martedì, luglio 04, 2017

Fantocci!

Per andare al ginnasio e poi al liceo, prendevo, tutte le sante mattine, un treno che in una ventina di minuti mi portava a destinazione. O meglio, poi camminavo per altri 10-12 ed ero arrivato. Sempre insieme ai miei amici.
Preciso che all'epoca i treni arrivavano in orario, nonostante Lui non ci fosse già più da un po'.

Se la sera prima in Tv era "passato" un film di Paolo Villaggio, la mattina dopo non si parlava d'altro, in particolare al binario n. 2 - due ce n'erano del resto - aspettando il treno.

E' vero l'offerta televisiva era limitata, non c'erano TV a pagamento, non c'era internet, non c'era un cazzo.
Ciò premesso, tutti, o quasi tutti (i "dark" no, in effetti) ci ritrovavamo lì a raccontare la scena, che tutti già conoscevano a memoria, per ridere ancora, tutti a cercare di riprodurre con le stesse parole - e lo stesso tono - la battuta che avevamo preferito. Qualcosa di paragonabile poteva succedere solo con "Amici miei", ma meno in effetti.

Manco Edwige riusciva a suscitare, il mattino dopo, lo stesso entusiasmo, la sera prima no, ma questo è un altro "film" e ci porterebbe fuori strada.

E' vero eravamo solo ragazzini, ma forse qualcosa di simile succedeva anche nel mondo dei "grandi" che a noi era totalmente sconosciuto, ricordo solo che quell'universo ci appariva abbastanza serioso.
Boh forse i quarantacinquenni d'allora erano cazzoni come quelli di oggi, ma senza internet lo si notava meno...

Ciao "Ugo",
Ugo

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