Ho finito l'altra sera di guardare la serie TV "Las largas sombras", basato sul racconto della scrittrice spagnola Elia Barcelò (libro dal primo novembre disponibile anche in italiano). Che dietro ci dovesse essere un romanzo, o meglio qualcuno che sapeva scrivere, l'ho pensato nell'ultima scena, una delle più suggestive, dell'intera serie. Esprime infatti bene quella nostalgia del passato che colpisce un po' tutti, almeno qualche volta nella vita.
In effetti è abbastanza, ma non del tutto, uno spoiler, sia chiaro.
Rita e Candela si salutano e chiudono la serie - immagino anche il romanzo - con questo dialogo:
R: Vieni con me a Londra...sul serio! Vieni, andiamoci insieme, eh...Candela.
C: No. Ti amo tantissimo e credo che sarò sempre un po' ossessionata da te.
R: Però...
C: Però, è finita.
Quello che abbiamo vissuto è stato bello, Rita, la cosa più bella che abbia provato in vita mia e ti giuro che ho passato anni a sognare questo momento, intendo con te qui chiedendomi di fare un tentativo.
R: Però...
C: Credo che entrambe sappiamo che non funzionerà.
No. Che nulla che ciò che vivremo sarebbe incredibile come allora.
E...io preferisco ricordarmi di quello, sai.
E poi io, io sono molto meglio come amica e anche tu....
R: Io no...
C: Non è vero
R: No, invece io sono molto meglio come fidanzata...
C: Non ci credi nemmeno tu
Trovo il termine "incredibile" perfetto.
E' così che in effetti io rivedo certi episodi che mi hanno coinvolto, nel passato, che poi non sono sempre incredibili, ma ai miei occhi così appaiono.
Perfetti in un certo senso, solo in quel momento, con quella persona, in quella circostanza e per me.
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