Zero voli pindarici.
Il pubblico desidera da me soprattutto “cazzate”, ergo posso scrivere senza dover verificare le fonti o curare la punteggiatura.
In realtà volevo spendere due righe su un altro tema che suscita, invece, poco interesse quello calcistico.

Vinto dalla stanchezza, dopo la solita giornata passata non tanto a fare il mio lavoro, cosa che mi piace molto fare, ma a verificare la bontà di quello degli altri, attività meno piacevole, prendo il 4 in direzione porta nuova per il solito viaggetto che in solo 1 ora e mezza mi restituirà alla quiete (?) domestica.
Sono lì che inebetito come tutti gli altri passeggeri tengo un occhio al borsello e uno all’improbabile e pessimo giornale gratuito del momento (“metro”, “city” o “leggo”, non ricordo), purtroppo vengo distratto da un ragazzo che è al telefono con il padre.
Essendo praticamente a 5 centimetri dal figliuolo, ascolto.
Da alcuni riferimenti del puer, comprendo che l’imberbe è milanista. Vabbè, problema suo.
Orbene il giovane irride il genitore interista, facendo appello ad alcuni risultati in campo internazionale non particolarmente entusiastici della formazione nerazzurra.
Interisti e milanisti a torino, ormai spopolano ma perché?
Ditemelo! Perché concittadini torinesi, sbagliate? Vi intestardite?
Vi piacciono così tanto i bauscia?
Con orrore ho pensato: meglio un torinese gobbo!
Ebbene sì! Dico io: ma voi interisti 45-50 enni dove cazzo eravate solo 20 anni fa?
Non uno se ne trovava a torino. Devo ascoltare, nella navetta aziendale per esempio, gruppi di interisti che ironizzano sul fatto che il toro gioca solo e al massimo, il mercoledì sera, la coppa italia. Te figa, amico di moratti/berlusconi, ma vaffanculo!
ormai mi sento chiedere:
sei della juve?
Io: no
Sei dell’inter?
Io: no
Allora sei del milan!
Io: no! Sono del toro!!! Cristo!
Ma siamo fuori? Recentemente ho visto lo spicchio dell’olimpico, in occasione della partita torino-atalanta, gremitissimo di bergamaschi che urlavano “bergamo”, “bergamo”.
Sinceramente li ho apprezzati molto: nonostante la sconfitta fedeli e entusiasti della dea. Chapeau!
E noi di rimando: “bergamasco contadino zappa la terra zappa la terra!” e a chiudere:”odio bergamo, odio bergamo”.
Lungi da me simpatie leghiste, ma una sana goliardia (quella che mi ha fatto scaraventare dalla balaustra per gridare a squarciagola “merdeee, sucate, fanculo a casaaa” in occasione delle nostre due reti) e un sanissimo campanilismo sono parte del divertimento nel seguire una partita di calcio.
Ma è un difetto tipicamente nostrano, salire sul carro del vincitore, scender e risalirci.
Nel 36 tutti fascisti, nel 46 tutti partigiani, dal 50 tutti democristiani, poi socialisti, poi berlusconiani e quindi calcisticamente parlando tutti juventini, interisti e milanisti.
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