mercoledì, settembre 17, 2008

ciau turin

Dopo i panorami cinematografici americani e le giornate tunisine riappropriarsi di torino è stato piacevolissimo. Quello che si dice il piacere delle piccole cose.
Che fortuna essere così provinciale e accontentarsi di poco, come mi fa frequentemente e giustamente notare la tarta!
Ovviamente non la torino delle h 8-18 lun-ven…ma quella nella quale fai solo quello che vuoi.
Oddio non proprio tutto! Ad esempio a me piacerebbe moltissimo tirare un mattone nella vetrina dello juve store di via garibaldi e defecare sui gadget esposti, ma finora non l’ho ancora mai fatto.



Sabato pomeriggio, lasciata la tempesta di acqua e grandine [ribattezzata “olivia”…ma per favore!] di san maurizio, dopo aver comprato un paio di scarpe per sostituire quelle che furbescamente avevo dimenticato in un taxi tunisino, abbiamo adocchiato un titolo che andava benone per una serata al cinema. Essendo già vicini al greenwich, siamo andati a vedere “Il seme della discordia”

La storia è una libera interpretazione in chiave contemporanea de La Marchesa di O... di Heinrich Von Kleist, per la regia di pappi corsicato. Sceneggiatura quindi intrigante, ma a colpirmi è stata solo la bellezza di caterina murino, mentre degli altri interpreti gassman, la ferrari e martina stella non si è apprezzato altro se non semplici parti da comparsa. Con massimo rispetto per le comparse, ci mancherebbe! Abbastanza inutili le citazioni proposte da corsicato:
c’era anche la carrozzina che cadeva dalle scale! io ho pensato subito alla prova di villaggio…ma si voleva citare il “secondo tragico fantozzi”? Viceversa il corpo della murino ricoperto di fiori, un american beauty de noantri, ci stava troppo.

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