allusione maliziosa, immaginate di mescere con loro un buon vino in una calda serata estiva.
immaginate ora di sposarne una, quella che intimamente vi fa sorridere di più.
ecco, il mio sogno, domani, sarà realtà.
(spero che 'sta frase non porti una sfiga della madonna, ma il Control+Z non funziona su questa tastiera...).
PS.: ai colleghi che invece di lavorare mi leggono: grazie per il bellissimo saluto di ieri e la vicinza affettiva

martedì, giugno 16, 2009

robe da matti

ieri sera, alla "zanzara" di cruciani, interviene iva zanicchi.
iva - che a fronte delle rinunce di berlusconi e la russa verrà eletta al parlamento europeo - sostiene che è stata poco presente, nella passata legislatura, al parlamento europeo perché doveva girare una fiction a cuba, irrinunciabile se non a fronte di alte penali.

ma la cosa più irritante è la giustificazione:
"io l'ho fatto presente che avevo la fiction".

ma cosa cazzo vuol dire? fatto presente a chi?
al partito?
a chi si occupava del casting?

saranno mica la stessa cosa?
beh questo spiegherebbe l'espressione usata dalla pur simpatica signora zanicchi...

lunedì, giugno 15, 2009

ma che sogni fai, claude?

da bambino mi sembrava di perder tempo ad andare a dormire.
a volte però, alla fine di interminabili serate con le famiglie degli amici del papà, stanco per i giochi, per il rumore e con gli occhi rovinati dalle nuvole di fumo che si creavano in queste occasioni (la legge sirchia era inimmaginabile),
agognavo il ritiro nella mia stanza (o il ritorno a casa) per il riposo notturno.

a quindici-sedici anni avevo però cambiato opinione, fino ad arrivare a "dormirci su" di fronte a qualche momento di stress (l'idea, in casi analoghi, di "berci su" è arrivata più tardi), preferendo per un po' l'oblio al posto della consapevolezza.

oggi mi ritengo un cultore del sonno. potendone assaporare assai poco.
credo che una delle cose più intime, tra due persone, è abbandonarsi a dormire insieme.
dopo gli ultimi mesi così pesantucci, al di là di chi ho accanto, avrei voglia di dormire per una settimana.
non arriverò mai al livello sublime del buon majo, personaggio mitico, metà uomo metà cuscino, protagonista di infinite partite a poker o, nonostante non fosse più un ragazzino essendo amico di gioventù di mio padre, altrettanto infinite partite alla playstation, mentre il mondo, attorno a lui, si dimenava inutilmente.
purtroppo majo non c'è più. mi resta la sua filosofia.

è sicuramente il sonno che dorme mio fratello ad avermi sempre affascinato moltissimo.
non dico sia quello dei giusti, ma quando mi capita di vederlo, anche adesso, dormire o al risveglio
mi sembra sempre di osservarlo tornare dagli inferi.
pare sempre, nel suo dormiveglia, che sia profondamente impegnato in una attività onirica titanica.
chissà che sogni fa.
ho sempre fatto interpretazioni ma non ho mai fatto la cosa più semplice:
domandarglielo...

PS.: dopo il delirio delle elezioni, io faccio solo più incubi
legati allo spoglio delle schede!
invece di sognare oceani, spiagge e, soprattutto, le pronipoti di gauguin  

giovedì, giugno 11, 2009

lunedì, giugno 08, 2009

w l'italia

a me è andata ancora bene...verso le due di notte abbiamo chiuso con la verifica delle schede per l'unione europea.
altri sono andati avanti fino alle 6 e 30 di questa mattina.
la nota politica a settimo non è particolarmente interessante.
nel mio seggio si è riprodotta la tendenza nazionale (in particolare bene lega e di pietro) ma soprattutto si è pesantemente inveito sulla lunghezza eccessiva della scheda gialla della provincia! (oltre un metro di passione)
non dico tutti, ma un buon 80% dei votanti ha dovuto commentare, ahimè con lo stesso termine: "è un lenzuolo"
diventato il tormentone del week-end elettorale.

fantozziana la scena della signora anziana e con lievi difficoltà motorie che inciampa nella scheda, lacerandola e rischiando il capitombolo.
i "cristi" che sono venuti giù a corollario della chiusura di questa vituperata scheda gialla abbiamo smesso presto di contarli.
mi sono chiesto: in altra nazione, la popolazione avrebbe reagito in questo modo?
ossia con critiche pesantissime, lazzi e battute senza fine?
ho immaginato scene tristi in giappone o in germania, ma anche in gran bretagna o NY...questi elettori "stranieri" credo che avrebbero sì notato l'assurdità della situazione ma l'avrebbero superata senza troppi commenti.
a pensar questo mi son detto che è bellissimo essere italiani.
si critica, si scherza, non ci va bene un cazzo ma poi c'è sempre l'intelligenza di superare i problemi e trovare le soluzioni più originali a qsi inconveniente...ogni riferifento allo scrutinio è puramente casuale.

venerdì, giugno 05, 2009

b-lancio?

no...nonostante il titolo non parlo di toro.
ma di un argomento tra i miei preferiti: me.
altrimenti perché mai scrivere su un blog?
sono di ottimo umore per un altro post(-it) ricevuto (e tenuto) e per un paio di birre bevute (e ormai metabolizzate).

si chiudono (evviva) una dopo l'altra settimane ricche di tensione e nervosismo.
dal 19 si chiude baracca per cambiare assolutamente vita (e volo verso una terra nuova): dal 20 faccio il bravo!

tempo di bilanci? giammai!
l'altra settimana però, per la prima volta in modo consistente, mi son sentito "informatico". un piccolo evento di una piccola vita.
il borghezio, un grande personaggio con una gran vita, ha recentemente dichiarato che, per capire come funziona il parlamento europeo,
ci si mette 4-5 anni. sticazzi: forse solo lui è più lento di me.

in effetti, nonostante la mia decennale attività in questo ambito, mi ero sempre
sentito un umanista imprestato all'informatica.
da qui la considerazione iniziale sulla straordinarietà dell'accadimento.

nel corso degli ultimi anni qualcuno mi ha poi chiamato "tecnico",
suscitando la mia ilarità sommessa e, solo qualche volta, un po' tale mi sono effettivamente sentito.
l'altro giorno, invece, ad ascoltar le più grandi castronerie degli ultimi 12 mesi
(non considerando le esternazioni del berlusca o della lario, né del casini o di gasparri o, senza voler fare par condicio, del dario franceschini),
mi son detto: ma questo tizio c'ha idea delle minchiate che dice?
è vero, si può fare tutto nel mio lavoro.
il punto è "tutto ha senso"?
no!
diffidate da chi tira fuori conigli dal cilindro,
da chi pensa di poter valutare un lavoro di mesi in 5 minuti, non avendone le competenze (beh questa è proprio banale),
diffidate da chi si riempe la bocca di parole altisonanti,
cribbio,
diffidate soprattutto da chi sale in ascensore e, tutto vestito a modino, esce di corsa prima di tutti sorridendo beffardamente.
90 su 100 la loffia è sua!

mercoledì, maggio 20, 2009

non aprite quella porta!

mi interesserebbe conoscere il comma tal dei tali che recita: i trasgressori saranno puniti con l'obbligo di spegnere tutte le luci una volta usciti.
ovviamente questo delirante messaggio è visibile alla stazione ferroviaria di settimo torinese dove il personale brilla sempre per spirito di iniziativa e disponibilità verso il cliente.

giovedì, maggio 14, 2009

MINCULSILV ossia la consapevolezza del tordo

questo è un pezzo veloce di utilità sociale!
infatti chi avrà la compiacenza di leggermi eviterà di chiedersi perché tengo la panza e perché mi presento a lavoro con ampie occhiaie.

orbene ieri sera, dopo aver divorato un kebab egiziano-ciriacese, un pacco di patatine fritte, un quarto di uovo kinder gigante (quello che fanno a pasqua) ed aver bevuto 2 birre e 2 whisky, con un mal di testa che non riuscivo a capire se legato alla cena o alla pesante giornata di lavoro, ho perso prezioso tempo per fare qualsiasi altra cosa (annaffiare il bonsai, leggere qualcosina, masturbarmi al limite anche scopare) e mi son messo a guardar la TV.
ebbro dei miei gas, non so neanche se ero sull'analogico o sul digitale ma di sicuro non riuscivo a staccarmi dal televisore.

la cosa interessante è che il programma condotto dalla panicucci
(cupido su Italia 1) è il peggio del peggio.
non dico "trash" poiché sarebbe dargli una qualche dignità, essendo i prodotti identificati con questa etichetta diventati una sorte di genere.

il programma (vd promo) del regista sanchez, quello di "scherzi a parte", dovrebbe essere basato su candid camera, ossia con telecamera nascosta ed a insaputa delle persone che vengono riprese.
in realtà è tutto assolutamente finto, peggio di un campionato vinto dalla juve di moggi.

nonostante questa lucida consapevolezza, su moggi e "cupido" dico,
non sono riuscito a non vederlo.
perché? per una lungimirante scelta di casting.
lo specchietto per le allodole era lei Silvia Hlapse.
parlandone faccio il gioco del programma...ma anche di silvia.
essendomene follemente innamorato ne parlo.
sono un po' come paolo...superficiale, mi innamoro spesso, durante il giorno.
beh cosa dire. io non giudico mai una donna per l'aspetto anzi più una è brutta più m'ingrifo, ma per silvia ho fatto una eccezione: divina.
inoppugnabile prova a sostegno dell'esistenza di un essere supremo.
al pari del panino con maionese cipolle e salsiccia.

la morale?
ha ragione alemanno!
"romanzo criminale" (lo sceneggiato TV di sky) rischia di traviare i giovani.
invece i programmi di silvio saranno un po' finti, ma ti fanno sognare!
e ti educano.
io mi sento un tordo migliore.
e c'è gente cattiva che critica ancora il nostro presidente del consiglio!
buffoni!
tutto è possibile!
anche che dimitri si chiavi la silvia.
anche che il toro vinca a napoli!
per fortuna che silvio c'è!
dai che siamo tantissimi...

martedì, maggio 05, 2009

solo il fato li vinse

ieri si commemorava il 60° anniversario della tragedia di superga, mito fondante del nostro popolo.
scelta quindi corretta quella di portare le giovanili alla cerimonia religiosa,
i nostri ragazzi devono capire che non siamo una s.p.a. della fiat, ma siamo la storia della città.
corretta anche la scelta della società di far leggere, come da rituale, l'elenco dei caduti ad alessandro rosina nostro attuale e assolutamente indegno capitano.
corretta quindi anche la posizione della frangia più calda di contestare la decisione del Torino FC.
corretta la presa di posizione della tifoseria non organizzata di contestare la contestazione degli ultras.
lo scontro a volte è sano e ognuno è giusto che difenda la propria posizione, nel rispetto dei diversi ruoli.
la società che si piega agli ultras è fa una brutta figura. anche perché gli ultras non sono rappresentativi di tutti i tifosi.
gli ultras che accettano una scelta discutibile senza fiatare non sono ultras.
è vero l'anniversario di superga è un momento particolare...ma la passione può essere in contrasto con il rispetto che meritano gli eterni ragazzi del grande torino.

era il caso di scontrarsi, verbalmente, ieri.
non tutti erano nel giusto però, non voglio fare il pier-ferdinando...
l'unica nota assolutamente stonata infatti la si doveva aggiustare, secondo me,
non con la diplomazia o con le parole ma a sberloni.
mi riferisco alla volgare presenza, in un giorno sacro per ogni tifoso granata e non solo, dell'emanuale filiberto, il rampollo di casa savoia. per fortuna il padre - che nel tempo libero, è noto, si dedica a frequentazioni più lievi e divertenti (mica scemo) - non c'era.
"fili" si spaccia per juventino, ma simpatizza anche per il napoli, e adesso che si presenta nelle fila dell'UDC è anche granata.
sarà atalantino quando passerà per bergamo, laziale ma anche romanista quando scenderà nell'Urbe.
io voto mazzola.

venerdì, aprile 24, 2009

kossiga!

Intervista di silvia zingaropoli a Francesco Cossiga, E Polis, torino 22 aprile '09 [assolutamente da leggere!]

Fini è il nuovo antifascista e Berlusconi un partigiano

Francesco Cossiga non ha certo bisogno di presentazioni. Il re della picconata spara a zero su tutti. Tremate, dunque «oh voi, dilettanti allo sbaraglio». Non è tempo di elucubrazioni politiche. Leggete e capirete. Pane al pane, vino al vino.

Presidente, il Cavaliere ha deciso: parteciperà al 25 aprile.
Il ragionamento che ho fatto a Berlusconi è questo: «Se vai e ti fischiano o ti bastonano fino a mandarti in clinica, cresce la tua popolarità. Se poi ti applaudono, e ti metti alla destra di Franceschini, accompagnato dalla Moratti e Formigoni, ti becchi altra popolarità». Io farei così. In politica bisogna esporsi. Io e Marini - quando era Dc - andammo a fare un comizio nel 1976 ad Arezzo, contro l'opinione del capo della polizia: ci tirarono le pietre. Ma vincemmo le elezioni.

Vale la pena quindi...
Anche a costo di pagare quelli dei centri sociali per farsi picchiare.

Memoria condivisa: un'utopia?
Al figlio di un combattente di Salò si può chiedere di condividere la storia dei partigiani?

La Russa parla di “pacificazione”.
Ignazietto, se avesse avuto l'età, sarebbe stato un volontario della Repubblica sociale. Berlusconi un partigiano: infatti una cosa che non dice è che il padre e i fratelli della madre erano socialisti. Fini sarebbe stato Brigata nera.

A proposito di Fini, crede sia sincera la sua “conversione”?
Lui è molto coerente: quando è andato a Gerusalemme si è fatto pure circoncidere, e ora ha presentato la domanda all'Associazione nazionale partigiani. E pare che a casa sua abbia bruciato il quadro di Mussolini. Nemmeno gli antifascisti prima di lui avevano denominato il fascismo come “male assoluto”. Una tragedia. Ciò deriva dal fatto che non sapeva prima cosa fosse il fascismo, e non sa oggi cosa sia l'antifascismo. Ma è un bravo ragazzo.

Il ruolo di difensore della Costituzione è tutta farina del suo sacco?
Sì, è lui che spera nella presidenza della Repubblica. E sicuramente il Pd voterà per lui. Quelli di An confluiti nel Pdl invece voteranno per Letta. E pare che Fini si sia fatta fare una camicia metà rossa e metà nera; dicono anche che per la riedizione dell'enciclopedia italiana, come Gentile scrisse l'elogio al fascismo, Fini scriverà la voce “antifascista”.

Berlusconi è il prototipo del nuovo uomo politico?
No, lui è una cosa a sé. Sta imparando a far politica.

Politici competenti all'orizzonte?
Mi sembra che ce ne sia uno, due o forse tre: uno è il presidente della Repubblica, l'altro è Tremonti, l'altro è Gianni Letta. E D'Alema. Gli altri son tutti dilettanti allo sbaraglio. Pare che Veltroni vada definitivamente in Africa.

E Franceschini come lo vede?
Franceschini è un vecchio imbroglioncello dei gruppi giovanili della Dc. È la stessa gang: lui, Follini, Casini... credo anche che si riuniscano per stabilire chi dice questo e chi dice quello.

Nel 2007 disse al Cav.: «attento che Prodi è più furbo, lui è della vecchia parrocchia come me».
Sbagliai, perché il buon Romano poi prese la solita mazzata.

Sottovalutava l'astuzia di Silvio?
Sì. Ha imparato a far politica, è un grande uomo di spettacolo e gli italiani vogliono divertirsi. Oggi non si capisce niente. Berlusconi si oppone all'election day, anche se a lui converrebbe: se dovesse vincere il sì, rimarrebbe al potere per 40 anni. Franceschini invece, per cui la vittoria del sì costituirebbe l'affossamento totale, è a favore. È il mistero del suicidio. Quello che ha capito tutto è Casini, che dice: “agli italiani non interessa niente del referendum”.

E lei come la pensa?
Il referendum è uno dei pasticci inventati dai Dc. Ma credo che l'Italia debba essere governata con i pasticci: siamo un popolo di fantasia. Mi meraviglia che Veltroni non abbia avuto successo, dato che la sua grande politica poggia sul “ma anche”: «son di sinistra, ma non significa che non guardi al centro e poi ancora a destra».

Andreotti dice: «quando andrò in paradiso mi porterò tanti segreti».
Andreotti non ha nessun segreto. In Italia non ci son segreti, siamo troppo pettegoli. E se i segreti ci sono, non si dicono.

«Puro come una colomba e astuto come un serpente» dice il Vangelo.
Non sono astuto. Ma sono intelligente, anzi, intelligentissimo.

giovedì, aprile 16, 2009

viva l'abruzzo

se mi è difficile comprendere il senso dell'UDC, mi risulta impossibile capire perché esista pier ferdinando casini. senza cattiveria, ma perché?
in questi giorni lo trovo ovunque...un paio di settimane fa era ad "annozero", ieri sera l'ho intravisto (starlo a sentire è inutile) ad "exit", il programma della d'amico. ma perché? lo si invita perché è fotogenico? qualcuno pensa che sia una terza via?
terza via de chè? ma non scherziamo!
non dice mai nulla o meglio prima che apra bocca sai già quello che dirà.
democristiano anche quando deve scegliere con cosa condire l'insalata.
per non dispiacere all'elettorato democristiano - ma si estinguerà prima o poi? -
ti dirà: "un po' di olio, un po' di aceto e un po' di sale"...stanne pur certo.
non ti dirà mai:"ci butto su due litri di aceto balsamico di modena e vaffanculo!"
e no! perché poi quelli di bologna chissà come la prenderebbero.
e poi le parolacce non si dicono.
è sempre lì, nel mezzo. ma non è un mediano, non fatica, secondo me non suda neanche, mai.
sempre equilibrato, dice sempre quello che tuo nonno rincoglionito direbbe.
"la famiglia!", "la moderazione dei toni", "un po' di qua, un po' di là"

BASTA!!!
soprattutto poi in una puntata, quella di "exit" del 15 aprile '09 appunto, che trattava il tema del terremoto dell'abruzzo.
in questi giorni ho apprezzato moltissimo la digbità, il coraggio, l'assenza di retorica, l'assenza del piagnisteo vuoto da parte della popolazione abruzzese.
sarà una generalizzazione, una semplificazione eccessiva, ma credo che sia stata una sensazione comune in questi giorni.
mi è sembrata una distonia forte, casini e la popolazione dell'abruzzo.
che c'azzecca?

giovedì, aprile 09, 2009

mè frel (mio fratello)

ricevo e, apprezzando, pubblico.
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Ciau Taus! Per i dislessici Suat uaic!

Vi scrivo per darVi alcune informazioni, che poi pensandoci è l’unico motivo che può perdonare uno scritto.

Petrarca ha scritto, parafrasando, che bisogna leggere con fatica ciò che con fatica è stato scritto tuttavia, occorre aggiungere, questo uomo vendette un suo amenissimo casolare, carico di ricordi infantili, per entrare in possesso di un libro…ecco molta parte degli scrittori attuali mirano al processo inverso dunque è quanto mai indispensabile leggere una quantità di volumi monumentale per rintracciare un testo degno della nostra fatica, un testo insomma che possa migliorarci nel più breve tempo possibile e con lo sforzo minore. Non è un paradosso bensì un’ingenua tensione che credo un lettore, un essere umano, dovrebbe avere…secondo me. Vedo in ciò una disciplina e una resistenza verso il totalitarismo e la frittura delle menti; quando chi ci dirige incappa in una citazione sbagliata o in una spiegazione etimologica od eziologica altamente zoppicante e spuria del concetto centrale ed illuminante ecco allora che chi lo sa riconoscere sta resistendo e lottando: si difende entrando immediatamente in un altro binario, guarda dall’esterno e, a ragione, giudica e disprezza…trova così il suo guinzaglio davvero ingiusto. Neanche ciò però è sufficiente, a mio parere, per bastare a se stessi. Anche il corpo deve essere liberato: una pratica quotidiana di ginnastica (callistetica o “pesante”) è indispensabile. Parlo per esperienza personale: è fattibile e compatibile con la quasi totalità delle attività (tempistiche e condizioni materiali e fisiche incluse). Un precipitato felice è che tale attività erode il tempo di ciò che non rientra nei veri bisogni umani come per esempio rincoglionirsi davanti alla tv (vera subdola droga in grado di sedurre chiunque). Entrare in possesso del corpo rende, cose ovvie, più agili più resistenti e più forti e se è vero che i buoi sono fortissimi tuttavia è la forza che fa sentire il giogo nella loro carne; inoltre la forma fisica, altro paradosso, rende più liberi di fronte ad una società che a livello visivo e propagandistico la esalta e la impone ma la rende un miraggio mercantile, non favorendola di fatto, ad uso dei consumatori: è notorio che il consumismo poggia “anche” sulla frustrazione dell’individuo. Neanche ciò però è sufficiente per bastare a se stessi.

Passeggiando per il centro di Torino (la bellezza di via Lagrange pedonalizzata è spiazzante, ha qualcosa di militaresco…sembra sempre che debba spuntare la cavalleria di Pinerolo a fustigare con verghe e sciabole i giovani post-tamarri e i vecchi benestanti tronfi nel loro beige e salmone (ora scuro ora acidissimo) dalle scarpe allucinanti e con indosso non meno di tre improbabili stemmi dorati di forze armate (reali ed immaginarie) …immagino i cavalieri guidati dallo scheletro dell’uomo dal naso di platino-platinì) mi accorgo della difficoltà dei miei coetanei di mantenere le posizioni (i posti fisici): siamo già il passato! No, il fatto è che quando qualcuno delle mie antiche frequentazioni mi riconosce mi abbraccia come fossimo reduci e non mi lascia andare. Lo guardo negli occhi, è spaesato, lancia continue occhiate impaurite ma altezzose ai beceri (uomini donne ragazzi e bambini) che ci circondano e poi mi rifissa ad intervalli regolari: ha paura di parlare…che io mi sia integrato (ha sempre vestito strano Claudio, ma adesso è, in qualche modo elegante per i beceri? No…calma..i baffi sembrano a manubrio, forse…)? Che non mi accorga di quanto il cattivo gusto…? E della volgare ostentazione? L’onda ha travolto la diga (sì, è vero era alta appena pochi centimetri, la diga)…l’ignoranza, il novissimofascimo…pare dire: “ma li vedi?!”. Lo tengo in attesa…poi mi basta citare Iggy Pop o Lydon (ma meglio Iggy) per rincuorarlo: la citazione, ma solo in questo caso, può anche essere fasulla…”Perdio, Madama (davvero piacente, devo riconoscere), si faccia i cazzi suoi, sto tentando di rianimare un uomo, o almeno ciò che ne resta!”. La vera citazione che dovrei fargli è di A.C.Doyle: “la partita non è ancora chiusa!”. Vanità: la barba mi dona davvero e in modo grazioso mi dileguo, paio un Moriarty in ottima forma. Mi ritrovo a ghignare: col cazzo che la partita è conclusa, mister president!

In centro vedo madame, il collant nero ricamato abbinato al tailleur grigio noto è tornato di moda…immancabile la tintura bionda, molte di loro sono appetibili sessualmente: se non fossero grottesche potrebbero strappare dei sorrisi spensierati. Molte viaggiano con la mamma…paiono tutte ultraquarantenni, età indefinibili in un misto di tendini e cipria. Qualcuna sfoggia un bebè e relativo passeggino, debitore senz’altro (e probabilmente non solo nel design) della tecnologia spaziale di ultima generazione: ti viene naturale pensare di chi cazzo sia il bambino. Non della mamma della madama (neanche un Antinori mixato con Mengele arriverebbe a tanto), potrebbe essere della madama…c’è qualcosa di troppo facile nella deduzione…maledetta età indefinibile. Forse la madama ha già filiato e quello è suo nipote. L’ipermadama allora sarebbe la bisnonna del putto. Le riguardi, sono zeppe di borse con i loghi del lusso e ancora scrutano fameliche le vetrine, annotazione positiva: la crisi non esiste. Eppure le gambe e le braccia della madama non sono di una cinquantenne, rinuncio a cercare informazioni dal viso: estetisti e chirurghi hanno già fatto il loro mestiere e ricavato i loro utili. La soluzione più ovvia poi arriva: li affittano i bimbi! Questo per apparire più giovani e per rendere la loro piatta pancia più degna di lodi; probabilmente sono i figli della badante dell’ipermadama, passata la moda il pater familias saprà riciclare quei botoli. A una prima analisi i rappresentanti della Torino bene paiono vampiri, zombi: accoppiamenti imbrobabili figli solo di transazioni commerciali riescono ancora a disgustare e a gettare dubbi sul valore assoluto dell’essere umano. L’unica cosa da paese socialista che si riscontra in città sono le file davanti Grom.

Ed ecco per chi ha avuto la forza di arrivare fin qui delle informazioni. Consigli musicali, tre canzoni che hanno in media trentanni eppure…Dr Feelgood :Milk and Alcohol Gang of Four: At Home He’s A Tourist (ideale per le passeggiate in Italia) P.I.L. This is not a love song… lo so, sono molto note tuttavia a chi non le conoscesse suggerisco di scaricarsele. Libri: un’ edizione cartonata di V for Vendetta è disponibile (tenuti presenti gli sconti) a soli 13 euro…è colorata (male) ma ve la consiglio.

Sabato 18 Aprile al TNT nei pressi di Avigliana concerto dei Sick Rose, possibile gita fuori porta (Quasi Taus onirico… pranzo lauto ed economico Valperga di Caluso).

Spero che questa Mia Vi trovi tutti bene, io me la cavo ed ho avuto un paio di giorni fa anche una piccola soddisfazione. Spero che Asia sia rimasta contenta della mail…! Il terremoto che ha scosso l’Abruzzo (che peccato che Vespa…) ci sia almeno di monito della futilità delle cose materiali. In full metal jacket c’è una battuta: “I morti sanno solo che è meglio essere vivi”.

Ciao a tutti,

Claudio

mercoledì, aprile 08, 2009

un tanto al kg

una classificazione che non mi trova d'accordo...
a me "il profumo" di suskind era piaciuto moltissimo e non credo che lo si debba classificare come "libro femminile".
in effetti, a scopo baccaglio, l'ho sempre citato, con la storia dei ferormoni ecc ecc
ma libro femminile mi pare riduttivo.


presso bennet di ciriè

PS.: dopo il post odierno, dove ho un po' sbracato, volevo darmi un tono...

samantha fox si sposa con la sua manager

il mio amico delle medie, quello con il quale facevo il tragitto per andare a scuola, lo stesso con cui si condivideva l'ampia dissertazione su onanismo e donne (decisamente in quest'ordine), la chiamava "foz", poiché non riusciva a pronunciare la "X".
quindi il mio amico segaiolo diceva anche "alez" al posto di "alex", suscitando la mia ilarità e il mio inespresso quesito: ma se non riesci a pronunciare la "x", perché ti ostini ad usare parole che la contengono?
del resto la "x" non è mica la "b" o la "t", non devi per forza usarla...la "x" è una sorta di "Y",
chi se le caga ste consonanti straniere? nessuno! giusto io che me la ritrovo nel cognome.
allora perché non dire "alessandro" al posto di alex e unicamente quella "tettona inglese" al posto di fox?
mah
non l'ho mai capito e del resto non gliel'ho mai chiesto.
ma tra ometti funzionava così. certe cose non si chiedevano.
anche perché a parlar di seghe, a quell'età, si faceva l'alba e quindi non troppi temi potevano essere trattati.
si parlava di calcio e compagne di classe o della professoressa.
per fortuna non eravamo così rincoglioniti da perder tempo a parlare di giochi al computer o telefonini (questi ultimi del resto non esistevano).
se da una parte eravamo immuni da libidini sulla tecnologica,
far la notte a parlare di donne che solo in foto potevi vedere era davvero una cosa grama.
e poi li chiamano bei tempi?
tempi cupissimi quelli dell'adolescenza!
è vero, io e il mio amico, l'approccio lo si tentava sempre.
ma sul corteggiamento ci mancava qualcosa: le mani addosso alle compagne le buttavamo sempre, ma letteralmente, e queste non gradivano tantissimo quest'assalto di rara cafonaggie e volgarità.
una questione di "tempi" sbagliati.
probabilmente lo stesso approccio tentato oggi, dico dopo una cena,
troverebbe l'entusiastico "ritorno" (feed-back positivo intendo) delle nostre coetanee.
erano altri tempi.
io ad esempio andavo fuori per le due tipe de "tre cuori in affitto"...
ma era vita quella?
vabbè c'era "colpo grosso" di smaila,
ma era tardi ed il rischio di essere beccati dai genitori era
direttamente proporzionale all'erezione in corso.

tornando al matrimonio della nostra,
ironia della sorte scopro oggi, dopo 25 anni quindi, che la fox è lesbica!!!
sinceramente sono un po' deluso. non per omofobia.
è vero, la fox era un fenomeno da baraccone,
è vero, anche fosse o fosse stata l'etero più ninfomane della terra non ci avrebbe mai calcolato,
ma sapere oggi che le possibilità (di trombarla dico) erano in realtà ancora più effimere di quanto, nel nostro delirio
masturbatorio, potessimo ipotizzare è stata una bruttissima notizia.
meno male che posso fidarmi della fenech, della cassini e della bouchet.



la koll è andata, fulminata sulla strada di damasco parla solo più di dio e della madonna, ma all'epoca della claudia qualcosa, al di là della carta patinata o della tv, si beccava ergo la ricordo come meno "intima" della edwige o della guida.
eh cara edwige, quanti ricordi!