martedì, maggio 05, 2009

solo il fato li vinse

ieri si commemorava il 60° anniversario della tragedia di superga, mito fondante del nostro popolo.
scelta quindi corretta quella di portare le giovanili alla cerimonia religiosa,
i nostri ragazzi devono capire che non siamo una s.p.a. della fiat, ma siamo la storia della città.
corretta anche la scelta della società di far leggere, come da rituale, l'elenco dei caduti ad alessandro rosina nostro attuale e assolutamente indegno capitano.
corretta quindi anche la posizione della frangia più calda di contestare la decisione del Torino FC.
corretta la presa di posizione della tifoseria non organizzata di contestare la contestazione degli ultras.
lo scontro a volte è sano e ognuno è giusto che difenda la propria posizione, nel rispetto dei diversi ruoli.
la società che si piega agli ultras è fa una brutta figura. anche perché gli ultras non sono rappresentativi di tutti i tifosi.
gli ultras che accettano una scelta discutibile senza fiatare non sono ultras.
è vero l'anniversario di superga è un momento particolare...ma la passione può essere in contrasto con il rispetto che meritano gli eterni ragazzi del grande torino.

era il caso di scontrarsi, verbalmente, ieri.
non tutti erano nel giusto però, non voglio fare il pier-ferdinando...
l'unica nota assolutamente stonata infatti la si doveva aggiustare, secondo me,
non con la diplomazia o con le parole ma a sberloni.
mi riferisco alla volgare presenza, in un giorno sacro per ogni tifoso granata e non solo, dell'emanuale filiberto, il rampollo di casa savoia. per fortuna il padre - che nel tempo libero, è noto, si dedica a frequentazioni più lievi e divertenti (mica scemo) - non c'era.
"fili" si spaccia per juventino, ma simpatizza anche per il napoli, e adesso che si presenta nelle fila dell'UDC è anche granata.
sarà atalantino quando passerà per bergamo, laziale ma anche romanista quando scenderà nell'Urbe.
io voto mazzola.

1 commento:

antizeman ha detto...

Mi spiace, ma è la pagina più bassa della vostra storia ferma a 60 anni fa. Avete sputtanato la vostra ragione sociale per il gusto di ribadire (ce n'è bisogno?) che Rosina non è capitan Valentino.
Una gazzarra indegna, come un cane che abbaia in chiesa o un bambino che schiamazza a un funerale, con la differenza che cane e bambino non sono consapevoli del loro comportamento e - soprattutto - non ce lo fanno a fette con la retorica della sacralità del luogo e della memoria.
Superga non merita questa deriva incivile, regolate altrove i vostri conti.