martedì, aprile 08, 2008

necropoli

Terminata lettura del libro di boris pahor.
alcuni passaggi solo assolutamente rilevanti. buono lo stile. leggera flessione forse nella parte finale. fa riflettere il sentimento contrastato verso i "visitatori-turisti" del campo di concentramento: la signora si commuove a vedere questi luoghi, ma si commuoverebbe allo stesso modo per la morte del proprio gatto. si sottolinea il fatto che è impossibile in realtà capire per chi non ha vissuto direttamente questa esperienza, ossia la medesima riflessione che feci io, anni fa, quando parlai con una deportata di mathausen.
da leggere.

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