martedì, marzo 31, 2009

corso degustazione vini

ieri è finito il corso durato 5 lezioni. è piaciuto molto a me come, mi pare, agli altri partecipanti.
lo scopo era darci degli strumenti per apprezzare il vino, valorizzando i propri gusti, e diffidare dai giudizi precostituiti:
questo vino è buono perché lo produce x, questo è ottimo perché costa y.
non è detto! occhio ai falsi miti e leggete bene l'etichetta...il giochetto tra denominazione e nome di fantasia può trarre in inganno.

io ho messo subito in pratica l'insegnamento!
le tre fasi di valutazione, i sentori, i vini tipici ecc ecc
e stasera mi faccio un bel "pezzo lungo"!

w la fanteria!

e abbasso gli alpini!
in una visione naif, ma dalla rara efficacia, piazza della repubblica (in turin) esprime il proprio apprezzamento per le ronde degli alpini in centro città...

giovedì, marzo 26, 2009

il mare di torino

Finalmente lo posso gridare: “la vita è bella” è una cagata pazzesca!
Il film di benigni, peraltro premiato con l'oscar 10 anni fa, non mi ha mai convinto.
Troppo peloso, un film furbetto, non l'ho mai sentito autentico e sicuramente scadente dal punto di vista cinematografico.
Criticare un film che parla della shoah è sempre difficile, oggi posso farlo per due ragioni:
1. sono a milano centrale e il mio treno parte solo tra una quindicina di minuti e non ho voglia né di leggere né di ascoltare musica.
2. ho letto ieri sul “corriere della sera” un articolo di danilo taino (“il caso” pagina 45) dal titolo eloquente: “la shoah di benigni non meritava l'oscar”.
Taino, inviato a berlino (beato lui), riportava il duro commento di simone veil.

La veil, una signora di 81 anni, è stata una delle prime donne ministro in francia e primo presidente del parlamento europeo eletto a suffragio universale nel '79.
quando era ragazza è stata internata ad auschwitz, numero 78651.
Ne consegue che può dire tutto quello che vuole in merito.
leggendo questo articolo sono tornato ad una decina d'anni fa, quando ebbi la fortuna di conoscere una donna sopravvissuta a mauthausen.
Anche in quel caso, pur avendo letto moltissimo in merito, rimasi in un silenzio assoluto e apprezzai moltissimo lo sforzo che la signora faceva, a mio beneficio, a ricordare il suo passato.

La signora veil smonta anche schindler's list...considerando questi esperimenti delle favolette che non restituiscono fedelmente quel periodo.
Probabilmente è impossibile.
A riguardo la viel suggerisce, come accettabile, il film holocaust.
A me il film di spielberg, che vidi per la prima volta nel '94 a roma durante il corso AUC (allievi ufficiali di complemento), piacque moltissimo...ma probabilmente grazie alla regia di spielberg. Tra cerami e spielberg qualche differenza c'è.

Il treno è partito! Più o meno in orario.



Il seminario “L'Enterprise 2.0 al tempo della crisi: la concretezza di chi osa” motivo della mia trasferta meneghina, mi lascia una piacevole sensazione.
Anzi, più di una. La mattinata è infatti stata allietata dal confronto con una collega che ha sopportato le mi battute con pazienza permettendomi di ascoltare la parte più teorica senza annoiarmi troppo. Nel pomeriggio ho seguito il tavolo B, ossia quello dove si trattavano i casi più operativi, l'enterprise sul campo, in ambito sistemi informativi aziendali.



Se la mattinata aveva registrato interventi teorici dei docenti del politecnico di milano che mi facevano dire...beh noi, in azienda, siamo ancora lontani da quanto proposto, nel pomeriggio mi sono dovuto ricredere. L'idea che mi sono fatto è che, tolto qualche raro caso di eccellenza, noi si sia un po' più avanti del panorama nazionale.
Ossia quando mi si presenta come un caso di studio un'esperienza (per pudore non faccio nomi) dove le cose più rilevanti sono un sistema di alert – peraltro con le “vecchie” mail - e un'area documentale condivisa...beh allora me state a pià per culo.
Del resto alcuni interventi sono stati un po' fuffosi, come in tutti i convegni, seminari, di questo mondo. Ad esempio il filmato della fiat group ops...mi è scappato un nome, era dal punto di vista della comunicazione efficace, ma le parole del relatore andavano bene in qualsiasi contesto. Credo che sia un problema legato agli slogan.
Quando ti nascondi dietro ad una sigla, ad una etichetta...ci puoi far rientrare tutto: web 2.0, enterprise 2.0, 1 milione di posti di lavoro, quest'anno ci divertiamo ecc ecc
diffidate dagli slogan e dai milanesi, sembra che abbiano inventato tutto loro...e non hanno neanche il mare!
Noi a torino, per esempio, ce l'abbiamo, ma mica lo diciamo in giro!

martedì, marzo 24, 2009

nicchia

il concetto di nicchia a volte rimane oscuro. ecco un'immagine che ne chiarisce il significato.
PS.: una piccola marachella a fin di bene: per creare fiducia nell'ambiente ho espresso 3 voti (basta utilizzare browser diversi...), ergo non prendete il dato espresso alla lettera!

chissas chissas chissas

a pranzo sono andato in farmacia per prendere il systane (un collirio).
la cliente prima di me ha ordinato un kg di vaselina.
sono rimasto basito.

al pi furb

1° postulato del "pi furb": una organizzazione in difficoltà, grazie alle faccine, risolve gran parte dei suoi problemi...averci pensato prima!

lunedì, marzo 23, 2009

cotecchia bolognese

si d'accordo ma poi...

come tutte le domeniche a malincuore, ho preso, insieme a La Stampa, "TuttoAffari", giornale gratuito di annunci vari.
solitamente lo cestino appena rientrato a casa (nel cassonetto della carta da riciclare).
questa volta ho voluto sfogliarlo, aprendolo a caso ho letto alcuni fantastici, esilaranti, annunci "personali" che, parzialmente, sempre a caso, riporto:

DONNA buona moralità conoscerebbe signore 68/70 enne per rapporto serio e futuro insieme, affrancare 0.86 FP via alfieri torino C.I Aj ecc

ESISTERA' un uomo semplice/senza vizi/mite per sincera relazione? 57 enne, taglia forte, lavorato da legale [sic], no anonimi solo massima serietà/no scherzi FP alfieri torino passaporto C6 ecc

GIOVANILISSIMO over 60, vedovo, non figli, agiato ecc
conoscerebbe pari requisiti max 57 enne per eventuale futuro ecc ecc

potrei continuare a lungo, ma vi rimando al sito http://tuttoaffari.lastampa.it
come scriveva gramellini in un "buongiorno" di qualche buon giorno fa, è proprio vero che la terza età non molla e, coltello tra i denti, si lancia a godere gli ultimi scampoli di amore e sesso, in un'età nella quale i nostri nonni si dedicavano solo più ad osservare gli altri giocare a bocce o, i più devoti, andare ad ogni messa disponibile, pentendosi di qualsiasi cosa in attesa del giudizio finale.

i vecchi d'oggi mi sembrano assai patetici e mi sono più simpatici i vecchi di una volta.
con riferimento a quanto sopra, io spero, giunto a 70 anni, di non voler desiderare un futuro (?) insieme ad una mia coetanea.
al massimo, credo, agognerò, in overdose di cialis, qualche serata, senza progetti che superino la nottata stessa, con una bella 35-40 enne! e con questo rispondo anche alla supplica della seconda inserzionista citata: "NO! non esistono uomini senza vizi!"
e, cara inserzionista, sei pure una "taglia forte", forse dar culo basso, ma vedi d'annà...
tra le righe del nostro ultimo annuncio, quello del vedovo (un ruolo che io, non nego, desidererei ricoprire tra qualche anno),
si legge invece la voglia di cazzeggio fine a se stesso...un po' di sincerità!

battutacce a parte, questi personaggi che si dichiarano giovanili, che aspirano a vivere 100 anni, che invece di preparasi alla morte sognano un "futuro insieme" (è già un progetto noioso a 30, figurarsi a 70...che palle!) mi ricordano tanto un nostro politico che, commentando, recentemente, le sue scuse alla libia dichiara:"dobbiamo riconoscere le colpe dei nostri...nonni".
'a Silvio! Tuo nonno ha combattuto a custoza! contro l'impero austro-ungarico!

venerdì, marzo 20, 2009

...in tutta la sua beltà



le giornate a far il figurante sono una gioia: cazzeggio e conoscenza di persone fantastiche, in questo giro: francesca, angelo il "gommista" e il giovane laureando in giurisprudenza.



vedi le foto sul set di ego-goy
Da noi credevamo

mercoledì, marzo 18, 2009

come prevenire aids...



effettivamente il condom è uno strumento inadeguato per contrastare malattie di origine sessuale.

lunedì, marzo 16, 2009

contraltare

[...] la cultura degli esili, religiosi Indiani, che vivevano senza denaro e senza costruzioni durevoli, semplici e attaccati alla terra...cacciando, mettendo trappole, pescando, seminando granturco...pregando in solenne ringraziamento per la tersa, breve vita concessa loro in questo universo. Provo un tale amore per questi selvaggi politeisti della mia mente...per questi amici della luce e delle foglie...per questi uomini liberi...una tale invidia per le storie inadeguate che si raccontavano l'un l'altro, per le loro tassonomie, le loro cosmologie...per i loro bei sogni sul mondo in cui si trovavano e su chi lo reggeva...

pag 164 e 165, l'acquedotto di new york, e.l.doctorow

chicken game all'italiana

uno degli aspetti più gravi della vicenda soria non è il mancato controllo di enti pubblici (regione piuttosto che guardia di finanza) sui fondi pubblici erogati al premio grinzane cavour, né la gestione dei suoi sottoposti da parte del professore...
ma, dal mio punto di vista, il silenzio assoluto della stampa.

non dico adesso...ora è facile e tutti sparano sul "mostro",
ironizzando sui commenti entusiastici dei vicini di casa del professore che
hanno oggi una rivalsa su anni passati a ingoiare il boccone amaro, quello mal digerito dal tapino che subisce l'arroganza del potente.
mi riferisco al silenzio della stampa prima che il bubbone scoppiasse!
il famoso giornalismo scomodo che fa domande inopportune, inchieste,
che permette un controllo in primis dell'opinione pubblica. quel giornalismo
esiste solo nei telefilm americani.
non supereremo mai il nostro "familismo amorale".

nel database del soria c'erano circa 15000 schede su politici, scrittori, amici, amici degli amici, fornitori e...giornalisti.
probabilmente faceva comodo a tutti non creare il caso, non dire qualcosa che sicuramente si poteva evincere dal tenore di vita del professore piuttosto che dal numero elevato di immobili a disposizione del nostro.
diversamente da altri scandali, non posso neanche dire "lo sapevo già/lo immaginavo/si diceva"
infatti mai ho letto un riferimento malizioso che mi facesse intuire che qualcosa
risultasse strana e quando sentivo parlare del grinzane mi appariva come un fiore all'occhiello
piemontese.
che pollo.

Mai più senza!

prendetevi del tempo

tra i diversi approfondimenti che ho letto in questi giorni sulle stragi in germania e negli stati uniti uno di questi sottolineava l'aspetto che, in situazioni di disagio, il ragazzo che pianifica una strage vuole dimostrare agli altri la capacità di mettere in atto un progetto complesso.
ineccepibile.
io aggiungo che il progetto omicida/suicida ha la caratteristica di essere solitamente breve, alle volte della durata di un videoclip.
un po' perché se ti fermi ti freddano, un po' perché io credo che proprio così se lo immagini il folle di turno.
un'azione come un film che non prevede né interruzioni né interazioni da parte delle vittime.
un progetto di questo tipo, lo sterminio di tutti quelli che non sopporti (a volte senza neanche conoscerli),
è immaginabile con ritmi lenti? no.
chi si prende del tempo, inevitabilmente, se non è un calciatore, pensa.
ed è questo uno dei mali maggiori della nostra società: una fretta assolutamente insensata.
che spinge a fare le peggio cazzate. quando il folle si ferma e riflette, di solito, si ammazza.
ed è quello l'unico momento di lucidità.

recitava con efficacia vittorio gassman per l'inserto omonimo:"specchio...prima riflette e poi parla".
è nella lentezza che c'è l'apprendimento e, aggiungo, il piacere di fare.
non lo dico perché mi ritengo una persona lenta. ma perchè me ne vado convincendo.
in un contesto lavorativo questo approccio è assolutamente osteggiato: meglio chiudere in fretta un lavoro
che "perdere" minuti preziosi per fare verifiche o analisi aggiuntive.
l'andazzo che si tiene sul luogo di lavoro te lo porti poi in ambito familiare:
io stesso, ad esempio, non riesco più a concludere la visione di un film se sono a casa (da qui la scelta di andare al cinema),
è troppo forte la tentazione di fare altro o più cose contemporaneamente.
discorso analogo quando leggo, ormai ho una lettura frammentatissima.
sul mio comodino si accatastano libri smozzicati, iniziati, a metà, quasi finiti.
devo darmi una disciplina [maledetta disciplina!] per impormi di non iniziare l'ennesimo nuovo tomo.
l'idea di fondo è cercare di leggere tutto, cosa impossibile, con il risultato di leggere meno e male.

quando deciderò di presentarmi in mimetica in ufficio...mi prenderò tutto il tempo del caso,
sarò metodico e lento, gustandomi ogni secondo.

venerdì, marzo 06, 2009

"vetri rotti"

non stiamo parlando di auto...mi piace invece, al fine di ricordarmele meglio, citare le parole del grande adriano comai:

La teoria dei "vetri rotti" (secondo la quale più un ambiente urbano è già degradato, più è probabile che vi si manifestino comportamenti incivili) vale anche nel
software. Un applicativo di scarsa qualità favorisce interventi di
scarsa qualità ("non vale la pena perdere del tempo per cercare di
metterlo a posto...")

ho perso le parole

lunedì, marzo 02, 2009

divina commedia

fabrizio tanzilli intervista (cfr. epolis 27.02.09) mario monicelli.
piacevolissima la lettura di tutta l'intervista, ma l'ultima risposta del grande regista è quella che mi ha fatto riflettere di più...addirittura sul senso della vita.

il contesto è una situazione politica, diciamo così, farraginosa per il nostro Paese.

FT:"Insomma sarà difficile rimettersi in carreggiata."
MM:"Ho 94 anni, in tutta sincerità, sono fatti vostri."