venerdì, novembre 30, 2007

bugia nen, cum grano salis

qsa devo scrivere.
l'amico con la 500 rossa, diversamente, come farà mai a passar il tempo, in ufficio?
...si ok c'è anche toronews

e allora spettegoliamo!
non della tipa porca del piano "x" (scusate l'ipocrisia, ma se metto il piano poi si riconosce), ma di un autore particolare, il direttore della pubblicità del gruppo benetton.
orbene ho letto un libro di paolo landi, appunto, che si proponeva di osservare in modo critico il web!
il libricino, un pamphlet lo chiamerebbe l'amico di sopra, l'ho letto al volo: torino-caselle+caselle-torino+torino pn-corso unione. interessante.
mi aspettavo di trovare un capitolo sui "dati", quelli che in rete girano e sono fonte di un certo interesse sul mercato, o almeno una certa enfasi...invece nulla, in senso esplicito (implicitamente molto: web=economia, vendere, soldi ecc). l'idea portante è che uno strumento rimane uno strumento e per utilizzarlo al meglio si deve avere...degli strumenti! la "borsa degli attrezzi" di cui parlava, ai suoi corsi, il mitico professor angelo d'orsi (es metodologia della ricerca storica). la cosa che serve di più, sempre, è la capacità critica. ergo con questo libricino potete oliare la vostra. gli spunti sono interessanti. mi pare consigliabile.
se saprete coltivare una onestà intellettuale, uno sguardo problematico, la capacità di distinguere il bene dal male smetterete di essere della juve e migliorerete la società.

Immagine di Impigliati nella rete

se poi si inizia ad esser critici, come nel DNA del buon torinese, potrete divertirvi a distruggere tutto. ad esempio: ho visto, sabato scorso, Mein Furher
...alè nen piasumi (per i non auctoctoni: non mi è piaciuto; per gli auctoctoni: lo so, molto probabilmente, non si scrive così...e non siate così criticoni).
un film troppo difficile da fare. ma gli spunti buoni c'erano.
al di là della gag del saluto romano (copiata dal pozzetto di sturmtruppen), grottesca e imperdibile la battuta "non prenda la soluzione finale come qsa di personale", della dall'improbabile goebbels al professor Grunbaum, alias Ulrich Mühe. evocative le immagini del disastro di berlino rasa al suolo, come effettivamente accadde, destino comune di tutte le città tedesche nel secondo conflitto mondiale. in ogni caso un film lentissimo.
una vera è propria ciofeca, invece, l'ultima legione, che ho visto con estrema fatica.
se mi fossi bevuto una "buta" di nebbiolo (barricato...c'era scritto a penna sopra - sic!), come l'altra sera quando facevo zapping tra santoro e benigni, mi sarei sicuramente addormentato.
inoltre l'inizio è stato mostruosamente adattato per esigenze cinematografiche snaturando il buon incipit di manfredi dell'omonimo romanzo dal quale il film, come si dice, è tratto.
lascio ad altri l'approfondimento della questione sugli effetti, nefasti o meno, della trasposizione cinematografica dei libri (una delle migliori è comunque "la cruna dell'ago", libro di follett e magistrale interpretazione di donald sutherland).

PS.: il/i grattacieli a torino? poche polemiche in questo caso, secondo me si devono fare!

venerdì, novembre 23, 2007

quante balle si ha in testa a quest'età!

sono due gli argomenti che, in questi giorni, mi "scaldano". da una parte la sorpresa per le parole del presidente della repubblica che si è espresso in maniera chiara sulle intercettazioni rai-mediaset: dovevano rimanere segrete. dall'altra la vicenda di madamweb, ossia la pornoprof di pordenone.
probabilmente napolitano ha espresso questo articolato e sentito commento perchè era talmente lapalissiano, almeno per chi avesse seguito in passato almeno una volta due telegiornali "concorrenti" (sic!) nella stessa serata, che il cosidetto "panino" era confezionato da una parte e dall'altra con i medesimi ingredienti che si sarà detto "perchè parlarne ora? scurdammoce 'o passato".
Un po' come calciopoli tutti sapevano, o come tangentopoli, ma anche vallettopoli...e allora continuiamo a prenderci per il culo!
in breve, sono totalmente in disaccordo con questa volontà di equidistanza da tutto.
e soprattutto da quella di mettere tutto a tacere, di voltare pagina, di dimenticare in fretta.
ossia comprendo che anche a mastella e a larghi settori della sinistra non convenga schierarsi a favore di una libertà di espressione (e stampa) che, al prossimo giro, potrebbe ritorcesi contro (presupponendo che ci sia una stampa che voglia poi effettivamente indagare, rovistare nel torbido...informare a dispetto degli opportunismi del momento), ma almeno noi, poveri sfigati, possiamo urlare le cose come stanno...rendiamo esplicito il nostro sentire: W madameweb!

non andrò a scrivere le solite battutacce - che ho cmq fatto a voce...i colleghi se le aspettavano da me e non potevo deluderli - tipo "ce l'avessi avuta io al liceo invece della fresta e di barrera una insegnante così!" oppure "voglio tornare a studiare".
no mi limito a girare un post della pornoprofessoressa che ho trovato abbastanza casualmente - chi li leggi i commenti degli altri? nessuno! lo trovo ben scritto, ironico e sincero.
è la risposta di anna ciriani, alias madameweb, ad un collega che la prende in giro:

Buonasera a tutti,
premetto che non voglio entrare in polemica con voi e tantomeno con chi ha sollevato questa discussione.
Sinceramente credo di aver capito chi è il responsabile di questo post e non comprendo il motivo del suo inutile coming out.
Voglio subito precisare che il mio collega Fabio non è decisamente il mio tipo (anzi, io sospetto la sua omosessualità per le sue movenze e atteggiamenti) e che in ambito lavorativo non ho mai dato confidenze ai colleghi.
Io, a differenza di alcune mie colleghe rese famose dalla cronaca, non ho mai avuto atteggiamenti equivoci nè con i colleghi nè tantomeno con gli alunni e il mio comportamento a scuola è sempre stato estramamente professionale e integerrimo. Sempre puntuale, mai in abiti provocanti, mai truccata, mai tacchi (sono già alta di mio) sempre molto semplice e sempre distaccata da possibili avances o allusioni.
Un’altra doverosa precisazione che devo fare è che la scelta di insegnare in una scuola serale e di avere a che fare con adulti è stata mia in quanto nessuno mi ha costretta.
Questa decisione è maturata a seguito degli scandali “porno prof” per porre fine al problema sulla questione formativa e al dubbio di poter essere un esempio sbagliato per i miei studenti.
Ritengo comunque errato pensare che la responsabilità della crescita e della formazione degli studenti sia solo degli insegnanti.
Noi docenti dobbiamo prima di tutto garantire una buona preparazione culturale nonchè una crescita e maturazione dell’individuo.
L’educazione e i valori devono essere trasmessi principalmente dai genitori o dai tutori dei ragazzi.
In assenza dei genitori noi insegnanti possiamo e dobbiamo dar loro una preparazione didattica e insegnarli il rispetto per le regole; possiamo anche insegnare loro l’educazione ma non possiamo sostituirci a una madre o a un padre e diventare per loro un modello da seguire. Bisogna considerare che molto spesso i modelli a cui i giovani si ispirano non sono più rappresentati dalla famiglia o dagli insegnanti, come un tempo poteva accadere, ma dai personaggi che la televisione, la musica o il cinema gli propongono.
Le loro scelte e i loro gusti sessuali matureranno e si formeranno con l’età, le esperienze, l’educazione familiare e religiosa, le loro idee, le loro amicizie e i loro amori. Tra loro ci saranno sempre e comunque futuri gay, lesbiche, bisessuali, uomini che andranno con le prostitute, donne di facili costumi, persone fedeli, persone che vogliono la castità, ecc. a prescindere da ciò che può fare un professore nel suo privato.
Vedete, su molte cose io sono d’accordo con voi ma c’è una differenza importante tra noi: io non giudico nemmeno quando conosco i fatti.
Voi non sapete nulla di me e vi permettete di esprimere pareri o giudizi.
Qualcuno di voi insinua e lascia intendere che io sono un’attrice porno o peggio una prostituta. Io non ho seconde professioni e non guadagno, o lucro, con il mio corpo.
Ci sono come sempre contraddizioni e ipocrisia in ciò che leggo.
Comprendo benissimo una persona che non condivide le mie scelte o i miei gusti sessuali ma non accetto chi mi critica (senza conoscermi) e cerca i siti porno in cui scovare le mie foto o miei video. C’è una incorenza di fondo! Qual’è il fine? Vedere se è tutto vero quello che si dice? Si lo è!
Questo vi da il diritto di parlare di me o di giudicarmi?
Tu Fabio non approvi quello che faccio? E’ un motivo in più per non indagare nella mia vita privata. Parla e pensa ciò che vuoi di me ma soprattutto fai il tuo dovere a scuola anzichè perdere il tuo tempo a cercare i miei siti per parlare di fatti che non conosci.
Io non pubblico le mie foto ovunque bensì in siti per adulti e vietati ai minori in cui consenzientemente s’ incontrano e discutono persone che condividono i propri desideri e le proprie scelte sessuali.
Un professore gay (giusto per restare in tema…) potrebbe essere un esempio sbagliato per mio figlio ma io non penserei mai a quello che fa fuori dalla scuola! Se è un bravo insegnante e dà un’adeguata preparazione didattica a mio figlio per me è sufficiente. Diverso sarebbe venire a conoscenza che l’insegnate in classe fa battute devianti o si comporta da sporcaccione.
Quanti insegnanti sono gay? Quanti frequentano i club privè? Quanti vanno con le prostitute? Qual è il problema? Che di me si sa e degli altri no? Se di me non si sapesse nulla sarebbe meno deplorevole ciò che faccio? Ci sono preti che si tolgono la tunica e vanno con i trans! Basta che non si sappia vero? Per non parlare di tutti i preti pedofili che la cronaca ha portato alla luce (poi spenta dalla chiesa). Quanti tra di voi hanno desideri nascosti o hanno i propri scheletri nell’armadio. Voi che giudicate siete esseri umani perfetti! Già sono io che non posso vivere le mie pulsioni liberamente perchè sono una prof! Shhhhshh nessuno deve sapere che sono una “porno prof”! Basta che non si sappia e se poi non faccio bene il mio dovere di insegnante non importa…basta che la gente pensi che sono una donna ligia! Questo è il problema! Oggi non è importante ciò che si è realmente ma ciò che la gente pensa di noi e crede di noi!
Concludo dicendo che non credo di aver fatto mai del male a nessuno, sto semplicemente vivendo la mia vita!
E’ vero sono una professoressa, ma non è ciò che faccio nel privato che dovrebbe cambiare ciò che sono a scuola e viceversa.
Il bello di tutta questa polemica è che le persone che mi hanno manifestato maggiore solidarietà, stima, amore e rispetto sono sempre stati i miei alunni.
Devo comunque ammettere che all’interno della scuola dove lavoro, tutti (preside, colleghi, personale non docente) mi aiutano e mi vogliono bene nonostante i giornalisti e la mia indole ribelle creino delle situazioni particolari.
Gesù disse: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra!” e io vi ricordo che ci sono molti modi di peccare e di essere dei pessimi insegnanti!
Un cordiale saluto a tutti!
Anna Ciriani (Madameweb)

Ps. Tu che sei senza peccato Fabio abbi il coraggio di firmarti con un nome e cognome come ho fatto io anzichè nasconderti dietro a un nick!

Postato Mercoledì, 21 Novembre 2007 alle 3:15 am da MADAMEWEB

mercoledì, novembre 21, 2007

delirium!



il titolo è appropriato al momento che si vive qui in ufficio, dove ormai la metafora più soft ricorre a termini quali "trincea", "zyklon B", "kessel"...comunque io credo sempre nell'endsieg!



lo spettacolo del cirque du soleil mi è piaciuto...dire qsa di diverso non sarebbe alla moda. posso però aggiungere che "Alegria" dello scorso giugno a roma EUR...beh era stata tutt'altra cosa. forse per il ponentino, forse per la boccia di frascati, forse per la location (un tendone da circo per l'appunto).
bella l'idea del layer...un telo che andava a coprire la scena e sul quale erano proiettate immagini sulle quale gli artisti si muovevano in perfetta sincronia.
i filmati erano assolutamente poetici.
magnifici certi esercizi svolti da ragazzi muscolosissimi ed esteticamente perfetti. la distanza tra quello che vedo la mattina nello specchio e l'omino nero piroettante non poteva essere più marcata. ahimè non solo per questioni cromatiche.

benchè imparagonabile lo spettacolo del 15 novembre di brachetti mi aveva entusiasmato di più. sarà per la fotografia...per mutuare il commento di angela, l'amica seduta accanto a me. commento qualificato essendo lei scenografa.
arturo è riuscito a creare la magia che solo certi spettacoli veicolano, quella dell'evento magico. una magia cinematografica, felliniano. non a caso un autore, federico fellini, citato dallo stesso brachetti.
la cosa che mi ha colpito, accanto alla voce sicura e ferma di arturo, è stata la gioia che traspariva dal suo volto, mi è parsa assolutamente autentica.
nel saluto finale la magia ha invaso il grigio teatro alfieri...sembrava di essere in una delle più riuscite rappresentazioni di eurodisney.
mi ero qsa dimenticato la vita da...raton che sto conducendo.
giù la testa che sparano!

mercoledì, novembre 14, 2007

serietà, per favore!

Il questore di arezzo, vincenzo giacobbe, dichiara che il poliziotto impegnato a freddare gabriele sandri, tifoso laziale, ipotizzava una rapina. In conferenza stampa è stato dichiarato in un primo tempo - ...non subito dopo la tragedia, si badi bene, ma dopo diverse ore - che il poliziotto ha esploso due colpi in aria ed uno ha colpito l'auto.
Adesso è vero che se "lo dice la TV" devo crederci, ma ad una castroneria di questo tipo faccio proprio fatica.
Si scopre poi - leggi “la repubblica” del 13.11.07 - che sono gli stessi poliziotti “aretini” ad ammettere, a confessare, che erano a conoscenza che lo scontro era tra ultrà e non ci si trovava di fronte ad un tentativo di rapina all'autogrill. Una nuova versione, forse pretesa da antonio manganelli, il capo della polizia, ci ha poi informato che un colpo è stato sparato in aria ed uno, accidentalmente, ad altezza uomo. Omicidio colposo? Adesso c'è il testimone, un agente di commercio romano testimone oculare, che dichiara di aver visto l'agente, luigi spaccarotella, mirare e impugnare l'arma con due mani!
Non voglio usare un blog per fare un processo...ma una riflessione si.
È possibile che le istituzioni di questo paese mentano o siano così imprecise e pressapochiste?
Mi viene da dire “meno male che c'era in mezzo il pallone!” Diversamente, forse, tutto sarebbe stato insabbiato come nel caso aldrovandi? Non lo so. Ma il ragazzo ucciso a ferrara, federico aldrovandi, deve farci riflettere. Solo la battaglia della madre ha fatto sì che si potesse mettere in dubbio la ricostruzione menzoniera fatta, di nuovo, in "un primo tempo" dalle forze di polizia.
Io le dichiarazioni in due tempi non le tollero. La verità ha un tempo unico.
Delle istituzioni credibili non possono edulcorare le versioni dei fatti...quando i fatti sono poi anche piccoli tanto che potrebbero coinvolgere anche noi, nel nostro quotidiano.
Ad esempio, pensateci bene prima di andare a manifestare chessò io, ad un G8.
Uno potrebbe ad esempio immaginare, ripeto immaginare, una irruzione della forza pubblica in un edificio occupato da cittadini in disaccordo con qualcosa e per questo, nella finzione, immaginare i cittadini massacrati di botte, per rappresaglia.
Quando poi ascolti sullo “speciale-TV” giornalisti che commentano le stesse immagini che vedi tu, dove non sembra accadere nulla di particolare, enfatizzare qualsiasi rumore, parola, non-fatto, per creare artificiosamente "pathos", o meglio per fare lo scoop...allora tutto appare in pericolo.
Posso capire un urlo in più fatto dal telecronista di sky che ti deve vendere, di fatto, un prodotto, la partita che è spettacolare anche se finisce 0 a 0 e si è battuto, sì e no, solo un calcio d'angolo, ma non tollero il giornalista che si limita a riscrivere un'ANSA e non verifica le fonti.
E questo vale sia per tv che per la "carta stampata". Non voglio generalizzare e giornalisti seri ce ne sono…ma bisogna andarli un po’ a cercare.
Il giornalista che non approfondisce, che non si documenta, mi fa ancor più “schifo” del giornalista schierato che non ammette di esserlo e, così facendo, ciurla nel manico.
Facciamo un esempio. Leggo il blog di raffaele sollecito, indagato per omicidio a perugia. Leggo alcuni post, prima che tutto sia oscurato. Rileggo singole frasi di sollecito estrapolate dal contesto e totalmente travisate, diventati articoli e commenti giornalistici.
Per fare notizia? Forse perché si è copiata la notizia scritta da un altro? Forse. In ogni caso un brutto servizio al lettore.

È come se si prendesse una mia frase sui rutti e sulle scorregge e, decontestualizzata, si interpretasse la mia ironia per seriosa presa di posizione, descrivendomi poi come petomane rozzo e volgare. Spero che, se dovessi salire alla ribalta delle cronache, qualcuno possa citare per intero il mio pensiero giudicandomi quindi non come l'"angelo salito in cielo" (in caso di mia dipartita) ma neanche l'ultrà violento o il maniaco sessuale di turno.
Ecco io vorrei essere ricordato non come un demonio né come un santo.
Mi piacerebbe essere ricordato come un simpatico satiro dedito solo ai piaceri della carne e a quelli del vino.
Scherzo!
Io trovo piacere solo nel lavoro fatto bene. Io sono un grigio impiegato parastatale. Timbro alle 8.15, in entrata, e alle 17, in uscita. Pago le multe, faccio le pulizie la domenica, ritiro l'auto in garage.
Beh se dovessi farla finita, rileggendomi, penso che anche al giornalista distratto sarà chiaro il perché!
Forte! I miei da vespa!
Nella mia famiglia sono il primo che ha studiato!
Il primo che si è laureato...e poi dicono che la laurea non serve a niente!

martedì, novembre 13, 2007

Wystan Hugh Auden

Alla maggior parte della gente piace leggere la propria scrittura e annusare la puzza dei propri peti (Auden)

quanto è vero...più la seconda però!

lunedì, novembre 12, 2007

Location unica, città particolare


L’Assemblea Teatro di Torino – teatro stabile di innovazione - sabato sera all’ex SIVA (Stabilimento Industriale Vernici e Affini) ha presentato lo spettacolo di Gianni Bissaca “Mio padre voleva chiamarmi libero”.
L’uso di filmati alternati alle parti recitate ha reso snella la rappresentazione, tenutasi nella sala ove primo levi lavorava, fino al 1977, tra formule chimiche e alambicchi.
Non son riuscito a chiederlo…ma credo che, di tanto in tanto, parlasse anche in piemontese.

Ovviamente tutto ora è in disuso, le erbacce hanno conquistato il cortile interno e sono alte un paio di metri. Sembra di entrare in un luogo abbandonato da decenni, mentre il degrado è iniziato solo con i primi anni del 2000, la fabbrica è chiusa dal ‘99.
Sarà il progresso! Adesso, infatti, dal cortile si vedono i viadotti di autostrada e altavelocità.
Che bello!
Il cavalcavia che un tempo superava l’autostrada non c’è più da anni. Era proprio vicino allo stabilimento. Una struttura in qualche modo “celebre”, essendo stato ritratto in una foto degli anni quaranta, appesi c’erano dei partigiani uccisi l’8 agosto del ’44 per rappresaglia.

Adesso si parla di demolire anche questo edificio. Che figo!
Vengo da un breve viaggio in una città, Berlino, nella quale il passato viene fintamente ricostruito e vivo (vivevo) in un “paese” nel quale la fretta di distruggerlo è davvero bizzarra.
E non vivo (vivevo) a Roma! Dove se tiri giù un battistero del 1700 ti potrebbero anche dire”vabbè è un pezzo recente” ma in una cittadina, settimo torinese, che ha quattro pietre, dicesi 4, precedenti al 1950, in croce!
Probabilmente la vicinanza a torino rende appetibili certi aree edificabili, come quella in via torino un tempo occupata dalla paramatti.
Adesso stanno sorgendo dei casermoni…e del passato dell’area non c’è più traccia alcuna.
Ma è giusto così! Se poi vuoi vedere qsa di vecchio vattene boh…ma vattene al museo egizio!
E non rompere i coglioni!
E poi setu ha la nomea di città dormitorio…vorrai mica cambiarla?
Allora tutti a nanna in attesa della multisala al posto di quella torre che c’è in piazza.
Cosa cazzo mi sviluppa una torre senza il castello!
Come? Le fondamenta sarebbero state rinvenute?
Ah…le hanno ricoperte! Volevo ben dire!
Il progresso!

Tornando a Primo…nei filmati Giuseppe, Walter e gli altri ex-operai SIVA ricordano lo spessore morale dell’autore de “la chiave a stella”, racconto attorno al quale ruota lo spettacolo teatrale.
Oddio il libro lo iniziai anche…ma sinceramente poi non lo finii, ma adesso probabilmente tornerò a prenderlo in mano.
Il profilo che ne vien fuori è quello che anch’io ho in testa, ossia quello di una persona discreta, riservata, estremamente colta ma anche gentile nei confronti di tutti.

Vi lascio con l’enigmatico assunto leviano per cui “tra i momenti più belli della propria vita ve ne sono sempre alcuni legati alla realizzazione sul lavoro”. Chissà cosa voleva dire.
Decisamente altri tempi! Quindi venerdì 16.11 sciopero!

venerdì, novembre 09, 2007

"world usability day" a torino!


Ieri giornata mondiale usabilità a torino, dopo le edizioni di roma e milano degli scorsi anni.
Di usabilità strictu sensu, come dice la mia collega di porto torres, poca poca.
La cosa notevole è stato lo spettacolo – una produzione Teatro Popolare Europeo - “passioni porte passaggi” con Antonella Enrietto, Luciano Gallo, Alberto Pagliarino per la regia di Alessandra Rossi Ghiglione.

Mi è piaciuta molto Antonella e la dedica:
”dedicato
a chi ha piantato la magnolia giù nel cortile dell’ospedale
e ai fiori di magnolia,
che sono così belli
e quando piove cadono.”

mercoledì, novembre 07, 2007

sondaggino sui giocatori della vecchia signora

dovrei/mi piacerebbe - ma ho poco tempo - 'parlare' della splendida berlino, destinazione di questo ultimo week-end (dal 1 al 4 per la precisione).
mi dicono però che "questa" è divertente, quindi vado a pubblicarla: scrivo al giornale megafono della famiglia agnelli e non ottengo risposta...
questo il testo della mia e-mail:

carissima La Stampa,
il sondaggio proposto oggi è sicuramente bellissimo.
che emozione ripercorrere le gesta di questi campioni!
troppi ne conta la mitica maglia a strisce.
quindi l'appunto che mi sento di muovervi è sicuramente benevolo.
in ogni caso, con gli amici juventini, si diceva che senza esnaider, pericard, dimas - per parlare delle omissioni di giocatori che tutti ricordiamo - ma anche del mai troppo rimpianto Tavola, l'elenco è troppo magro.

sicuro dell'inserimento almeno di roberto tavola (che avrà, come avrete capito, il mio voto) attendo un vostro riscontro.

vi saluto cordialmente,
ugoy

forse, come sondaggio, è più serio il mio!