giovedì, novembre 22, 2018

POCHI SECONDI DI IMMORTALITA'

Con rapido passo, mi accingo allo rientro
satollo di parco pasto,
vagamente flatulente
e del resto m'importa niente

Ella, parvola tra le puelle, nera e seducente come lo dimonio,
distribuisce volantini innanzi a la culla de l'economica canoscenza
non m'illudo, guardo e passo, di desio orbato
non faccio torto al mio comprendonio

Son anni ch'io nei pressi di quel pietroso sagrato, da decine di donzelle presidiato,
vengo bellamente ignorato,
io come li colleghi miei, di ogni analoga consegna privato;
edotto, ahimè, de le ingiurie di Cronos
e di quanto se la tiran quelle

Poscia l'imprevisto! e, lo drugo direbbe, pronto m'incisto!

Ammaliante, repente e siccome luciferina la bellina m'adocchia,
e tende l'amorevole manina che stringe
l'ignoto invito,
a guisa di Babbo Natale per lo ceruleo e spento oculo meo
"L'ammaliante ammaliata?"
speranzoso tra me e me mi dico

Lo guardo mio si ridesta!
l'ascoso memento di vetuste pugne turgido si ridesta:
un party universitario!
oppure una grande festa!

Pochi secondi,
per smettere di sognare
miro tra le dita tremanti
lo volgare pieghevole di "chickenbot.it"
menu Pollo&Patate
ed è quell'ultimo plurale
a farmi smettere,
de la Bernarda
vagheggiare...