giovedì, aprile 10, 2008

Il fenomeno

fa freddo, ma la voglia di far la gara c’è, come sempre anche se è una infrasettimale serale dopo una giornata di lavoro, in un paesone nel vercellese.

La cena è composta da tramezzino e ACE, gustata in auto.

In campo 22 ragazzi che giocano, se le danno e, cosa strana, non protestano ma pensano solo a crear gioco e a divertirsi. Il fatto che sia coppa e non campionato incide, anche a questi livelli.

In panchina si respira altro clima…campionato compliant

fischio un fuorigioco, nessuno, in campo, apre bocca. Passa una manciata di secondi e lo sento gridare, con tono aggressivo e decisamente ostile: "come cazzo fa ad essere fuorigioco!".
Mi avvicino al “mister” e, con tono che non ammette repliche, dico: "’come cazzo fa’...non lo dice altrimenti la mando fuori”.
E lui, il fenomeno, mi fa “lo ha detto anche lei ‘come cazzo’”...io, incredulo di fronte ad una replica così infantile, preciso di aver semplicemente ripetuto quanto ascoltato.
Chiarisco il concetto: o si cambia registro o la partita la seguirà dalla tribuna.

Altra azione.
Il difensore sbaglia intervento...e lui, il “motivatore”: “ma tu non migliori mai?”.
Ed ancora, poco più tardi, rivolto sempre ad un suo giocatore: “è più veloce di te, perdi palla”...
a quel punto il calciatore, seppur in vantaggio, si fa recuperare e perde effettivamente palla.

Risultato finale 4 pere ad una. Il fenomeno torna a casa.

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