giovedì, ottobre 16, 2008

Saviano come Alcott

In buona sostanza, al di là delle lettere aperte (non bastava mandarle, chiuse, solo a Saviano?) grondanti retorica dei presidenti – metto il titolo non vorrei mai si offendessero - Napolitano e Berlusconi, è questo il geniale invito di Franco Roberti.
No, Franco non è quello di Zelig, è invece il coordinatore del pool anticamorra di napoli, secondo il quale Saviano “dovrebbe staccarsi un po’ dai temi della criminalità organizzata” (letto questa mattina sul giornale Repubblica).
Delirio. Se fosse questo il consiglio della mamma di Saviano, ci potrebbe stare, ma non me l’aspettavo dal coordinatore del pool anticamorra.
E’ ovvio che anch’io credo che Saviano non si possa permettere, purtroppo, di girare per casal di principe, troppo rischioso per lui, per la scorta, per tutti i cittadini ma che non gli sia garantita neanche libertà di parola è una sconfitta per lo Stato.
Niente contro Louisa May Alcott, autrice di quel romanzo di aspra denuncia sociale intitolato “piccole donne” (la versione cartone animato la ricordo con piacere, anche se era un po’ da frocio guardarla).
PS.: libro e film sono da leggere e rileggere, da vedere e rivedere

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