mercoledì, gennaio 23, 2008

punti di vista e primati

Gli appuntamenti "aperti" possono andare bene tra amici.
specie se ad esser in ritardo sei tu.
“Ci vediamo al balon alle 11..." poi in realtà ci si incontra alle 11.30.
ma da parte del dentista, visto che l'incontro non è dei più piacevoli,
l'appuntamento "aperto" non mi mette mai di buon umore.
ad aspettare sei sempre tu.
anche l'altra sera, a fronte di un appuntamento fissato per le 19.15, son passato
quasi alle 20.00. Ed è ancora andata bene.
Con il mio precedente dentista iraniano era lo stesso...era
però talmente simpatico che quando ti accoglieva con un sorrisone e ti diceva "ciao amore" [ndr lui chiamava "amore" qualsiasi persona] era impossibile non restituirgli il sorriso. ti faceva poi ridere con il suo italiano incerto dall'accento
stranissimo, tant'è che per anni l'ho ritenuto "brasiliano"...forse fuorviato dallo stereotipo che vuole i carioca sempre allegri e gioviali,
diversamente è "saudade".
cambiare dentista è inutile quindi, fan tutti così (come direbbe mastella).

Ormai da tempo immemorabile, luglio 07, ho un apparecchietto che mi sta spostando
il dente del giudizio, operazione ciclopica che prevede poi l'eliminazione di un altro dente malato.
per silvio sarebbe una "grande opera" degna di un approfondimento da vespa.

è per me quindi abbastanza ostico verificare
i cambiamenti che sono, apparentemente, minimi nonostante ormai 6 mesi di
utilizzo del diabolico strumento.

nonostante il mio malumore, la dentista con questo dialogo,
mi ha poi restituito un sorriso:

dent:"come vanno i denti"
io:"mah, boh, bene"
dent:"lei è la persona più disinteressata ai suoi denti che io conosca"
io:"non la prenda come disinteresse ma come fiducia nel suo operato"

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