venerdì, marzo 28, 2008

info troppo utili

stop minchiate!
vai con info troppo utili:
stasera e domani, 28 e 29 marzo 2008, ultimo - così recita la locandina - spettacolo di erica bella al samara's!

altra info:
son finito qui, quest'anno
Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

martedì, marzo 18, 2008

ironia della sorte

ma dico io uno si sbatte per fare foto particolari, per cogliere il dettaglio per essere inutilmente "originale" a tutti i costi...e poi la volta, l'unica, che ricevi una mail che ti dice che hanno selezionato una tua foto da flikr e ti chiedono, pur non dandoti nulla, se accetti di renderla disponibile, vai a vedere quale foto, stranissima, avranno mai adocchiato, scopri che han preso la più didascalica, scolastica, banale che mai potevi scattare.
perché trascurare quella sulla tazza del cesso? o il piede di paolo, gioia di ogni feticista? o l'autoscatto all'interno camerino?
o quella del culo di wolf? e quell'altra del seno della barista? e quella, di nicchia, della maratona in festa? o quella del pissoir di norimberga?

sabato, marzo 15, 2008

chez donald

sono al festival internazionale di arte e cultura digitale, presso accademia albertina ad turin.
sono con robi e pennaus: tra poco, alle h 16.30, è prevista la conferenza di Norman!
PS.: non vorrei essere prosaico, ma dov'è il bagno?

lunedì, marzo 10, 2008

Gambe di legno, cuore di stagno…burattinaio

L’orecchiabilissima canzone del cartoon su pinocchio faceva proprio così:
”Gambe di legno, cuore di stagno burattino, ma quando diventerai un bimbo come noi”
In realtà “lui” lo si accoglieva solo con un urlato “gamba di legno, vaffanculo” ed altri beceri improperi ai quali lui, ovviamente molto “diverso” da noi, aristocraticamente non rispondeva.



Era questo il teatrino che si godeva al Combi, campo dall’allenamento oggi scomparso vicino all’allora stadio comunale, durante i derby primavera.
Lui, giovanni agnelli, arrivava a partita iniziata per gustarsi queste divertenti gare tra ragazzi, che solo persone malatissime potevano andare a vedere, oltre ai tecnici addetti ai lavori.

Ovviamente la maggioranza di malati era costituita da granata scatenati che a veder arrivare il personaggio simbolo del nostro atavico odio dava letteralmente di matto.
La reazione dell’Avvocato, così come tutti lo chiamavano e chiamano tuttora, era davvero nobile e, devo ammettere, mai altezzosa.
Probabilmente noi e “gamba di legno” eravamo consapevoli che così doveva andare: lui arrivava a casa sua e noi, come ospiti, godevamo di più a mandarlo ad un altro paese.
Tutt’altra reazione, solitamente volgare, stizzita, spocchiosa era quella dei vari cuccureddu, trapattoni, lippi…che erano evidentemente infastiditi dai molti insulti, assolutamente gratuiti, che noi lanciavamo loro e, per la nostra gioia, lo davano a vedere…non comprendendo, essendo loro poca cosa, che la nostra reazione era naturale, fisiologica, doverosa, rispettosa del nostro e financo del loro passato calcistico. Che ignoranti!

Anche all’Avvocato faceva piacere vederci così numerosi e così rancorosi nei suoi confronti, non ho dubbi. Nel nostro gergo da stadio era un modo per riconoscere il valore dell’avversario, un attestato di stima e agnelli, che allo stadio ci andava, questo lo sapeva bene.
Un po’ quello che è successo ieri in torino-atalanta.
Massimo rispetto per la tifoseria orobica: tanti, compatti, cattivi. Hanno urlato per tutta la partita, hanno accusato la botta solo durante il nostro vittorioso goal di barone. Sembrava stessero vincendo loro, gridavamo tutti, scatenati. In una parola “grandi”.

Che bello sporgersi dalla balaustra per urlare a squarciagola, sulla falsariga del loro “atalanta facci un goal”, “ce lo sucate, tutt’insieme, ce lo sucate alè” accompagnando l’urlo con ampia e rituale gestualità, realizzata portando entrambe le braccia tese verso il cielo dall’alto fin verso, qsi a toccarlo, il nostro sistema decisionale primario. Altro che commento tecnico di bergomi, su SKY.
Non ha prezzo irridere volgarmente i tifosi avversari, quelli che si meritano rispetto beninteso: i doriani, i bergamaschi non certo i clivensi o gli udinesi.

Ad Agnelli non si possono non ascrivere grande classe e, pur facendo sempre i suoi interessi, una visione politica ed economica non limitata e non così spregiudicata, come per usare un eufemismo tende a diventare quella odierna dei magnati dell’economia che se so magnati proprio tutto, ormai.
Ma forse, ha detto tremonti, l’articolo 18 non lo toccano.
Forse? Ma che vor dì “forse”…o lo tocchi o non lo tocchi!!!
E’ vero le varie casse integrazioni le pagava tutta la nazione…ma alla fine non posso neanche sputare nel piatto nel quale ho mangiato anch’io, essendo mio padre orgogliosissimo
anziano fiat (UGAF…come ama puntualizzare). Io stesso poi in Irlanda ci sono andato grazie ad una borsa di studio di mamma fiat.

Sabato sera, avendo un’ora buca prima della cena del cena (nino festeggiava per l’ennesima volta il suo 18esimo genetliaco) abbiamo pensato bene, avendo anche la tessera musei, di andare a vedere la mostra pomposamente intitolata “il secolo dell’avvocato”, all’interno della mole Antonelliana.
Chi non è di torino deve sapere che qui tutto quello che è riferito alla fiat è pomposo.
Agnelli si mette l’orologio sulla camicia?
Agnelli ha classe! Che mito! L’avesse fatto qsi altro il commento sarebbe stato “cul lì a l’è propi incutì”
La vera ed unica dinastia riconosciuta qui non è quella dei Savoia – certo gli eredi non hanno giovato per un recupero in tal senso – ma quella degli Agnelli.

Orbene la mostra non mi è piaciuta. Un filmato messo su senza particolare costrutto, faceva vedere una raccolta di immagini in movimento senza audio.
Io avrei apprezzato una raccolta più parlante, ossia un sunto di quelle battute che resero agnelli celebre e personaggio al di là del suo ruolo e del suo potere.

C’erano poi un gran numero di fotografie su pannelli che si inerpicavano verso la sommità della mole per due-tre rampe di scale.
Guardando le immagini ho subito pensato ad Alessandro Cocco, il tipo che da circa una ventina di anni ha il record di partecipazioni programmi televisivi e foto con vip o semi-vip.
La differenza è che Cocco è quello più felice di farsi immortalare con l’altro mentre nel caso di agnelli probabilmente era qsi sembra l’altro nella parte di Cocco.

Si potevano scegliere fotografie più interessanti di quelle dell’Avvocato con Montezemolo, dell’Avvocato con X, dell’avvocato con Y per esempio privilegiando quelle particolari, maggiormente evocative del personaggio stesso.
Ho ad esempio apprezzato l’idea di far vedere una riproduzione della pagella del ginnasio.
L’ho apprezzata anche perché ho finalmente capito dopo vent’anni perché il mio professore di religione, don barrera, dava i voti espressi in questo modo:
“molto”, “poco” ecc e non con i tradizionali 5-6-7 oppure i vari “sufficiente”, “insufficiente”, “buono” ecc ecc.
Nel modello previsto nella pagella di epoca fascista non si prevedeva l’indicazione di un voto numerico classico, ma l’indicazione dell’impegno dimostrato verso questa materia particolare.



Lo si poteva effettivamente chiedere a don barrera…ma erano talmente tante le cose che non tornavamo che quella era propria l’ultima, non a caso smisi di avvalermi dell’insegnamento per dedicarmi ad altre attività (leggi farmi li cazzi mia).

La mostra ha comunque colmato quel buco temporale e ci ha permesso poi di andare alla Gaia Scienza, una onesta osteria vicino a corso san maurizio, per festeggiare il cena senza dover attendere l’ora fissata, annoiandoci oltremisura.



Incredibile a dirsi cenino si è presentato con soli 5 minuti di ritardo! E’ un record!
Buon compleanno cena!

giovedì, marzo 06, 2008

vieni fuori, Neville!



Diamo al pubblico ciò che vuole? Il numero di visualizzazioni dei miei video parla chiaro. Nessuna ambizione di valore statistico o scientifico, beninteso, è solo una considerazione al volo.
Le immagini sul derby fanno il pieno di “ascolti”…con una certa distanza dal video che io ritengo essere il più interessante tra i pochi proposti (n.b.: nessuno ha tematiche erotico-sessuali, i risultati sarebbero stati ben altri) quello girato a Berlino (est), al museo della STASI.
Buono anche il dato sul video dedicato agli Hollywood Killerz, ma li è valso il passaparola che sporca un po’ il valore finale, gli altri filmati infatti non hanno avuto una analoga opera di “propaganda”.
Quindi calcio e topa? NO! Dobbiamo uscire da questo tunnel e ricordare l’esempio letterario di Robert Neville che dopo solo qualche mese di sclero totale per assenza di partner femminile (leggi topa), dedicandosi allo studio e alla riflessione trovò quella che è definita nel libro “Io sono leggenda” la salvezza del monaco. “I suoi istinti sessuali si erano placati, erano praticamente scomparsi” (op. cit. pagina 161).
La ricerca, il piacere del sapere l’avevano addirittura allontanato dagli eccessi alcolici nei quali era caduto.
Paolo Arch., Paolo Ing., Wolf! C’è speranza! Possiamo farcela.

mercoledì, marzo 05, 2008

It’s raining (cats and) dogs

L'altra mattina ho vissuto una delle vicende più surreali della mia vita.
È vero, direte voi, ho una vita banale e monotona e un qsi evento che si sottrae alla mia routine di tristo impiegato para-statale sembra qsa di anomalo e da registrare…
ma lo strano caso del “cane volante” è effettivamente un evento bizzarro.
Ieri mattina, come tutte le mattine della mia inutilissima vita, leggevo con attenzione particolare la repubblica, nel solito bar.

Sono talmente "impiegato" nella testa che, entrato nel bar, sto seduto nel solito tavolino, quello che si affaccia sulla strada e sembra di stare in vetrina - li c'è più luce, ed io sò cecato - e se non mi metto lì neanche le bariste mi trovano.
entro nel locale e prendo "il solito", non devo dir nulla se non grugnire qsa che è decodificato, per benevolenza verso un cliente, come un saluto.
O meglio, se c'è la barista figa - una splendida ragazza ucraina alta come me, bionda e dagli occhi cerulei - sono più loquace e gentile e dico convinto: “ciao!”
No, non sorrido: fino alle 11 mi girano le palle.
L'alta mattina la bionda non c'era - la mia fedeltà di stampo vagamente nazionalsocialista non mi ha permesso di chiederle financo il nome - quindi la mia attenzione era tutta rivolta alla lettura di quei fatti pruriginosi di cronaca nera che sono, insieme al gossip, il mio nutrimento quotidiano. Sarebbe bello scrivere che leggo la pagina della cultura...si lo faccio, ma dopo lo sport e se c'è il pezzo su stasi o su erba leggo prima quello, di fisso.
Sono una persona di merda, lo so. E peggioro con il tempo.

Assorto in uno di questi pezzi grandguignoleschi, vengo distratto dalle persone che, fuori dalla mia "vetrina", osservano un cane immobile a terra.
Il cane è un barboncino con il suo triste ed inutile vestitino. Io odio i barboncini.
Tutti si chiedono se quell'immobilismo sia dovuto al fatto che, probabilmente, il cagnolino sia passato a miglior vita.
Effettivamente il cane è morto.
Un anziano, notoriamente son quelli con maggior disponibilità di tempo, entra nel locale e comunica la triste novella chiedendo il da farsi.
La titolare del locale piange disperata, tutti gli avventori accorrono sconvolti sul luogo dove giace l’animale.
A me pare una reazione eccessiva. Una reazione che io probabilmente non avrei avuto neanche se avessi visto corrado (il collega col quale pranzo da anni) a terra.
passo a leggere il pezzo sul pisa.

Questa la dinamica probabile dell’incidente mortale: mentre io leggevo, ignaro di tutto, dell'olindo, il cane è caduto dal primo piano dall'appartamento che si affaccia subito sopra al bar.
Il cane si deve essere sporto dal balcone fino a perdere l’equilibrio e a cadere di sotto.
se il cane fosse scivolato poco prima mi sarebbe caduto in testa.
mi viene un po' da ridere nel pensarlo, mentre attorno a me
tutti sembrano essere addoloratissimi.

se il tutto mi è apparso surreale, mi ha lasciato molto tristezza invece vedere l'anziana padrona, avvertita dal personale del bar, andare a recuperare...la salma. Bruttissimo. Anch’io ho un cane e se mi lasciasse così, morirei di dolore.



il mio adorato cane

lunedì, marzo 03, 2008

navigatore

Il navigatore Mio C250 ha sicuramente caratteristiche positive ma anche alcune pecche che non rendono particolarmente soddisfacente l’uso delle funzionalità avanzate.
Sabato sera ho incominciato a giocarci. Ero sì stordito dalla levataccia (sveglia alle 5) per
Il trekking all’alba alla mandria - con colazione fenomenale: cioccolata calda, torte biscotti, brioche di pasticceria, succo di frutta, burro&marmellata, salsiccie, wurstel, uova&bacon, crepe, formaggio, vino bianco – ma nonostante tutto ancora capace di qualche capacità critica. Dopo lo spettacolo serale su Terzani, all’Erba di c.so Moncalieri (TO), ero invece assolutamente rincoglionito. La fine dello spettacolo su Terzani, tratto dal suo ultimo libro scritto con il figlio folco, è stata anche la mia…





Tornando al navigatore auto GPS, la prima cocente delusione è stata il lettore mp3: mettendo al massimo il volume si sente pochissimo. Va bene, non è che uno compra un navigatore per usarlo come lettore MP3…ma se c’è e non funzione è meglio non averlo. Si è creata una aspettativa che è andata delusa: tecnicamente è qsa di simile ad uno specchietto per le allodole.
Il task principale “metto una destinazione e sono guidato nel raggiungere la meta” lo si porta a termine abbastanza semplicemente con il ricalcolo del tragitto nel caso di deviazioni sull’itinerario proposto.
Le funzioni avanzate, come dicevo all’inizio, sono un po’ meno piacevoli da usare.
La ricerca di quello che viene chiamato POI (Point of Interest) ti manda letteralmente fuori di testa per via della funzione di suggeritore che invece di agevolarti ti complica la vita essendo iper-invasiva e attiva senza richiesta dell’utente.
Si sarebbe poi sicuramente fatto un bel servizio nel tradurre o adattare le etichette in modo professionale. Il lavoro è stato fatto invece a capocchia, con errori marchiani ci sono addirittura dei refusi su pulsanti (“ddati”, “cittr” ecc). Così anche nel manuale utente si leggono voci e indicazioni che pressungono un compilatore “tecnico” e un lavoro di “traduzione” ad un utente non tecnico approssimativo. Sarebbe stato bene avere una parte di manualistica ipertecnica per nerds – che io avrei archiviato sul marmo della finestra del cesso - ed un manuale davvero easy per le persone normali, che io avrei sfogliato velocemente. L’avrei sfogliato perché sono abbastanza un pignolo del cazzo, ma è assolutamente assurdo che per utilizzare un prodotto io debba perdere del tempo per leggere qsa. L’interfaccia deve dire tutto! Non deve farmi pensare, per parafrasare krug. Ci sono invece, nel manuale, paragrafi involontariamente comici che sono chiamati:
“Capire i componenti hardware” – ma perché devo capire l’hardware di un navigatore quando voglio solo usarlo per andare da casa mia a casa della mia amica in quel posto effettivamente “Inculoailupi”?
“Accedere ed uscire dal lettore MP3” - << Scrivi proprio come un programmatore >>, ho pensato…ma parla/scrivi italiano, coglione! Non dico accademia della crusca, ma neanche gergo per informatici. Messaggi barbari del tipo “'error hotplug.dll ver 5.1.2600.2180 ind error 0x000048c4” all’utente non ancora lobotomizzato dicono poco.
PS.: per il programmatore che mi scriverà che il messaggio è chiaro e vuol dire questo e quell’altro ed io sono un ignorante…faccio che replicare subito dicendo che non me ne frega un cazzo che per te sia chiaro, né tantomeno mi può interessare l’idea che tu puoi avere sul livello delle mie conoscenze informatiche. fottiti.



tutte le foto del week-end:
castellalfero e mandria