giovedì, gennaio 31, 2008

solidarità per cenino

è questo uno dei momenti più difficili, immagino, per il nostro caro amico e collega roberto cenino (nino per "mamma&papà"). anche per giancarlo cara, beninteso. questa notte infatti un incendio di probabile origine dolosa (un lucchetto è stato trovato forzato) ha provocato danni ingenti al "gianca", storico locale dei murazzi (il primo, dal 1983).

Circolo Arci dove non ti rompevano mai le palle chiedendoti la tessera e dove si finiva la serata perché solo lì, raggiunto un certo livello alcolemico, ti facevano ancora entrare.
dai nino! gianca ha promesso che lo rifarà com'era.
lo so, lo so...dicevano così anche per il filadelfia. ma questa volta è vero!

sei giù lo stesso? pensa a balotelli!
lo so, non basta.
come dici:"dove attenderò, dopo aver passato la notte a bere, il treno delle 7?"
sappi che da me adesso il CED fa servizio 24h/24h.
manda CV.

mercoledì, gennaio 30, 2008

10th anniversary

sabato sera grande serata al supermarket: 10° anniversario
GlamAttakk con, tra gli altri e in particolare, i californiani peppermint creeps i francesi sparkling bombs, ma soprattutto, sarò di parte, gli auctoctoni hollywood killerz in gran forma!



clima bellissimo con i gruppi sul palco che chiamavano a turno le altre band in un gran baccano festoso e molto glam.

citazione d'obbligo per la chitarrista del gruppo transalpino: la cugina che tutti vorrebbero avere.



citazione per simo...oltre alla performance musicale grande nel ruolo di portatore di birra. peccato averne potute bere solo un paio.
sto invecchiando.
mi son messo anche a rispettare il codice della strada invece di interpretarlo.

venerdì, gennaio 25, 2008

Attualità

Prodi cade…è crisi e anch’io ho i miei problemi.

Via sant’ottavio


Saranno trascorsi 10 anni, credo, dall’ultima volta che ci misi piede…
Tanto tempo, eppure il palazzetto aldo moro non è cambiato molto.
Sono entrato furtivo, certo che nessuno mi avrebbe cagato, ma intimamente consapevole di entrare in una zona destinata ormai ad altri.
Una novità è stata vedere nutriti gruppi di studenti stranieri, un’altra non trovare nei cessi neanche una scritta inneggiante al toro o, per assurdo, alla juve…ma solo le menate senza tempo pro o contro benito, pro o contro adolfo. Pensavo di trovarci qsa contro il papa, fa tendenza.
Ero affezionato alle scritte che, ai miei tempi, comparivano ovunque:”lo usi il reggicalze?” e “olè catania”…non le ho più trovate!
L’aria che si respira in zona, specie a palazzo nuovo, invece è la medesima.
Quell’odore inebriante di cazzeggio.
E poi quei personaggi mollemente distesi a fumar sigarette o animatamente coinvolti nell’organizzazione della serata, che nostalgia.



Dovevo andar a seguire un modulo sulla scrittura multimediale del master matec organizzato dal corep.
Penso che due righe le post-erò, faccio due foto agli edifici della zona vergognandomi come un ladro.
Penso che mai mi era venuto in mente di fare foto a palazzo nuovo…penso anche che all’epoca non disponevo di macchina digitale ed era normale non inviare montagne di sms, fotografare tutto, esser perennemente connessi.
Entro a palazzo nuovo percorrendo la scala a destra – se sali per la rampa di sx non ti laurei… - evito gli storici rachid e…l’altro ragazzo marocchino non mi ricordo neanche più come si chiami. Oddio “ragazzi” ormai avranno 30 anni anche loro.
Sono nell’atrio, chiedo al tizio (un “bidello”?) nel gabbiotto sulla destra informazione sull’aula PC. So che non me le darà, ma chiedo istess.
Il tizio mi guarda stralunato.
Capisco che “PC” non comprende cosa voglia dire.
Semplifico:”dov’è l’aula con i computer?”
Lui, geniale, mi risponde:”ci sono tante aule con dei computer”.
Io gli spiego che ne cerco una dove ce ne sono un gran numero, un’aula informatica.
Mi manda al primo piano. Scorgo il manifesto anti-vaticano, mi sembrava…
In realtà il modulo di questo master (peraltro lo stesso master che feci nel 2000…) è sviscerato al 6 piano dal professor lughi…proprio la dove c’era, e c’è ancora, il CISI e da dove si gode un panorama da paura. Superga, villa della regina i cappuccini…una favola, altro che firenze e piazzale Michelangelo. Beh ho scritto una mezza cazzata.
Diciamo che la vista è bellissima e non facciamo paragoni.

Tornare dopo tanto tempo, anche se rischio di essere patetico a dirlo, è stata una sensazione assai piacevole, la mente filtra i ricordi e restituisce quei momenti divertenti rivisitando le aule e ripensando agli esami passati, alle imprese riuscite…ai tanti tips frutto della condivisione di dritte sui docenti e dalla lettura della “contro-guida”: ossia la guida redatta dagli studenti con tutti i trucchetti per cercare di passare l’esame. Ricordi amari non ne ho…avrò svuotato la “cache”.
Bei tempi. E’ questa l’indicazione che ho voluto regalare, come fanno i vecchi rincoglioniti, ai temporanei colleghi del modulo di scrittura: divertitevi.
Che poi tutto diventa una palla, ho anche pensato.
Il lavoro, il menage quotidiano.
L’assurdo è che lo dica io che, diversamente dal mio ampio cazzeggio ai tempi del liceo, all’università mai ho bighellonato preso dalla smania di finire, di trovare lavoro, di dimostrare qsa a me stesso, ma anche agli altri.
quando però ho rivisto un tizio che aveva frequentato dei corsi con me…ho pensato che in quei 4 anni di studio appassionatissimo metterci tanto impegno ne è valsa la pena e, soprattutto, indietro non si può tornare ma non avrei nessuna voglia di farlo.

Certo che però tutta quella topa…

mercoledì, gennaio 23, 2008

punti di vista e primati

Gli appuntamenti "aperti" possono andare bene tra amici.
specie se ad esser in ritardo sei tu.
“Ci vediamo al balon alle 11..." poi in realtà ci si incontra alle 11.30.
ma da parte del dentista, visto che l'incontro non è dei più piacevoli,
l'appuntamento "aperto" non mi mette mai di buon umore.
ad aspettare sei sempre tu.
anche l'altra sera, a fronte di un appuntamento fissato per le 19.15, son passato
quasi alle 20.00. Ed è ancora andata bene.
Con il mio precedente dentista iraniano era lo stesso...era
però talmente simpatico che quando ti accoglieva con un sorrisone e ti diceva "ciao amore" [ndr lui chiamava "amore" qualsiasi persona] era impossibile non restituirgli il sorriso. ti faceva poi ridere con il suo italiano incerto dall'accento
stranissimo, tant'è che per anni l'ho ritenuto "brasiliano"...forse fuorviato dallo stereotipo che vuole i carioca sempre allegri e gioviali,
diversamente è "saudade".
cambiare dentista è inutile quindi, fan tutti così (come direbbe mastella).

Ormai da tempo immemorabile, luglio 07, ho un apparecchietto che mi sta spostando
il dente del giudizio, operazione ciclopica che prevede poi l'eliminazione di un altro dente malato.
per silvio sarebbe una "grande opera" degna di un approfondimento da vespa.

è per me quindi abbastanza ostico verificare
i cambiamenti che sono, apparentemente, minimi nonostante ormai 6 mesi di
utilizzo del diabolico strumento.

nonostante il mio malumore, la dentista con questo dialogo,
mi ha poi restituito un sorriso:

dent:"come vanno i denti"
io:"mah, boh, bene"
dent:"lei è la persona più disinteressata ai suoi denti che io conosca"
io:"non la prenda come disinteresse ma come fiducia nel suo operato"

lunedì, gennaio 21, 2008

son cose che fan piacere

Le squadre più sfortunate
In testa c'è il Torino

tratto da gazzetta.it
La rivista argentina El Grafico dopo uno studio su "calcio & sfiga" nel secolo trascorso, redige una classifica: Toro e Genoa le italiane più iellate, tra le sudamericane emergono Botafogo, Racing Avellaneda e Atlas Guadalajara, in Europa male Feyenoord e Atletico Madrid

MILANO, 18 gennaio 2008
- L’arbitro non ha visto un rigore per la vostra squadra? Il vostro miglior giocatore è stato azzoppato prima del match del vita: "sempre a noi capita" state pensando? Un momento. La celebre rivista argentina El Grafico ricostruisce tutta la verità, e dopo uno studio su "calcio & sfiga" nel secolo appena trascorso, redige la classifica delle squadre più sfortunate, celebrando, in qualche modo, i tifosi che hanno maggior diritto al lamento.
TORINO E GENOA - In testa alla graduatoria c’è una squadra italiana. Inevitabile pensare a Superga e allo schianto del povero Meroni: la casacca della malasorte è granata. Forse la squadra migliore di ogni tempo scompare improvvisamente il 4 maggio del 1949, muore il Grande Torino, e il giocatore simbolo che cercava di ricostruire quel mito viene, anni dopo, investito proprio da un tifoso granata (che poi diventerà presidente del club, Tilli Romero): due tragedie, certo da non annoverare tra episodi sfortunati. Ma c’è un’altra squadra italiana nella top ten, e anch’essa sale sul podio: è il Genoa. La sfortuna dei rossoblù, secondo i giornalisti del periodico argentino, risiede nel fatto di aver ceduto proprio Meroni al Torino: per cercare di mantenere la non ancora "farfalla granata" a Marassi i tifosi tentarono un’autotassazione che venne però dilapidata insieme alla speranza di vedere ancora la straordinaria ala destra. Poi, c’è l’arrivo di Paolo Mantovani sotto la Lanterna, che si accende di blucerchiato, e i poveri tifosi del Grifone si devono accontentare di rincorrere.
BOTAFOGO - L’Italia tira, e i ricordi delle disavventure delle nostre squadre sono universalmente note. Attenzione però, l’autodenigrarsi a volte si trasforma in un piacere vizioso, ed è giusto, pur riconoscendo quello che non è stato, godersi in pieno le gioie che sono arrivate, che sicuramente saranno più gustose rispetto a quelle di tifosi di altri club abituati a vincere. Nella classifica delle squadre più sfortunate troviamo nomi illustri, ma quello che più fa specie è quello del Botafogo. La squadra carioca con Garrincha, Nilton Santos, Zagallo, Jairzinho o Didi era la principale benzina della Seleçao, ma in patria faceva fatica a tirare su qualche campionato, e quelli erano anni buoni: lo spettacolo, comunque, era assicurato. Infatti, poi, sono arrivati i tempi in cui lo stadio della società si è dovuto vendere per ripianare i debiti e quando si è riusciti legalmente a riprenderselo era già stato abbattuto…
RACING AVELLANEDA - Due le rappresentanti argentine: Racing Avellaneda e Gimnasia y Esgrima La Plata. I secondi in 76 anni di storia non sono mai riusciti a vincere un titolo, sfiorandolo in diverse occasioni. I concittadini dell’Estudiantes non si sono accontentati dei titoli nazionali, ma hanno raggiunto vette di assoluto prestigioso con, addirittura, Intercontinentale e Libertadores (per tre volte, più del River Plate). Il Racing, conosciuto in Argentina come "la Academia" per lo splendido calcio mostrato negli anni degli albori, dopo una serie di vicissitudini è riuscito a rivincere il titolo: l’Apertura 2001, in un momento però di estrema crisi del Paese, dove li occhi di tutti erano concentrati su altro…
ATLAS GUADALAJARA - Segnalazioni poi per squadre di nome, con un grande seguito di pubblico, ma assolutamente poco vincenti: Feyenoord, Atletico Madrid, Schalke 04, Tottenham , PSG. Poi c’è l’Atlas di Guadalajara: vinse il primo titolo dello stato di Jalisco, nel 1951. Mentre i rivali del Guadalajara, unanimemente noti come "las Chivas", ne mettevano in fila 11, "los Zorros", come sono noti in Messico, rimanevano a becco asciutto: uno era, uno è rimasto, e il tassametro corre: siamo quasi all’anniversario dei sessant’anni…

Carlo Pizzigoni
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PS.: da questa notizia nasce anche il "buongiorno" di gramellini di sabato 19 gennaio 2008

venerdì, gennaio 18, 2008

meglio http://www.internetbookshop.it!

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Carissimo Servizio Clienti de "libreria universitaria unilibro",
leggo sul vostro sito che è possibile interagire con voi e inviarvi dei "consigli".
Quindi sfrutto l’opportunità che gentilmente mi offrite,
Ho inviato ieri un mio commento su un libro presente nel vostro catalogo ["il trombettiere di Apricale" di Nobbio e Riondino]. Ho verificato che non è stato pubblicato.
Essendo il commento negativo ho quindi pensato male...ho ipotizzato che voi pubblicaste solo i commenti positivi o, al limite, un commento negativo a fronte di uno positivo.
Ho quindi cercato conferma empirica della mia ipotesi. In realtà commenti ad altri libri non ne ho trovati né positivi né negativi. Pur cercando commenti su libri che hanno avuto un buon successo di mercato [con buona probabilità libri tra i più letti].
Orbene il mio consiglio è che se non è possibile inserire commenti togliete dalle vostre pagine l'invito a scriverli.

vi ringrazio per l'attenzione e vi saluto,
ug

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giovedì, gennaio 17, 2008

Contro la libertà di parola

Dar la possibilità ad alcune persone di esprimersi è molto pericoloso.
Concedere, ad esempio, a mastella di motivare le sue dimissioni in aula è stato dannoso…
Per clemente stesso, beninteso.
E’ per questo motivo che si doveva lasciar parlare il dogmatico papa tedesco alla sapienza: si sarebbe fatto male da solo!

Tornando al nostro primo cittadino di ceppaloni, le semplici dimissioni sarebbero state, evento poco frequente, un gesto dignitoso.
Invece eccolo lì, a favor di telecamera piagnucolare e muovere vergognose critiche alla magistratura, la cui indipendenza è - semplicemente - un fondamento della nostra repubblica.
Per inciso quindi i recenti spot TV per festeggiare i 60 anni della nostra carta costituzionale si sono rivelati il solito contenitore vuoto, nient’altro che propaganda: sono i parlamentari i primi a non conoscere le basi fondanti del nostro ordinamento.
Il Nostro è innocente fino a che non verrà letta la sentenza nell’ultimo grado di giudizio, ovviamente. Ciò detto la gioia per la sua uscita di scena [uscita momentanea: tornerà! del resto la prima reazione di prodi è stata respingerne le sue sacrosante dimissioni…tra ex DC, ci si intende] è grandissima.
Leggendo oggi su repubblica qualche stralcio di intercettazione si delinea uno scenario che è il solito, noto a tutti: è il gioco delle poltrone, il baratto di responsabilità e cariche istituzionali. Una sceneggiatura banale con la quale non si farebbe neanche la puntata di un telefilm dal budget limitato.
Obiezione: ma le intercettazioni non devono essere pubblicate, l’uso va limitato, come coerentemente ha sempre sostenuto il big democristiano!

Ahimè però la concussione, fino alla prossima depenalizzazione, è reato. E’ banalmente un atto illegale. Vedremo quindi alla fine dell’iter previsto e quindi in un processo fatto nelle sedi appropriate e non sui giornali, se effettivamente si è trattato di concussione e, soprattutto, se è dimostrabile a fronte di prove incontrovertibili e non solo con qualche stralcio di intercettazione.
Anch’io ritengo che le ultime intercettazioni – leggi vallette, fellatio, prima serata tv etc - alla fine siano servite più al buon Cairo (tra l’altro cos’ha fatto il toro ieri? Boh ma tanto la coppa Italia non se la caga nessuno) per vendere qualche EVA TREMILA in più che arrivare a sanzionare penalmente un comportamento illecito. E poi diciamolo…anch’io al telefono millanto conquiste e performance, lavorative o sessuali, che vedo in realtà in DVD.

Sia chiaro, io mastella non lo odio…ma è sicuramente uno tra gli ultimi uomini politici che avrei voluto vedere nel governo della coalizione alla quale ho dato il voto (in realtà sulla scheda ho scritto la solita frase “al presidente di seggio puzza il culo”…ma non è politicamente corretto dirlo. Del resto uno certe cose le scrive per invidia…la “mia” segretaria di seggio è sempre figa!) .
Sono le sue posizioni politiche che lo rendono improponibile, il giudizio negativo nasce dal suo continuo passare da uno schieramento ad un altro, al suo decisivo ruolo sull’indulto, la tendenza palese all’inciucio, alle posizioni geneticamente democristiane su qualsiasi decisione da prendere, ai suoi giudizi sulla magistratura, lui ministro di grazia e giustizia!
De Magistris forse ne potrebbe raccontare altre di ragioni.
Grotteschi quindi gli applausi al piagnisteo di mastella di ieri, provenienti da destra e da sinistra [unica voce fuori dal coro quella dell’Italia dei valori]; sentendoli al TG mi han fatto un po’ ridere effettivamente sembra di aver di fronte una casta. Quindi fino a quando non mi verrà offerto un seggio, continuerò a parlane male!

Magnate? E fateme magnà pure a me!
Cos’ho io meno di Mele?
Sono anche laureato in scienze politiche!

In rappresentanza di quale partito vorrei sedere in parlamento?
Mah…sicuramente Italia dei Valori!
Oppure rifondazione!
Ma anche Forza Italia…non si chiama più così?
No forza Italia no…nel Popolo della libertà! In AN!
Nei DS! Nei radicali! SudTirolo! UDR (mastella comunque è simpa)!
Viva la Lega.
Il cuore batte però per i Pensionati uniti.

mercoledì, gennaio 16, 2008

il social networking spinge

non sapevo se intitolare questo post "piove sul bagnato" o il "social networking spinge". Tim e Nina Zagat, entrambi avvocati, quindi sicuramente non messi troppo male in quanto a sghei, decisero di pubblicare in proprio una guida dei ristoranti di Manhattan perché negli anni '80 non trovavano editori interessati.
Come fecero per la parte di redazione dei contenuti? con una partecipazione democratica di parenti ed amici, invitati a dare un loro commento sul ristorante conosciuto.
banale ma efficace...adesso il marchio "ZAGAT" sarà ceduto per una cifra intorno ai 200 milioni di dollari.

cogito ergo sum

il toro se la passa male.
ma questa non è proprio una primizia...capita ormai da una quindicina d'anni, del resto.
l'amaranto è quasi granata...
quasi quasi

qualcuno sa con chi giochiamo la prossima?
forza arezzo!
eh vecchio cuore amaranto!

venerdì, gennaio 11, 2008

forse non tutti sanno che

“un aumento della temperatura rettale di almeno 1-2°C è ritenuto più che sufficiente per ottenere i benefici del riscaldamento”.

È quanto ho appreso ieri sera leggendo l’articolo “Il riscaldamento pre partita” comparso sulla pubblicazione mensile “calcio giovanile” di novembre 2007, a pagina 4. Articolo indirizzato in particolare ai “tecnici dei nostri ragazzi” e presentato come utile “per evitare gravi danni alla muscolatura durante le gare”.
Io ritengo che ciò sia riduttivo. Ossia sono convinto, pur non potendo ricorrere a basi scientifiche come fa invece l’autore del pezzo il medico sportivo Marcello Ghizzo, che anche in altri contesti l’aumento della temperatura rettale abbia una ricaduta positiva.



Attendo con ansia il numero cartaceo di dicembre, con la seconda parte dell’articolo, che arriverà, sempre troppo tardi, via posta tradizionale.