giovedì, giugno 10, 2010

buoni propositi

salgo in macchina, accendo la radio.
il mio umore è nero.
il goal regolare annullato all'attaccante granata rachid arma,
nella finale (record assoluto di presenze allo stadio olimpico ...gare di champions della goba comprese!) playoff torino-brescia 0-0 di ieri, mi ha rovinato la giornata. per usare un eufemismo.

cerco di pensare alla situazione critica che si vive in azienda
o al campo di battaglia che si vive in casa, con i decoratori al lavoro.
inutile.
la ragione non può nulla.
in fondo al cuore ho la morte, soffro come un cane.
me ne fotto del bianco o della disoccupazione...
vale a nulla ripetermi "ma cosa te ne frega? è solo un gioco!"
sto malissimo per il mio toro, ferito, derubato. alla fine lo amo proprio perché è così bistrattato e poco vincente.
mi piace soffrire con lui. ieri sera comunque ho fatto il "pieno" di ottimismo.
il nostro popolo è vivo, nonostante tutto.
abbiamo i coglioni quadrati. non ci ammazza nessuno.

prenderei a testate il primo che mi rivolge la parola...
la radio però mi distrae un po'. è sempre sintonizzata lì...su radio24.
i programmi sono molto interessanti. cerco di fuggire dal mio dramma.
ascolto interessato il commento del giornalista di radio24 che intervista
un tizio intento a stigmatizzare il gretto comportamento del sindaco di una città sul mare, nel ricco nord-est.

mi dico ma è mai possibile..."ho mica la testa di un quindicenne!"
ma niente...ogni 5 secondi ripenso al momento drammatico quando - mentre mi rotolavo sui gradini dei distinti abbracciando un quindicenne sovrappeso e un altro mingherlino, tutti e tre, gravitando su uno spaurito ma felice ed esultante
settantenne. ovviamente persone assolutamente a me sconosciute - qualcuno iniziava ad imprecare dicendo: "l'ha annullato! diofà!"

il tema è annoso: l'amministrazione della ridente località balneare è
impegnata, per tutelare i turisti, a rendere difficile la vita ai vari vu cumprà che, vieppiù (che bello scrivere sta parola) numerosissimi,
fanno avanti e indietro nel vano tentativo di vendere l'improbabile tappeto, l'accendino, la rosa ecc ecc

il commento è lapidario: prima la sinistra (la firenze di dominici, la roma di veltroni) poi la destra si sono distinte nel cercare di porre un argine a questo commercio illegale e, a volte, un po' fastidioso.
tutto ciò è però surreale e miope, siamo in italia...si fa la guerra a quattro disgraziati trascurando crimini ben più gravi e rischiando di ingrossare le fila dei malavitosi privando i venditori abusi dei guadagni che permettono di fare una vita "onesta", benché pur sempre tra sacrifici e umiliazioni.

anch'io condivido il discorso e trovo ridicola questa caccia alle streghe. la guerra ai poveracci? ma che paese di merda!
che fastidio alla fine ti può dare il venditore indiano di rose?
se proprio la rosa non la vuoi comprare perché regalare un fiore alla propria moglie è un gesto che, dopo la prima settimana di matrimonio, non faresti mai: glielo dici gentilmente e stop.

fermo la macchina, la radio tace.
entro nel bar e ordino cappuccino, bicchiere d'acqua frizzante e brioche.
avvisto La Stampa...che cazzo dirà di ieri sera?
inizio a leggere, con attenzione.
mi vedo arrivare il marocchino che vende i fiori, gli accendini
e chiede l'obolo...

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