lunedì, novembre 12, 2007

Location unica, città particolare


L’Assemblea Teatro di Torino – teatro stabile di innovazione - sabato sera all’ex SIVA (Stabilimento Industriale Vernici e Affini) ha presentato lo spettacolo di Gianni Bissaca “Mio padre voleva chiamarmi libero”.
L’uso di filmati alternati alle parti recitate ha reso snella la rappresentazione, tenutasi nella sala ove primo levi lavorava, fino al 1977, tra formule chimiche e alambicchi.
Non son riuscito a chiederlo…ma credo che, di tanto in tanto, parlasse anche in piemontese.

Ovviamente tutto ora è in disuso, le erbacce hanno conquistato il cortile interno e sono alte un paio di metri. Sembra di entrare in un luogo abbandonato da decenni, mentre il degrado è iniziato solo con i primi anni del 2000, la fabbrica è chiusa dal ‘99.
Sarà il progresso! Adesso, infatti, dal cortile si vedono i viadotti di autostrada e altavelocità.
Che bello!
Il cavalcavia che un tempo superava l’autostrada non c’è più da anni. Era proprio vicino allo stabilimento. Una struttura in qualche modo “celebre”, essendo stato ritratto in una foto degli anni quaranta, appesi c’erano dei partigiani uccisi l’8 agosto del ’44 per rappresaglia.

Adesso si parla di demolire anche questo edificio. Che figo!
Vengo da un breve viaggio in una città, Berlino, nella quale il passato viene fintamente ricostruito e vivo (vivevo) in un “paese” nel quale la fretta di distruggerlo è davvero bizzarra.
E non vivo (vivevo) a Roma! Dove se tiri giù un battistero del 1700 ti potrebbero anche dire”vabbè è un pezzo recente” ma in una cittadina, settimo torinese, che ha quattro pietre, dicesi 4, precedenti al 1950, in croce!
Probabilmente la vicinanza a torino rende appetibili certi aree edificabili, come quella in via torino un tempo occupata dalla paramatti.
Adesso stanno sorgendo dei casermoni…e del passato dell’area non c’è più traccia alcuna.
Ma è giusto così! Se poi vuoi vedere qsa di vecchio vattene boh…ma vattene al museo egizio!
E non rompere i coglioni!
E poi setu ha la nomea di città dormitorio…vorrai mica cambiarla?
Allora tutti a nanna in attesa della multisala al posto di quella torre che c’è in piazza.
Cosa cazzo mi sviluppa una torre senza il castello!
Come? Le fondamenta sarebbero state rinvenute?
Ah…le hanno ricoperte! Volevo ben dire!
Il progresso!

Tornando a Primo…nei filmati Giuseppe, Walter e gli altri ex-operai SIVA ricordano lo spessore morale dell’autore de “la chiave a stella”, racconto attorno al quale ruota lo spettacolo teatrale.
Oddio il libro lo iniziai anche…ma sinceramente poi non lo finii, ma adesso probabilmente tornerò a prenderlo in mano.
Il profilo che ne vien fuori è quello che anch’io ho in testa, ossia quello di una persona discreta, riservata, estremamente colta ma anche gentile nei confronti di tutti.

Vi lascio con l’enigmatico assunto leviano per cui “tra i momenti più belli della propria vita ve ne sono sempre alcuni legati alla realizzazione sul lavoro”. Chissà cosa voleva dire.
Decisamente altri tempi! Quindi venerdì 16.11 sciopero!

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