martedì, gennaio 25, 2011

troppo umana speranza

la scorsa settimana scorrevo le classifiche dei libri venduti per ritrovarne uno che, appena uscito (12 gennaio '11), io avevo subito comprato e iniziato a leggere con molto piacere.
la scrittura che vi ho trovato è infatti molto "corposa", come piace a me,
paragonabile alla "lettura" di un buon...nebbiolo.
ovviamente sul giornale (la bugiarda, che ahimè compro perché è pur sempre l'unica che un servizio, seppur becero, sul toro lo fa) ho però trovato solo i titoli che, diciamo così, hanno ricevuto un vigoroso lancio promozionale
(eco, camilleri, follett ecc) e l'immancabile littizzetto che sicuramente
si legge benissimo, quando sei sulla tazza del cesso, ma appena ti rialzi
lo scritto "littizzettiano" va riposto sulla mensola accanto a balsamo e shampoo.
sul comodino accanto al letto trova invece posto
"troppo umana speranza" il romanzo d'esordio del buon alessandro mari.

mari, trentenne ghost writer per feltrinelli, ha scritto un romanzo storico incentrato sull'intreccio delle storie di 4 ragazzi dell'italia "risorgimentale" tra il 1839 e il 1848.
nelle diverse classifiche di vendita questo libro non l'ho trovato e anche in rete non compare nelle vendite neppure tra i primi 100,
su ibs.

allora proviamo con il passa parola!
ecco l'autore:
http://www.youtube.com/
l'intervista (alberto rollo, Responsabile editoriale della casa editrice feltrinelli, intervista l'autore) è noiosissima
(ad oggi solo 93 visualizzazioni), lo ammetto,
ma mi sento di consigliarvi il libro...occhio comunque:
sono 749 pagine, astenersi non convinti o poco seri,
ben accetti "perditempo"
con propensione alla lettura.
come rinunciare all'odore acre del sudore,
alle distanze misurate in giornate di cammino,
alla fatica,
al tanfo della merda
(il protagonista si occupa del
trasporto/baratto del letame),
al profumo della storia?

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