mercoledì, luglio 18, 2007

passaggio in svizzera

devastante. altro termine non potrebbe esser maggiormente appropriato.

partiamo, io e wolf, venerdì mattina. W. si presenta con il solito ritardo di 30-40 minuti. stop all'autogrill, si parte alle 9 invece che alle 7,30 come da programma. ci aspettano 669 km per arrivare a stoccarda, saremo ospiti di paolo. queste le info ricevute da w... in realtà scoprirò che p. sta in albergo (ergo saremo ospiti...dell'hotel), non a stoccarda ma ad heilbronn - 30 km circa a nord di stoccarda - w. non ha documenti validi per l'espatrio ecc ecc.
il tragitto per la germania viene reso più lungo da una sosta a romagnano sesia per "recuperare le ore". ossia si allunga di alcune ore il viaggio, ma si recuperano i dati sulle ore di lavoro svolte da w. come operaio presso la pettinatura di romagnano.
w. non apprezza la strada proposta da via michelin e descritta da una simpatica stampa cartacea portata dal sottoscritto. w. preferisce il passaggio anomalo dal traforo del sempione. Io preferisco non ribattere punto su punto alle sue minchiate, essendo in teoria in vacanza. ci ritroviamo così in svizzera, nell'alta valle del rodano, bypassato il controllo dei documenti, in quel di brig (briga). io mi rigiro la cartina tra le mani, siamo bloccati in un vicolo del centro storico di brig...un passante impietosito ci chiede dove dobbiamo andare. w. dice:"zurigo e poi germania". lo svizzero-tedesco ride e ci invita, in italiano, a prendere il treno. noi:"ma siamo in macchina..." lui:"mettere car in treno e attraversare montagna". noi pensiamo :"sticazzi" ed ancora che probabilmente per fare questo 'trigo' bisogna prenotare, aspettare l'orario di partenza che sarà sicuramente il giorno dopo, fare biglietten ecc ecc. in realtà il meccanismo è oliato e perfetto. direzione losanna si svolta verso gampel. si arriva ad un casello similautostradale e senza prenotare, senza scendere dall'auto si sale direttamente sul treno per arrivare, dopo una ventina di minuti, a kandersteg. di qui procediamo per la germany, pronunciando alla carlona i diversi nomi impronunciabili che identificano le località che incrociamo.

l'ingresso in UE è tragicomico. la polizia di frontiera tedesca chiede patente, carta d'identità e libretto. noi siamo pronti a dichiarare anche il numero dei peli del culo, immaginando che a breve ci verranno chiesti.
ovviamente ci chiedono di fermare l'auto e ci fanno attendere. hanno scoperto che la c.i. di w. è scaduta. passano 10-15 minuti di verifiche, alla fine un gendarme invita w. a fare un documento per poter entrare in germania. il pezzo di carta varrà fino al 18 luglio e costa "solo" 25 euro. il w. ha finito i soldi, anticipo io. l'intero corrispettivo non mi verrà mai interamente restituito, ma tant'è! hai voluto andare in germania con w.!!!
la deutschland appare davvero immensa e viene spontaneo ironizzare sullo spazio vitale desiderato da zio adolf...ma che cazzo ci doveva fare con tutta sta terra! boh.
in breve dopo un numero infinito di ore e di soste presso autogrill, aree verdi, piazzole per pisciare, verso le 19 siamo ad heilbronn ridente cittadina medioevale. l'edificio più vecchio dimostrava 50 anni. la città infatti, come tutte le altre cittadine tedesche, è stata rasa al suolo nel corso della seconda guerra mondiale.
...poi all'improvviso eccolo li: il paolino! fresco come una rosa, bello come un glicine correrci incontro e gridarci "Ich liebe!"
arrivati. vedi foto...quelle pubblicabili
nurnberg

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