La parola del giorno è
[clàs-si-co]
SIGN Che riguarda le antiche civiltà greca e latina; tradizionale, tipico; esemplare, eccellente
dal latino: [classicus], cittadino appartenente alla prima classe di censo, e successivamente scrittore di prim'ordine.
Storia di come un concetto elitario si fa
universale.
In latino il classico è l'eccellente - poiché appartenente alla classe
sociale più elevata, o poiché assimilato a questa. E la cultura classica
nel senso di greca e latina, oltre ad essere classica nel senso di
esempio di perfezione ed eccellenza, si è rivelata anche una cultura "di
classe", strettamente elitaria, preclusa ai più. Ma l'eccellenza del
classico si è sovrapposta ad un'idea di
tradizione, acquisendo un connotato di identità culturale. Il classico è un esempio storico, una radice di cultura.
Se parliamo di musica classica parliamo certo di musica colta, ma anche
di una musica che ha avuto un peso adatto a scavare profondamente
l'immaginario collettivo di ogni classe sociale; parlando di libri
potremo citare un grande classico: la
caratura
di quel libro starà nella sua capacità di parlare a chiunque in ogni
tempo; e non si smetterà mai di sorridere davanti ad una rassicurante
gag classica. Per non parlare poi di arredamenti dalla linea classica,
di abbigliamenti classici, o di classici esempi.
In altre parole, classico è ciò che ha un valore tanto alto e schietto
che spontaneamente diventa tradizionale, diventa cultura condivisa.
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