giovedì, luglio 27, 2006

In risposta alla campagna di trenitalia: contatto diretto tra FFSS - umanizzata in "gaetano" - e utenti

Hi Gaetano!

mi permetto di darti del “tu” sia perché la locandina esposta in stazione invita a considerarti un amico sia perché, dalla stessa locandina, si evince che almeno una ventina d’anni di servizio devi pur averli e proprio da 20 anni io prendo i treni che circolano sulla torino-milano…abbiamo quindi condiviso qualcosa di straordinario. Quante ne abbiamo viste in questi venti anni, eh Gaetà!

Io non ti scrivo per dirti che i treni sono sempre sovraffollati e, raramente, riesco a sedermi, salendo da Settimo Torinese: è bello star vicini vicini a persone con le quali è sempre difficile rompere il ghiaccio e scambiare due parole. Non ti scrivo neanche per dirti che il treno delle 7.28 per Pinerolo solitamente ha un paio di carrozze, le prime, nelle quali non funziona il riscaldamento…ormai inizia a far caldo.

Ti scrivo per chiederti un favore.

Purtroppo ho deciso di seguire un corso di inglese dalle h 18.30 alle h 20.30, nell’azienda in cui lavoro. Per tornare a casa prendo il treno delle 21.06 da Torino PS per Chivasso. Passino i 5-10 minuti, fammi dire, ‘fisiologici’ di ritardo – quelli chi se li incul…ops, pardon, vabbè siamo amici – sono i ritardi frequenti di 20-25 e trenta minuti a rendermi nervoso. In orario, beninteso, il treno non arriva mai.

Quindi il favore è, caro Gaetano, questo: non ti chiedo di intercedere per me alfine di eliminare i ritardi, ti chiedo cortesemente di indicare come orario di partenza ufficiale quello, ad esempio, delle h 21.26. Comprendo infatti che, partendo addirittura da Torino Lingotto, il treno possa accumulare – nel suo tragitto verso la lontana Torino PS - ritardi rilevanti, debba dare precedenza ai convogli più ‘fashion’ diretti a Milano ecc ecc però, in questo modo, io evito inutili corse per presentarmi sulla banchina di Porta Susa verso le 21.

Diciamo 21 e 26 e che 21 e 26 siano!

(Vabbuò Gaetà! Sto a pazzia’ anche 21.30 vanno bene)

Con affetto,

Ugo

PS.: ah, dimenticavo, il personale della stazione di Settimo Torinese che ha contatto con il pubblico è di una scortesia veramente rara…non l’ho mai fatto, perdonami, ma alla prossima sgarbata risposta di questi signori non esiterò a dire che siamo amici, sfoderando un minaccioso:”Va bene, lo dico a Gaetano!”

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