mercoledì, ottobre 13, 2010

giornalai, servizi segreti e altre storie

accidenti!
la moglie in trasferta per lavoro (così almeno mi ha detto) e io con la possibilità di poter fare quello che voglio...una chance che ho però sfruttato assai male!
è sempre così, dopo lunga cattività, l'animale non è più abituato alla sua vita originaria, selvaggia.
avevo progettato la visione di "Xfactor" con rutto libero, birrozzo (pedavena) e kebab (egiziano)!
invece, giunto a casa tardi, ho abbandonato l'idea del panozzo con carne per dedicarmi al mio usuale lavorio di finire gli avanzi dei pasti precedenti e, alla fine, mi sono anche perso il mio mito, nevruz joku!
e per cosa?
per seguire la pantomima degli ultrà nazionalistici serbi in quel di marassi
intenti a lanciare oggetti sul campo e cristi nell'etere.

gli sbirri, scottati dalle polemiche occorse durante una gara di champions league a roma (roma-manchester) quando usarono le maniere forti, sono rimasti a guardare. almeno fino a quando le telecamere erano accese.
in questo caso, secondo me, sarebbero dovuti entrare - lo chiedevano gli ultrà serbi stessi - e randellare i capi-popolo in primis e, a seguire, gli altri.
questa decisione - quella di non intervenire - alla fine può anche starci
quello che non esiste è:
dichiarare, come ha fatto (peraltro non "a freddo") il capo gabinetto della questura di genova sebastiano salvo, "i filtraggi hanno funzionato". male, evidentemente: oltre alle pinze c'erano decine di fumogeni.
oppure:"informazione scarna [da parte dell'intelligence serba]" sulla pericolosità dei serbi...
e leggere un qualsiasi giornale? gli incidenti del gay pride chi li aveva provocati, nei giorni scorsi?
sempre loro, ovviamente, nel ricordo e nella continuazione dell'opera delle "tigri di arkan".

la chicca resta però la crassa ignoranza dei diversi commentatori (un paio di ex giocatori - ahimè l'ex beppe dossena, "il capitano" - e 2-3 giornalisti evidentemente "eccitati" dalla cagnara in odore di scoop) che quando i giocatori serbi si sono avvicinati agli ultrà sollevando
tre (dio, patria e famiglia, oppure la versione dio, patria e zar o l'ultima attualizzata serbia, kosovo e montenegro) dita della mano destra nel saluto nazionalistico serbo interpretano il gesto in questo modo:"i giocatori indicano la possibile sconfitta a tavolino per tre a zero".
BESTIE! siete ignoranti come delle bestie!
dopo un quindici, venti minuti rettificheranno probabilmente avvertiti dallo stagista in prova con un po' di cultura.


per chi vuole rifarsi la bocca:

domani ore 18.00 alla feltrinelli di piazza c.l.n. (1*) a torino
interviene mauro corona (2*).

* per i giornalisti rai:
1 Comitato Liberazione Nazionale
2 mauro corona è uno scrittore, non il tizio della belen e lele mora

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