lunedì, marzo 01, 2021

UN'AUTOBIOGRAFIA INTELLETTUALE

"Io sono tra coloro che non rimpiangono la giovinezza, perchè oggi mi sento molto più realizzato di un tempo. Ma il pensiero che tutta quell'esperienza andrà perduta nel momento della mia morte, questo sì, è causa di sofferenza. Il pensiero che quelli che verranno dopo di me conosceranno quanto me, e ancora di più, non mi consola. E' come bruciare la Biblioteca di Alessandria o distruggere il Louvre...Rimediamo a questa tristezza scrivendo, dipingendo o costruendo città. Eppure, per tanto che possa trasmettere raccontandomi e raccontando, anche se fossi Platone, Montaigne o Einstein, per tanto che scriva o dica, non potrei mai trasmettere la somma della mia esperienza, ad esempio i miei sentimenti nel vedere un volto amato o una rivelazione avuta guardando un tramonto. Questo è il vero incoveniente della morte, e anche i filosofi devono ammettere che c'è qualcosa di spiacevole nella morte."
Ottobre 2015, Umberto Eco