giovedì, ottobre 07, 2021

Sempre di corsa...ma perchè?

E' vero, gli anziani diventano, o meglio tornano, un po' bambini e questa mattina ne ho avuto riscontro.

Ho accompagnato i miei genitori all'INPS perché è vero che SPID diventa fondamentale ma in Italia c'è sempre la "deroga" che in questo caso si chiama "delega". Così sarò io a gestire i loro "profili" in rete, cioè come prima dello SPID.
Poco male, ho passato del tempo con loro ed è stato piacevole. 
Mio padre, ahimè, l'ho visto affaticato anche solo a percorrere poche decine di metri a piedi, più arzilla mia madre. Come da 30/32 anni a questa parte, io sono sempre di corsa e arrivato presto da loro, dopo il "ciao grigi, tut bin?" di rito mi sono messo a ricontrollare i documenti necessari, aggiornarli sulle incombenze familiari evia di corsa, insieme, verso "Torino Nord" perché c'è l'orario dell'appuntamento da rispettare e il traffico è feroce la mattina.

In realtà poi, all'INPS, la procedura è stata istantanea e si è conclusa positivamente, senza intoppi e nessuna coda allo sportello né in auto. 
Siamo quindi andati a pagare l'assicurazione della loro auto, l'ufficio era dietro l'angolo...pagata la quale ci siamo fermati un attimo, forse erano 10 anni che non lo facevamo, e ci siamo presi un caffè "napoletano", buonissimo, in un bar vicino a piazza Rebaudengo.
Solo in quel momento, paradossalmente, siamo riusciti a stare finalmente tranquilli, "fermi" per un po' e, opportunamente interrogati, sono riusciti a parlare con il pazzo che scrive e, come succede con i miei figli, hanno iniziato effettivamente a "parlare" davvero cioè andando oltre le solite formule di cortesia - chi ci scambiamo da anni - per raccontare il loro "mondo", che io ormai conosco poco. 

Qualche amico purtroppo non c'è più, il ragazzo del mercato che è sempre gentile con loro, come sta mio fratello ecc. 
Anche i miei bambini, spesso, non hanno voglia di raccontare se troppo frettolosamente invitati a farlo. Ma poi, quando il clima diventa più disteso, la sera, diventano loquaci, anche per ritardare il momento di andare a dormire, e finalmente si scopre quello che è accaduto tra i banchi o quali erano i compiti da fare per il giorno dopo...
Si tratta solo di rispettare i loro tempi.

Mio padre si era comunque prima sincerato: "sei di corsa?". 
"No, Papà, pensavo che all'INPS saremmo stati più a lungo, ho tutto il tempo che vuoi". E da quel momento hanno iniziato a raccontarmi tante cose di oggi, di ieri e, parlando dei loro nipoti, anche di domani...era davvero da troppo che non riuscivamo a farlo. 
Esclusivamente per colpa mia.

Sabato, probabilmente, se riuscirò a convincere anche mio padre, più sedentario, andremo a castagne, come 100 anni fa andavamo a "famiole" o in cerca di lumache, se aveva piovuto, di nuovo insieme e sarà una giornata meravigliosa.

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