mercoledì, novembre 12, 2008

sempre toro

Il sondaggio mi ha lasciato dell’amaro in bocca, ma ha anche tranquillo assai.
Zero voli pindarici.
Il pubblico desidera da me soprattutto “cazzate”, ergo posso scrivere senza dover verificare le fonti o curare la punteggiatura.
In realtà volevo spendere due righe su un altro tema che suscita, invece, poco interesse quello calcistico.



Vinto dalla stanchezza, dopo la solita giornata passata non tanto a fare il mio lavoro, cosa che mi piace molto fare, ma a verificare la bontà di quello degli altri, attività meno piacevole, prendo il 4 in direzione porta nuova per il solito viaggetto che in solo 1 ora e mezza mi restituirà alla quiete (?) domestica.
Sono lì che inebetito come tutti gli altri passeggeri tengo un occhio al borsello e uno all’improbabile e pessimo giornale gratuito del momento (“metro”, “city” o “leggo”, non ricordo), purtroppo vengo distratto da un ragazzo che è al telefono con il padre.
Essendo praticamente a 5 centimetri dal figliuolo, ascolto.
Da alcuni riferimenti del puer, comprendo che l’imberbe è milanista. Vabbè, problema suo.
Orbene il giovane irride il genitore interista, facendo appello ad alcuni risultati in campo internazionale non particolarmente entusiastici della formazione nerazzurra.

Interisti e milanisti a torino, ormai spopolano ma perché?
Ditemelo! Perché concittadini torinesi, sbagliate? Vi intestardite?
Vi piacciono così tanto i bauscia?
Con orrore ho pensato: meglio un torinese gobbo!
Ebbene sì! Dico io: ma voi interisti 45-50 enni dove cazzo eravate solo 20 anni fa?
Non uno se ne trovava a torino. Devo ascoltare, nella navetta aziendale per esempio, gruppi di interisti che ironizzano sul fatto che il toro gioca solo e al massimo, il mercoledì sera, la coppa italia. Te figa, amico di moratti/berlusconi, ma vaffanculo!
ormai mi sento chiedere:
sei della juve?
Io: no
Sei dell’inter?
Io: no
Allora sei del milan!
Io: no! Sono del toro!!! Cristo!

Ma siamo fuori? Recentemente ho visto lo spicchio dell’olimpico, in occasione della partita torino-atalanta, gremitissimo di bergamaschi che urlavano “bergamo”, “bergamo”.
Sinceramente li ho apprezzati molto: nonostante la sconfitta fedeli e entusiasti della dea. Chapeau!
E noi di rimando: “bergamasco contadino zappa la terra zappa la terra!” e a chiudere:”odio bergamo, odio bergamo”.
Lungi da me simpatie leghiste, ma una sana goliardia (quella che mi ha fatto scaraventare dalla balaustra per gridare a squarciagola “merdeee, sucate, fanculo a casaaa” in occasione delle nostre due reti) e un sanissimo campanilismo sono parte del divertimento nel seguire una partita di calcio.
Ma è un difetto tipicamente nostrano, salire sul carro del vincitore, scender e risalirci.
Nel 36 tutti fascisti, nel 46 tutti partigiani, dal 50 tutti democristiani, poi socialisti, poi berlusconiani e quindi calcisticamente parlando tutti juventini, interisti e milanisti.

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