giovedì, agosto 28, 2008

...e lunedì tunisi!

- L'omo allo mio servizio non teme né piova, né sole, né foco, né vento!

- Lo quale servizio? Semo tutti allo pari.

- Silenzio! Io vi sono duce! E però mi dovete obbedienza et dedizione.
Lo nostro cammino sarà cosparso di sudore, lacrime et sanguine!
Siete voi pronti a tanto?
...Respondete a una voce.
- eh, eh...va bene.
- Siete voi pronti a morire pugnando? Noi marceremo per giorni, settimane et mesi, ma infine avremo castella, ricchezze, et bianche femmine dalle grandi puppe!



in realtà noi semo solo 2, ma l'umore è alto e lo spirito pronto alla pugna
e speranzoso di vittoria!

la dura legge del bar

lunedì rientro in turin
martedì jet leg...corsetta per preparazione dei test atletici di domenica
mercoledì lavoro e tanto acido lattico...scopro un ingiustificato doppio addebito da 280 euro su mia carta di credito!
oggi constato con amarezza che il vecchio che monopolizza il giornale (e non consuma mai!) ha cambiato bar per occupare quello "nuovo" da me scelto per non vederlo più...
decisamente le vacanze sono finite!
fortunatamente lunedì tunisia!
per lavoro, certo, ma è già qsa.
meno male che urbano mi ha preso il ciligione



vd selezione (casuale) foto 60 di 850
vd 1 dei 162 video.
tutta paccottiglia, beninteso

giovedì, agosto 21, 2008

durango

eccoci a durango!
urge un primo veloce riepilogo di questi giorni faticosi ma bellissimi.
il nostro iter da denver a las vegas e ritorno in colorado volge al termine, in tutto 18 giorni di fuoco: abbiamo visitato il colorado national monument, poi, avendo come base moab, arches e canyonlands, a seguire bryce, zion e arrivo a las vegas.
al momento sono circa 750 le pictures che, una volta pubblicate, diranno molto di piu' delle mie parole.
lasciare le luci di las vegas e' stato triste: la citta' del peccato e' tanto assurda quanto seducente...soprattutto per dei viziosi come noi.
per la cronaca un numero (il 34) l'ho beccato! invece al black-jack mi hanno ripulito.
con ancora negli occhi la folle venezia made in nevada, siamo ripartiti alla volta del gran canyon, in arizona. abbiamo optato per il costoso (160 dollari) giro in elicottero, sicuramente il modo migliore per apprezzare la grandiosita' del luogo.
siamo ripartiti in direzione canyon de chelly attraversando le riserve indiane dei navajos e degli hopi (visita al museo hopi e a old oraibi...mi sembra si chiamasse cosi', una antica cittadina hopi in assoluto stato di degrado tuttavia ancora abitata da 24 famiglie).
la riserva indiana copre un territorio assolutamente ostico e la popolazione appare in difficolta': tutte le donne sono in sovrappeso come gran parte degli uomini per via di una alimentazione prettamente "americana" E' facile incontrare persone ubriache nonostante nelle riserva non si possa acquistare alcuna bevanda alcolica.
il panorama, in una parola, e' desolante.
E' esattamente un popolo sradicato dalla propria terra pur avendo ottenuto, con fatica e con infinite mutilazioni, il permesso di rimanervi.
dopo il canyon de chelly (bellissimo) abbiamo visitato la monument valley (ford, leone ecc) e four cornes (il luogo ove si incontrano i confini di 4 stati: nevada, new mexico, arizona e colorado).
gli ultimi due giorni li abbiamo passati al parco nazionale mesa verde. personalmente mi ha colpito molto: le abitazioni di anasazi e pueblo abbarbicate sulle rocce erano nel mio immaginario grazie a tex willer o zagor e vederle dal vivo e' stato emozionante.
adesso, come da incipit, siamo a durango e la cittadina appare grandissima dopo giorni e giorni di deserto, nulla, deserto, qualche baracca indiana.
ciao...vado a visitarla!

lunedì, agosto 11, 2008

good morning italy!

io, elisa, paolo e "zio peo" siamo a moab! ovviamente in un internet cafe..dopo le eggs benedict di ieri, non sono piu' riuscito a sbilanciarmi in una ulteriore porcata e il mio stomaco ha preteso il suo capuccino.
credo me ne abbiano propinato circa un litro, ma io l'ho bevuto con entusiasmo.
siamo quindi al terzo giorno di permanenza negli states, dopo l'arrivo a denver e la prima notte in albergo ci siamo diretti verso lo utah, il paese dei mormoni come recitano le guide serie. la prima tappa da ricordare e' stata il colorado national monument, un parco che a fronte della successiva visita a quello di arches ho qsi di menticato. arches ha rivelato degli scorci sublimi, quali il percorso park avenue...una serie di "pere" - e' di questo che stiamo poi parlando - che lasciano senza fiato e ricordano i grattaceli di una citta': un "prodotto" umano, qui invece e' tutta opera del creatore. o del movimento delle faglie, paolo mi dice che si chiamano cosi', terrestri, a seconda del proprio credo.
a mio parere solo una Dio puo' aver creato tutto cio'.
e' bellissimo.
ciao scappo, qui sono 75 centesimi ogni 5 minuti, come mi ricordano i mie compagni di viaggio.

giovedì, agosto 07, 2008

08.08.08 iniziano i giochi, finisce la festa

leggendo tutto quello che federico rampini, corrispondente in asia per repubblica, ha pubblicato (parlo di libri, non ho letto tutti i suoi articoli...) sulla cina ho compreso che, semplicemente, vinceranno loro.
forse non avrei dovuto leggere solo rampini o non serviva leggere lui per capirlo, in ogni caso cinesi e indiani, in particolare questi ultimi, appaiono essere il futuro.
noi ad arrancare dietro, il passato.
recentemente la cina ha conquistato il record di utenti internet, superando gli stati uniti. il rapporto tra abitanti e fruitori web è ancora appannaggio degli usa, certamente,
ma piano piano...

partendo domani per le ferie, io non credo riuscirò a seguire molto le olimpiadi che si aprono domani, ma credo che i giochi saranno una delle ultime nostre occasioni per primeggiare sui popoli asiatici.
che poi uno può anche dire: "ma perché uno deve primeggiare sull'altro"
e tieni anche ragione tu!
ma la repubblica popolare di cina non mi sembra proprio il massimo in fatto di democrazia...forse meglio puntare sull'india, grandi contraddizioni, ma hanno recuperato dagli inglesi un sistema democratico che alla fine qualche vantaggio ai fuoricasta lo ha anche portato.
beh un ruolo da paria in una fiction indiana...

la potenza è numero! (e anche "la cinematografia è l'arma più potente", come si dice negli studi indiani di bollywood) ma oltre ad essere "tanti", i cinesini hanno un culto per il "sapere" che ci sovrasterà e come diceva totò, ad inventare sono tutti capaci è a copiare che bisogna essere bravi.
mi viene in mente la scena di "gomorra", con il "maestro" napoletano, venerato in quanto dotato della conoscenza, che insegna i trucchi per confezionare vestiti di qualità. chi è più bravo dei cinesi a copiare?



fortunatamente il ministro della pubblica istruzione ha ripristinato gli esami di settembre...io venivo sempre rimandato e guardate come son venuto su bene!
:-)
finalmente una cosa buona questo governo l'ha fatta.
piano piano
vabbè dai, forse c'è ancora speranza.
antuca disciulesi*, però



PS.: un grazie a carlos che mi diede l'imbeccata per leggere il "mio" primo libro di rampini, il secolo cinese


bei tempi quando li si prendeva per il culo con le barzellette trash

* bisogna darsi una mossa

martedì, agosto 05, 2008

bar sweet bar

io alle vecchie gestioni del bar sweet ero affezionato.
era uno stile che mi piaceva: pochi fronzoli e tutti i giornali possibili disponibili gazzetta, tuttosport, ma anche repubblica, stampa, corriere ecc.

per essere servito dovevi sbatterti e chiedere, per favore, se qualcuno aveva voglia di servirti qualcosa, un caffè così così o un marocchino.
un panino improbabile, se avevi fame.
se non avevi voglia di andare a cercare qualcuno che ti facesse un caffè,
rimanevi lì ad ascoltare le peggio cazzate e nessuno ti cagava di striscio.
adesso quell'atmosfera un po' si è persa.
la nuova gestione ha una professionalità sconosciuta prima.
ti servono subito, ti salutano...fanno lo scontrino.
che tristezza.

oggi però, tra i tanti cambiamenti che disapprovo, ho apprezzato il nuovo quadro con pupi e graziani, i gemelli del goal:



e, soprattutto, un paio di poesie di renato.
una sul toro e una sulla goeba.
ripropongo questa ultima, in piemontese:

Sensasiun (renato 2004)
A Turin j'è la manera
ad capì la gent al vol
chi l'è giust, chi l'è ligera
chi l'è furb e chi l'è fol.
Se tses an morlach fagnan
se tses lofi o mandarin
se ta sporchi mai le man
tses 'd sicur an Juventin.
Se an gir it fase 'l furb
se 't pajon-i e 't sudi poch
pijate pura gnun disturb
pigiamin e gran fabioch.
Lor, i goeb, stimo la vita
'ntla manera pì carogna,
la frission sempre ca slita
senssa mai gnun-a vergogna.
Venta nen fè 'd paragon,
nen che j'autri sijo i mej,
ma se 't cerche 'd bastardon
an tla Juve a jè i pi bej.
L'a 'nlevaje l'Avocat
gonfi d'arie, sussiegos
ma son mach ad ciaparat
senssa sust, tuti schifos.
Stà sicur, ta sbagli pà
lor a cherco d'esse fin,
ma se 't ciape na cotlà
a l'a 'l manich Juventin.

"La meraviglia azzurra" - e si puo ****** anche vicina di casa

ricevo (peraltro su mail aziendale) da un certo Christi Carpenter - già il nome denota una buona dose di ironia, come a dire: "questa pillola fa miracoli!" - e pubblico questa mail che io reputo un misto tra traduttore simultaneo e puro genio.
N.B.: il titolo del post è l'oggetto della mail [****** = questi li ho aggiunti io].
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...ma come fanno a conoscermi così bene?

lunedì, agosto 04, 2008

lo smemorato di collegno

Il cinema impone sacrifici e tagli.
Nel mio caso il sacrificio di non andare a lavoro (?) e il taglio dei capelli.
Il look nuovo mi fa gioco: venerdì si parte per gli USA, giro dei parchi del sud-ovest e puntata a las vegas!
Tutti a dirmi: “stai meglio ora…” in realtà il taglio non mi piaceva, anche se giacomo (giacomo per lui, negozio all’angolo tra via rossini e via po) è stato bravissimo, tant’è che sono re-intervenuto rasandomeli a zero da me.
La folta chioma piace al mio cucciolo ma è ingestibile con 50 gradi. Ma è un concetto che il cucciolo non considera.



Orbene, giovedì scorso ho fatto il figurante – una piccola carriera quindi rispetto all’esperienza con Montaldo ne “i demoni di san pietroburgo” dove ero solo una comparsa – ne “lo smemorato di collegno” film-tv in due puntate della rai fiction; regia di maurizio zaccaro, ex enfant prodige del nostro cinema.
In realtà io non sapevo che faccia avesse zaccaro prima di giovedì scorso, ho letto poi la scheda su wikipedia e posso confermare che la frase riportata “Giro così, sempre con la macchina a mano, per sentirmi libero e soprattutto autentico, ma anche per dare ai miei attori la stessa libertà d’espressione e di movimento. Tutto il resto, la fama, il successo, il cinema senz’ anima e senza originalità, le furberie e l’esibizionismo non mi interessa e non merita il minimo sforzo” corrisponde al vero.
Di zaccaro ho apprezzato l’approccio (deciso, diretto come è naturale su un set, dove regna una gran confusione pari solo alla stanchezza per l’attesa e la ripetizione delle scene) e l’ironia che stemperava le frasi più pungenti o i momenti di tensione.
Ad esempio quando il regista è sbottato e rivolto ad un figurante ha detto:”non guardare in camera cazzo!” e questi di rimando:”scusi. Ma cosa devo fare suicidarmi?”
Con la chiusura del regista che ha fatto ridere tutti ”beh si, quasi quasi dovrebbe”.
Oppure nella scena successiva, sempre rivolto alla stessa persona: ”ma mi vuoi sposare? Hai guardato di nuovo in camera!” E l’altro:”no…questa volta no!”

Anche il regista più acclamato dovrebbe sapere, ed i migliori lo sanno bene, che la comparsa è la prima ad arrivare e l’ultima ad andar via, trattata come solo a naja…pagata poco (65 euro, in questo caso). Posso capire che l’approccio nei confronti di noi “peones” debba essere sbrigativo e “sportivo”, essendo noi comparse una miriade e sempre pronte a fare la cazzata di tirar fuori la macchina fotografica, far squillare il cellulare o voler comparire in scena, ma non essendo la mia vita questa ne avendo ambizione di farla diventare è chiaro che posso sì accettare toni e modi diretti e, a volte, scortesi…ma fino a un certo punto: poi parte il “ma va cagà” o l’ostruzionismo che, non avendo nulla da perdere, è divertentissimo da praticare.
Nel mio caso però, zaccaro e montaldo hanno dimostrato molta intelligenza idem le altre maestranze, costumisti, scenografi ecc
Molto simpatico anche Giuseppe Battiston che, vedendomi scoglionatissimo seduto al sole cocente con divisa invernale, in un momento nel quale pensavo che sarei stato all’esterno della scena principale, è venuto a salutarmi e a chiedermi nome e parte.

Inimitabili i factotum romani al lavoro:
“ahò! Che fai? Vieni qua! Sto cavo l’hai messo tu? Adesso me fai incazzà…ma se mette così un cavo?”
o nei momenti di pausa:
“Eh, l’hanno operato, come se chiama, qua alla orteca, ma adesso sta bene”
“la prussia…andò sta la prussia? Sta in austria! Era tutto insieme na vorta”


Io, nonostante i tempi morti e le indicazioni contraddittorie dell’aiuto-regista, mi sono divertito moltissimo, la location della palazzina di caccia della mandria (proprietà rilevata dall’industriale milanese bonomi e da questo venduta alla regione nel 1994) era unica.
Pranzo sotto gli alberi secolari del parco, con tanta frutta e un riso con pesto sanremese buonissimo e un’arietta bella che neanche er ponentino..
Piacevole il gruppo dei figuranti (molto pensionati, assolutamente easy e disponibili), con le storie sui vecchi film ai quali ognuno aveva preso parte, anedotti, esagerazioni, trucchi per non pagare troppe tasse ecc.

La scena girata era all’interno di un circolo di caccia nella quale irrompe la Pession, la protagonista femminile del film, e schiaffeggia un politico (l’attore Giuseppe Battiston): gran fracasso sia per lo schiaffo sia per il fatto che all’epoca il circolo era riservato agli uomini.
Che tempi! Io ero un tenente del regio esercito in alta uniforme, nel vivo dell’azione…sfoglio un libro e percorro la sala mentre sta entrando la pession, bellissima e, a mio parere, bravissima…che è poi quello che le sto dicendo nel momento in cui viene scattata la foto che ci ritrae insieme.
Tra l’altro la foto l’ha scattata proprio il protagonista, lo smemorato di collegno al secolo Johannes Brandrup…io non sapevo assolutamente chi fosse, ma vedendolo vicino gli ho passato la macchina fotografica ed essendo stato gentilissimo mi sono fato fare una foto anche con lui. Ho poi scoperto che era il protagonista maschile! Tedesco, mentre mi sembrava avesse accento francese.

Mi sono divertito soprattutto a "coglionare" l'aiuto regista.
Girando la medesima scena da più angolazioni, in una di queste "rientravo in campo"...
sfrutto allora l'occasione per frappormi tra il politico schiaffeggiato e il maggiore dell'esercito con il quale quest'ultimo stava parlando, all'esterno del circolo prima di rientrare nella sala e concludere la scena con lo scambio di battutte tra battiston e gabriella pession.
Ero molto contento di finire proprio nel vivo, nuovamente...purtroppo l'aiuto-regista è venuto da me e, probabilmente non riuscendo a capire subito se la mia iniziativa era stata sollecitata dal regista o (inaudito!) dal mio libero arbitrio cercava di rivedere mentalmente la scena dicendomi "tu cerca di stare più di lato...ehm, si stai più di lato...no perché...e sì! deve esserci il maggiore in primo piano, non tu".
ed io con una faccia da tonto: "a sì, ok. non avevo capito dove dovevo stare"
panzana colossale.

Nella mia precedente esperienza cinematografica avevo fatto l’errore di non portare la macchina fotografica e così la foto con montaldo, a cui tenevo moltissimo, non l’ho ricevuta dal “collega” che me l’aveva scattata. Questa volta ho fatto da solo…

lo smemorato di collegno