mercoledì, marzo 05, 2008

It’s raining (cats and) dogs

L'altra mattina ho vissuto una delle vicende più surreali della mia vita.
È vero, direte voi, ho una vita banale e monotona e un qsi evento che si sottrae alla mia routine di tristo impiegato para-statale sembra qsa di anomalo e da registrare…
ma lo strano caso del “cane volante” è effettivamente un evento bizzarro.
Ieri mattina, come tutte le mattine della mia inutilissima vita, leggevo con attenzione particolare la repubblica, nel solito bar.

Sono talmente "impiegato" nella testa che, entrato nel bar, sto seduto nel solito tavolino, quello che si affaccia sulla strada e sembra di stare in vetrina - li c'è più luce, ed io sò cecato - e se non mi metto lì neanche le bariste mi trovano.
entro nel locale e prendo "il solito", non devo dir nulla se non grugnire qsa che è decodificato, per benevolenza verso un cliente, come un saluto.
O meglio, se c'è la barista figa - una splendida ragazza ucraina alta come me, bionda e dagli occhi cerulei - sono più loquace e gentile e dico convinto: “ciao!”
No, non sorrido: fino alle 11 mi girano le palle.
L'alta mattina la bionda non c'era - la mia fedeltà di stampo vagamente nazionalsocialista non mi ha permesso di chiederle financo il nome - quindi la mia attenzione era tutta rivolta alla lettura di quei fatti pruriginosi di cronaca nera che sono, insieme al gossip, il mio nutrimento quotidiano. Sarebbe bello scrivere che leggo la pagina della cultura...si lo faccio, ma dopo lo sport e se c'è il pezzo su stasi o su erba leggo prima quello, di fisso.
Sono una persona di merda, lo so. E peggioro con il tempo.

Assorto in uno di questi pezzi grandguignoleschi, vengo distratto dalle persone che, fuori dalla mia "vetrina", osservano un cane immobile a terra.
Il cane è un barboncino con il suo triste ed inutile vestitino. Io odio i barboncini.
Tutti si chiedono se quell'immobilismo sia dovuto al fatto che, probabilmente, il cagnolino sia passato a miglior vita.
Effettivamente il cane è morto.
Un anziano, notoriamente son quelli con maggior disponibilità di tempo, entra nel locale e comunica la triste novella chiedendo il da farsi.
La titolare del locale piange disperata, tutti gli avventori accorrono sconvolti sul luogo dove giace l’animale.
A me pare una reazione eccessiva. Una reazione che io probabilmente non avrei avuto neanche se avessi visto corrado (il collega col quale pranzo da anni) a terra.
passo a leggere il pezzo sul pisa.

Questa la dinamica probabile dell’incidente mortale: mentre io leggevo, ignaro di tutto, dell'olindo, il cane è caduto dal primo piano dall'appartamento che si affaccia subito sopra al bar.
Il cane si deve essere sporto dal balcone fino a perdere l’equilibrio e a cadere di sotto.
se il cane fosse scivolato poco prima mi sarebbe caduto in testa.
mi viene un po' da ridere nel pensarlo, mentre attorno a me
tutti sembrano essere addoloratissimi.

se il tutto mi è apparso surreale, mi ha lasciato molto tristezza invece vedere l'anziana padrona, avvertita dal personale del bar, andare a recuperare...la salma. Bruttissimo. Anch’io ho un cane e se mi lasciasse così, morirei di dolore.



il mio adorato cane

2 commenti:

Frangino ha detto...

Vita da cani!

Anonimo ha detto...

Tristissimo!