giovedì, aprile 21, 2011

surreale conversazione telefonica

compongo un numero di cellulare per prenotare cena.
Io:"pronto?"
Lei:"Si..."
Io:"Buongiorno, è l'agriturismo 'I Gumbi'?"
Lei:"[silenzio]"
Io assumo il silenzio come assenso:"Volevo prenotare per due persone per domenica sera, alle nove"
Lei:"No, non sono interessata!"
Io:"Scusi...ma parlo con"
Lei:"[Click]"
avevo sbagliato numero ovviamente.
ma la tipa che non comprende il significato della conversazione e scambia
una richiesta di prenotazione di una cena per l'offerta di qualcosa
è interessante.
probabilmente la tempesta di cazzate che ci vengono proposte è tale che
ognuno crea un filtro che a volte si rivela avere maglie troppo sottili.
oppure ho solo chiamato una alquanto stordita (e maleducata: chiudere una telefonata attaccando lo trovo molto volgare).

martedì, aprile 19, 2011

perché sono del toro

il torino sta facendo la partita. la serata è fresca, l'avversario è in difficoltà, le condizioni paiono ideali per vincere.
lo stadio è pieno, circa 20.000 persone,
grazie anche alla politica dei prezzi popolari.
tante donne e tanti bambini, ossia tante persone che di solito qui, a sputar sangue e a soffrire le pene dell'inferno,
non si vedono.

il torino sente il clima di entusiasmo e preme con forza poi,
alla prima svista, prende goal
con un colpo di tacco di un ragazzo di 22 anni che aveva fatto, nella categoria,
39 minuti fino a quel momento...

il toro accusa il colpo, ma abbassa il capo e riparte, confuso, schiumante di rabbia e, finalmente, di voglia.
il momento che ricorderò non è quello del pareggio finale all'88 che permette di tenere l'avversario a distanza,
ricorderò quanto accaduto attorno al 15 del secondo tempo:
retropassaggio maldestro di un difensore reggino,
prende palla rolando bianchi e si invola "solissimo" verso il portiere avversario.
una palla semplice semplice, specie per un attaccante.
incredibilmente rolando calcia a lato, il terreno gioca un brutto scherzo,
ma la palla era da destinare in rete, per forza.
lo stadio rimane attonito per pochi secondi poi la maratona e a seguire tutto lo stadio comprende il momento e
inizia un sostegno forsennato intonando a gran voce:"rolando bianchi", il nome del capitano.
il tifo è assordante, la gente del toro si oppone alla sfortuna, alla malasorte, alle risorse carenti e alla nostra attuale pochezza.
grida, sostiene i nostri.
quello che spesso, nella realtà non è possibile o molto difficile, in una partita di calcio a volte riesce: sovvertire l'evolversi sfavorevole degli eventi solo con la forza della volontà.
lo stadio è una bolgia: esultante, trionfante, finalmente vincente non per un tocco di classe ma per un errore clamoroso.
ecco credo che essere del toro è anche questo sentire la gioia dentro non per un trionfo ma perché capisci che
chi indossa quella maglia sta dando qualcosa di più, sta andando oltre i suoi limiti
e lo fa perché è bello sovvertire l'ordine naturale delle cose
quell'ordine che ci vuole fuori dalla partita essendo - di fronte al calcio moderno - anacronistici, poco televisivi, brutti, sporchi e un po' cattivi...
ragazzi, noi vi vogliamo così!

mercoledì, aprile 13, 2011

cascina roccafranca

oggi sono stato qui:


il luogo, la cascina roccafranca, merita una segnalazione.
si mangia bene e si spende poco (6 euro a pranzo 8 a cena per pasto completo. vino, buono, a parte ma sempre a prezzo nazional-popolare).
anche il progetto nel suo insieme è molto stimolante, dal punto di vista sociale.
recupero a partire dal 2004 di questa cascina del '600 posta sull'antica strada che collegava grugliasco a moncalieri.

ho pensato che si potrebbe addirittura fare qui l'annuale cena del cena del 2012,
poco prima della fine del mondo prevista per il dicembre successivo.
quindi l'ultima cena del cena.

rimanendo in ambito culinario, colgo l'occasione per menzionare anche per questo week-end - ven, sab e dom sera - la sagra delle rane a san ponso (paesotto dopo rivarolo).
come sempre franza o spagna, basta che se magna

mercoledì, aprile 06, 2011

gianni vive!

ci ha preso in giro! non se n'è andato come ci aveva fatto credere (e sperare)!
e vivo e lotta ancora!
Video Rai.TV - Potere - Potere - L'ultimo dei padroni
vedi 00:21:45 e successivi

venerdì, aprile 01, 2011

spunti comici a passeggio per il centro

a naja, in quel di cesano, mi diceva un "fratellino" napoletano che quando era di cattivo umore prendeva un autobus pubblico e faceva un giro per la città.
a sentire le storie più improbabili e a vedere i casi umani più strani,
gli tornava subito il sorriso.
non siamo certo come a napoli, ma anche qui a turin un giretto in centro
regala spunti divertenti. eccone un paio.

spunto 1 (dinamico):
location: di fronte a palazzo bricherasio.
protagonisti: coppia sui 35-40 anni
lingua: accento toscano lei, autoctono lui

scena 1:
lei è evidentemente alterata, nervosa, esasperata e delusa. appassionata.
lui subisce, ma senza particolare pathos. ha la faccia di quello che per uscirne direbbe qualsiasi cosa. cioè la mia con mia moglie quando dico meccanicamente il mio "si, certo" a domande che non afferro.

lei: "se facciamo così non ci vediamo per un mese e mezzo!!!"
lui: "ehh..." (linguaggio non verbale che presuppone: "non capisco dov'è il problema...minchia che palle")

spunto 2 (statico):
location: fermata 4 e 63 via arsenale (ultima fermata prima di corso vittorio emanuele II).
protagonisti: 2 graffitari anonimi, in tempi diversi.
lingua: un incerto italiano

scena 2:
vedi foto