lunedì, luglio 25, 2016

Sempre i soliti

Quando vidi le prime partite del Toro allo stadio, al vecchio Comunale, non ero più giovanissimo.
Avevo circa dieci anni.
Mi colpì la prospettiva, i giocatori erano così vicini e poi quel colore acceso delle maglie.
Nessun campione, ma schiumavano esuberanza agonistica, ti trasmettevano un'idea di forza, di fierezza. Potevano anche perdere, ma li vedevi infuriarsi se ciò avveniva.
Noi li sostenevamo con forza, ma senza rabbia.
C'era anzi gratitudine perché vedevamo che loro facevano in campo quello che avremmo fatto noi.
Adesso, a distanza di oltre trentanni, le parti si sono invertite.
Noi rabbiosi sugli spalti, loro freddi, razionali e distaccati in campo.
Ci dicono che dobbiamo riconoscere il valore dell'avversario e saper accettare una sconfitta...
Ma noi non saremo mai come ci vorreste.
Noi siamo sempre i soliti.



lunedì, luglio 11, 2016

Viù

Una cosa della quale mi dispiaccio molto è l'esiguità dei ricordi legati alle migliaia di gare che ho arbitrato dal 1991 ad oggi.
Com'è possibile ricordare così poco? E' un vero peccato. Qualche collega mi dice di ricordare tutto. Io ricordo una decina di episodi!!!
Però a volte per caso altre volte perchè finisci in un paese che capisci subito di "conoscere", qualcosa riaffiora alla memoria.
Ieri è stato così. ero a Viù, in piscina con la famiglia.
Lì accanto ho visto un campo di calcio a5 con una gradinata per il pubblico. Ed ecco l'amarcod.
Adesso non ne ho la certezza, ma è altamente probabile che lì abbia arbitrato almeno una gara.
Non ho voglia di andare a fare le verifiche del caso, anche perchè non è fondamentale ai fini del racconto.
Mi pare quindi di ricordare un episodio particolare, seduto su quelle gradinate
c'era una persona corpulenta, questa la ricordo bene nonostante gli anni passati, che a fine primo tempo o a fine del secondo venne verso di me con atteggiamento minaccioso.
L'affronto, come ho sempre fatto in questi casi. Come spesso capita, il "signore" corpulente diventa subito meno
aggressivo di quando è mischiato tra il pubblico, dove si sente sicuro, a sparar cazzate, passa all'istante dal "vaffanculo", "bastardo" al Lei.
Questa cosa mi ha sempre fatto molto ridere.
Continua a insultarmi, merda! Dammi uno sganassone adesso che mi hai di fronte! eh no...
Ovviamente l'arbitro ha già capito di avere di fronte un emerito coglione.
In pratica l'attrezzo mi mostra il suo cronometro per farmi notare che, in basa al suo orologio, la partita non era ancora finita (o doveva esserlo prima).
Io gli chiarisco che a me del suo orologio non mi interessa nulla e che l'unico cronometrista della gara, una partita di serie C, da regolamento, sono io.
Il tipo che si aspettava forse che avrei preso in qualche considerazione il suo orologio sparisce e fortunatamente non lo ritroverò più.
Mentre sono lì a pensare, con un sole che ti ammazza, in un attimo di riposo dall'assalto dei bimbi,
e sempre rimanendo in ambito calcio a5, mi ricordo di un altro episodio particolare.
Siamo in un paese appena fuori Torino, la partita è molto dura.
Episodi contestati, un espulso, qualche minaccia di morte.
Torno a fine gara nello spogliato e, poco dopo, entra il fenomeno,
Fa il professorino. Fintamente beneducato, mi intima senza possibilità di alternativa di mostrargli "subito" il referto per vedere cosa ho scritto circa gli episodi contestati.
La richiesta non sta nè in cielo nè in terra.
Una felicità profonda sale dentro di me. come prenderlo per il culo nel modo più efficace?
Penso velocemente. Un vaffanculo non è nel mio stile e non mi darebbe soddisfazione come del resto spiegargli che lui è una testa di cazzo ed io non sono tenuto a mostrargli nulla.
Alla fine opto per un sibillino: "come faccio a mostrarLe qualcosa che non ho ancora scritto e che, in ogni caso, non scriverò certo adesso?"
il professorino parte con i "lei non sa chi sono io", "telefonerò a...", "parlerò con...".
Io, sicuro della bontà delle mie decisioni e, soprattutto, della mia buona fede chiudo la conversazione con un:"faccia come crede, buonasera".
Ovviamente mai più sentito e visto direttamente o indirettamente.
E' difficile da capire per chi non pratica, ma quanto mi mancano queste teste di minchia!

mercoledì, aprile 27, 2016

Buon compleanno Puliciclone!

Giro questa immagine sacra ad un amico gobbo [scusate l'ossimoro] che,
pensando di essere simpatico, mi chiede "è morto?"



La cosa è divertente, che domanda assurda: Lui è immortale!

giovedì, marzo 17, 2016

Frauen

Scusate, vorrei scrivere un post alla Michele Angheleddu, qualcosa di semi-colto che sostanzialmente non frega niente a nessuno.
Lo so che tutti, con prospettive diverse, stanno ancora pensando al goal di Mueller al 91°,
ma tant'è è anche un modo per non pensare alla mattanza che ci attende domenica...

Ho appena finito di leggere il formidabile "Frauen", un libro che la statunitense Alison Owings
pubblicò nel 1993, edito in Italia da Mursia e di non facile reperibilità.
La dritta me la diede Martin Amis.
Stavo leggendo il suo inutile "La zona d'interesse", quando, una volta deciso che non avrei terminato il supplizio di quella lettura, sono andato a ravanare nella bella bibliografia.

Il libro della Owings è un capolavoro, raccoglie una serie di interviste che l'autrice fece alla fine degli anni '80 a donne tedesche sopravvissute alla seconda guerra mondiale, ebree perseguitate, naziste tiepide e più convinte, oppositrici, una guardia di un campo di concentramento.

Le pagine sono dense di avvenimenti, ricordi ed emozioni. Di non facile lettura, se non motivati.
Gli spunti interessanti sono innumerevoli, uno dei concetti più stimolanti è quello dello "Hausjude"[l'ebreo di casa], ossia una scappatoia psicologia, tra le diverse, che molte tedesche (e tedeschi)
si inventarono o elaborarono per sottrarsi al peso delle loro responsabilità.
L'Hausjude era un ebreo, quasi sempre uno solo, che, nei ricordi, era stato aiutato o, in generale, benvoluto (o non condannato con una delazione).
Grazie a quel ricordo positivo potevano dichiararsi non antisemiti.
Ecco quest'aspetto psicologico mi pare decisamente interessante e meritevole di riflessione
appena venuto meno il godimento immenso del 4-2 di ieri sera.

lunedì, febbraio 29, 2016

COME SCRIVERE BENE di Umberto Eco

1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
4. Esprimiti siccome ti nutri.
5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
7. Stai attento a non fare... indigestione di puntini di sospensione.
8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.
9. Non generalizzare mai.
10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”
12. I paragoni sono come le frasi fatte.
13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).
14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
15. Sii sempre più o meno specifico.
16. L'iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.
17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
19. Metti, le virgole, al posto giusto
20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.
21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all'espressione dialettale: peso el tacòn del buso.
22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell'inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
25. Gli accenti non debbono essere né scorretti né inutili, perché chi lo fà sbaglia.
26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio.
31. All'inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
32. Cura puntiliosamente l'ortograffia.
33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.
34. Non andare troppo sovente a capo. Almeno, non quando non serve.
35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.
38. Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differanza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competente cognitive del destinatario.
39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che
40. Una frase compiuta deve avere.

Tratto da:
Umberto Eco, La Bustina di Minerva, Bompiani 2000

giovedì, dicembre 24, 2015

Auguri

Non amo farli, ma con un compagno così è tutta un'altra storia: buon Natale a tutti!

venerdì, dicembre 18, 2015

Riflessioni post derby perso non giocandolo

Parlando di...medioevo dal forum ForzaToro:
"C'è un'immagine, mi sembra di Leibniz, ripresa da Deleuze: se la comunità è un tessuto, l'uomo è una piega, una singolarità, che nasce, muore, è riconosciuta, anche se con una geometria variabile di funzioni. Il nostro modo di essere riconosciuti era fatto di tanti individui, ma la sostanza che lo componeva non era propria di ciascun individuo, era comune.
Come gli uomini del Medioevo pensavamo che nel contesto Toro una cosa fatta male, un pensiero pensato male, non si esaurissero lì, in quella cosa o in quel pensiero, ma turbassero un ordine, un universo, che era il Toro. Non ci sembrava, almeno a me, di «pensare», ma di «partecipare a un pensiero» legato al Toro. Non di «amare» il Toro, ma di essere parte di un sentimento che era l'«amore» per il Toro.
Ora, non solo nel calcio, le pieghe sono state stirate e sono diventate pura superficie. È sparita la complessità, la profondità. È una perdita importante, la trasformazione di ogni traccia residua di interiorità in comportamenti standardizzati e modellizzabili.
Secondo me con il Toro stiamo seguendo in pieno questa tendenza. Alla quale del resto nessun aspetto del reale sfugge, perché la nostra dovrebbe essere un'eccezione? Un certo modo, analogico, medievale, eroico di vivere il Toro non può più essere, semplicemente, perché la realtà lo fagocita come fanno i globuli bianchi. Lo strazio è che a quella malattia eravamo abituati e le volevamo bene."

giovedì, novembre 19, 2015

Il Re del mosto

Costruitevi
una cantina ampia, spaziosa, ben
aerata e rallegratela di tante belle bottiglie,
queste ritte, quelle coricate, da
considerare con occhio amico nelle sere di
Primavera, Estate, Autunno e Inverno
sogghignando al pensiero
di quell'uomo senza canti e senza suoni,
senza donne e senza vino,
che dovrebbe vivere
una decina d’anni più di voi.
(Giacomo Bologna)

Chi era il Re del mosto?
lo racconta Beppe Orsini

www.braida.com

venerdì, ottobre 30, 2015

Fat City di Leonard Gardner

Città amara
Quando leggo che un lettore aggiunge o toglie mezza stellina al voto un po' mi innervosisco per la pignoleria: e decidi 'sto voto e non rompere! stai mica salvando il mondo!
ma questa volta devo ammettere che avrei anch'io voluto assegnare tre stelline e 1/2...

La traduzione è ottima, alcuni passi sono fantastici ma alla fine la sensazione è comunque di qualcosa di incompleto o, meglio, di una narrazione che avresti voluto continuasse ancora un po'.
Non necessariamente verso un finale particolare, ma solo verso qualche altra vicenda o avvenimento che ti permettesse di definire ancor meglio i personaggi, la città, gli incontri di boxe stessi che alla fine non sono, come pensavo, predominanti. Diciamo che è un libro di genere...sui generis.
E' da leggere in ogni caso, non è certo paccottiglia che ti fa perder tempo.
Non è un pranzo luculliano, ma un'"apericena" finita la quale ancora qualcosa lo avresti gradito.

P.S.: quest'anno Fazi l'ha ripubblicato cambiando (ossia proponendone una traduzione) il titolo in "Città amara".

mercoledì, ottobre 28, 2015

Dopo una sconfitta per 3-0...

Ovunque!
Comunque!

Ovunque noi ti seguiremo
comunque saremo insieme a te
il nostro colore porteremo
da sempre per sempre Toro alé
con la voce accanto a te
forza grande Toro alé
ale ale ale ale Toro alé

Siam granata il meglio da sempre
siam padroni di questa città
entra il Toro lo stadio è una festa
forza Toro la gente è qua
poche gioie e molti dolori
però questo un granata lo sa
se la strada diventa salita
non per questo lui si fermerà

filo diretto con Valentino
gioca nel cielo col Grande Torino
parla ai ragazzi digli che noi
siamo granata e siam sempre con voi

filo diretto con Valentino
gioca nel cielo col Grande Torino
parla ai ragazzi digli che noi
siamo del C.A.S.T. e siam sempre con voi




http://www.cast-1983.it/

mercoledì, settembre 16, 2015

Corpi d'Elite delle Forze Armate Italiane dal 1935 al 1945

Scusate, ma a me che in rete non ci fosse elenco esaustivo delle uscite della Hachette con i suoi fantastici soldatini di piombo proprio non andava giù.
lacuna colmata (prima uscita 1.50 E, seconda 5.90 E, tutte le altre 9.99 E, raccoglitore 7.00 E):

Corpi d'Elite delle Forze Armate Italiane dal 1935 al 1945 (Hachette)

1   31/07/2010 Paracadutista A.D.R.A. - Algeria 1943
2   14/08/2010 Capitano degli Alpini Battaglione Monte Cervino - Russia 1942
3   28/08/2010 Marò Battaglione Barbarigo - Anzio 1944
4   11/09/2010 Bersagliere 7° Reggimento Bersaglieri - Africa 1942
5   25/09/2010 Divisione Folgore - Africa settentrionale 1942
6   09/10/2010 Reggimento Savoia Cavalleria - Russia 1942
7   23/10/2010 X Reggimento Arditi - Italia 1943
8   06/11/2010 Motociclista Polizia dell'Africa Italiana - Africa 1942
9   20/11/2010 Alpino Battaglione L'Aquila - Grecia 1940
10 04/12/2010 Ascari libico - Africa 1940
11 18/12/2010 Camicia Nera Divisione 1° febbraio - Etiopia 1936
12 01/01/2011 Fante 33^ Divisione Acqui - Grecia 1943
13 15/01/2011 XXXI Battaglione Guastatori - Africa 1941
14 29/01/2011 Moschettieri del Duce - Italia 1938
15 12/02/2011 Gruppo di combattimento Cremona - Italia 1945
16 26/02/2011 Appuntato Arma dei Carabinieri - Africa 1941
17 12/03/2011 Operatore SLC X MAS - Alessandria d'Egitto 1941
18 26/03/2011 Alpino Divisione Monterosa - Italia 1945
19 09/04/2011 Capitano Aerosiluranti Regia Aeronautica - Mediterraneo 1942
20 30/04/2011 Ascari dei battaglioni eritrei - Etiopia 1936
20.1 30/04/2011 Raccoglitore
21 14/05/2011 Reggimento Nizza Cavalleria - Africa settentrionale 1942
22 28/05/2011 Camicia Nera Divisione 28 Ottobre - Africa settentrionale 1940
23 11/06/2011 Marò Reggimento San Marco - Libia 1942
24 25/06/2011131° Divisione Corazzata Centauro - Tunisia 1943
25 09/07/2011 Bersagliere Divisione Italia - Italia 1944
26 23/07/2011 Camicia Nera Legione Tagliamento - Russia 1941
27 06/08/2011 Fante Divisione Volontari Littorio - Spagna 1937
28 20/08/2011 Tenente Artiglieria 1° RGPT. Motorizzato - Italia 1943
29 03/09/2011 Muntaz Penne di Falco - Africa orientale 1940
30 17/09/2011 Caporale Battaglione Alpini Valanga - Italia 1945
31 24/09/2011 Partigiano Brigate Garibaldi - Italia 1944
32 08/10/2011 Paracadutista Divisione Folgore - Italia 1942
33 22/10/2011 Carrista 132^ Divisione Ariete - Africa 1942
34 05/11/2011 Bersagliere dell'ARMIR - Russia 1942
35 19/11/2011 Volontaria Servizio Ausiliario Femminile - Italia 1944
36 03/12/2011 Generale d'armata del Regio Esercito - Tunisia 1943
37 17/12/2011 Bersagliere Battaglione Mussolini - Italia 1945
38 31/12/2011 Comandante Sommergibili - Oceano Atlantico 1942
39 14/01/2012 Paracadutista Reggimento Folgore - Italia 1945
40 28/01/2012 Pilota da caccia Regia Aeronautica - Africa 1941
40.1 28/01/2012 Raccoglitore
41 11/02/2012 Pilota barchini esplosivi X^ MAS - Mediterraneo 1941
42 25/02/2012 Milite Brigate Nere - Italia 1945
43 10/03/2012 Alpino Divisione Julia - Russia 1943
44 24/03/2012 Fante Divisione Garibaldi - Italia 1945
45 07/04/2012 Savari della Cirenaica - Libia 1935
46 21/04/2012 Tenente Legione Muti - Italia 1944
47 05/05/2012 Meharista Reparti Sahariani - Libia 1940
48 19/05/2012 Rottenführer SS Italiane - Italia 1945
49 02/06/2012 Paracadutista Squadrone di Ricognizione F - Italia 1945
50 16/06/2012 Reggimento Giovani Fascisti - Africa 1941
51 30/06/2012 Ammiraglio della Regia Marina - Mediterraneo 1943
52 14/07/2012 Milite Guardia Nazionale Repubblicana - Italia 1944
53 28/07/2012 Pilota Squadriglia La Disperata - Etiopia 1936
54 11/08/2012 Carrista Gruppo Leonessa RSI - Italia 1945
55 25/08/2012 Marò Battaglione P San Marco - Italia 1942
56 08/09/2012 Paracadutista libico Fanti dell'Aria - Libia 1939
57 22/09/2012 Cavaliere Cosacco Gruppo Savoia - Russia 1942
58 06/10/2012 Milizia Confinaria - Italia 1940
59 20/10/2012 Capitano 1° Reggimento Granatieri - Italia 1943
60 03/11/2012 Pilota Squadriglia Cucaracha - Spagna 1938
61 17/11/2012 Milite Brigate Nere - Italia 1945
62 01/12/2012 Partigiano Brigata Maiella - Italia 1944
63 15/12/2012 Cappellano militare Alpini - Russia 1942
64 29/12/2012 Pilota da caccia ANR - Italia 1945
65 12/01/2013 Fante controcarro 102^ Divisione Trento - Libia 1941
66 26/01/2013 Alpino Battaglione Piemonte - Italia 1944
67 09/02/2013 Seniore Camicie Nere - Jugoslavia 1943
68 23/02/2013 Caporale Guardia alla Frontiera - Italia 1938
69 09/03/2013 Dubat - Africa Orientale 1935
70 23/03/2013 Milite Cacciatori degli Appennini - Italia 1944
71 06/04/2013 Fante Servizio Chimico - Africa del Nord 1938
72 20/04/2013 Muntaz Zaptiè Eritrei - Etiopia 1938
73 04/05/2013 Partigiano di città CLNAI - Milano aprile 1945
74 18/05/2013 Pilota Gruppo Picchiatelli - Albania 1941
75 01/06/2013 Ufficiale Battaglione Eritreo - Etiopia 1941

Questo era il Piano dell'opera, non ho certezza che poi siano usciti effettivamente tutti i numeri previsti. codice progressivo dal G1152001 al G1152075

lunedì, giugno 22, 2015

I limiti della democrazia

Dopo aver votato praticamente per tutti e da tutti esser stato deluso, forse il problema sei tu.
UG

lunedì, maggio 04, 2015

il presagio 26.04.15 - derby Torino-Juventus 2-1

La notte era passata tranquilla, solito sogno pre-derby: la gara finiva 0-0 e si giocava, stranamente non come da calendario, a casa dei gobbi, ossia al "supermercato".
Dopo aver portato la bimba dai nonni, mi preparo per andare alla partita, ma prima la curiosità di sfogliare il libro appena arrivato via posta mi costringe a posticipare la partenza.

Era da un po' che aspettavo quel libro trovato tra le pieghe di ebay.
Un testo introvabile edito nel 1967: "Quaderno laico" di Guido Calogero.
Una raccolta pressoché esaustiva dei "pezzi" del filosofo romano usciti sulla rivista "Il Mondo" di Mario Pannunzio.
Me l'ero fatto recapitare a casa dei miei e domenica 26 aprile 2015, finalmente, prendo in mano il prezioso volume per la prima volta.
Lo apro e trovo un foglietto piegato in due, di colore rosso, una vecchia schedina del totocalcio.
Penso "chissà con chi giocava il Toro..." Incredibile! Proprio Juventus-Torino!

Invoco subito il "presagio"...ma poi mi dico, l'evento particolare potrebbe anche presagire un fatto negativo: quanto finì quella gara? la schedina è datata 22/10/1967...
Inserisco i numerini su google, fiducioso, e trovo un derby particolare è quello finito 0-4 per noi,
quello disputato dopo la morte di Meroni.

Parto per lo stadio con una consapevolezza granitica: oggi si vince.













Grazie ragazzi! Superga si onora così: vincendo!

giovedì, ottobre 16, 2014

noir

Dopo aver concluso "Piccolo blues" di Manchette,
dal noir d'oltralpe mi sono spostato a quello "nostrano": Giorgio Scerbanenco.
Due autori di culto.

Leggo le prefazioni e procedo in ordine,
quindi sono partito dal primo libro nel quale compare Duca Lamberti, l'ex medico
protagonista della quadrilogia di Scerba,"Venere privata".

E' un capolavoro.
Già solo questa frase varrebbe lo "sforzo" di una lettura attenta:
"riassumere la vita di un uomo non è forse una preghiera?" (pag. 56)
La trovo una frase fantastica, poetica, perfetta.

martedì, settembre 23, 2014

Una splendida giornata!

...e dopo attesa lunghissima,
finalmente,
oggi abbiamo raddoppiato la nostra felicità, 
benvenuto Amore mio!


mercoledì, luglio 23, 2014

le cose semplici

L'idea è di non andare, il prossimo anno, allo stadio.
Rinuncia difficile.
Il nuovo "gioiellino" di papà in arrivo, un po' però lo impone.
Già forte è la nostalgia del profumo dell'erba e di quello dei fumogeni.
Della gente che freme per entrare, dell'emozione di vedere quelle maglie granata entrare in campo.
L'idea di forza che ti trasmettono. Indipendemente dal valore reale di chi le indossa.

Una delle cose più belle della prima partita della stagione è entrare, appena aperti i cancelli dello stadio, e dopo qualche minuto d'attesa, unirsi a uno dei primi cori: "JUVE, JUVE VAFFANCULO!"
urlato a squarciagola. col cuore. con felicità e irriverenza guascona.
urlo identitario, di appartenenza.
e poi un urlo ancora più forte, con la voce che si fa roca,
con rabbia TORO! TORO! lo sai già, avrai tutto contro.
ma questa volta è solo una ennesima promessa d'amore,
senza condizioni.
sai che dovrai soffrire e le gioie saranno poche,
ma sei con la tua gente,
sei ancora innamorato pazzo e non hai più paura di niente: TORO! TORO!

lunedì, giugno 09, 2014

La chimera

"Del resto, era una precisa tecnica di governo al tempo della dominazione spagnola in Italia, questa di costringere i sudditi a convivere con leggi inapplicabili e di fatto inapplicate, restando sempre un poco fuori dalla legge: per poterli poi cogliere in fallo ogni volta che si voleva riscuotere da loro un contributo straordinario, o intimidirli, o trovare una giustificazione per nuove e più gravi irregolarità."

Sebastiano Vassalli, La chimera, Torino Einaudi 1990, pagina 44

venerdì, maggio 30, 2014

Amsterdam!

Torneremo ad Amsterdam!
Ieri sentenza CONI: Parma a casa, noi in Europa.
E' qualcosa di incredibile che in Italia, a fronte di una regola,
la si faccia rispettare.


Godo come un riccio e, finalmente, capisco cosa provano i gobbi...

giovedì, marzo 27, 2014

Opposti paraculismi

Ricevo su Anobii e pubblico (..."ricevo e pubblico" è una frase che ho sempre sognato di scrivere)  questo paraculissimo invito dal quale, onde evitare pubblicità gratuita, ho eliminato i numerosi link a corredo (ibs, youtube ecc):
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Ciao! Girovagavo tra le librerie 'simili' e..insomma, la faccio breve.
Sono stato colpito dalle tue letture e mi chiedevo..ti andrebbe di leggere l'anteprima del mio ultimo romanzo?
Insomma, mi farebbe piacere sapere che ne pensi..
Purtroppo non posso darti la versione completa (sarebbero casini con l'editore), ma l'anteprima sì :P
Che ne dici?
Trovi qualche info qui!
[...]
Beh, fammi sapere, ci tengo molto :))
Ciao!
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mia risposta:

Ciao!
Mandami la versione completa, diversamente, dopo aver letto l'anteprima e trovandola, sicuramente, strepitosa come farei a leggere il resto?
Ah...forse ho inteso, mi stai per caso facendo intendere che dovrei comprarlo?
Mi pare un po' sgarbato da parte tua, visti i tanti complimenti che mi hai fatto; sono infatti così contento che tu sia stato colpito dalle mie letture e che tu tenga molto alla mio opinione.

Ti ringrazio anticipatamente,
UG
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Ovviamente fosse stato onesto dicendomi:
"leggi l'anteprima e, se ti piace, sarei felice acquistassi il mio libro."
 ci avrei fatto un pensiero.

Ma poi, dico io, scrivi un messaggio che poi replichi (leggi spam) almeno 12.000 e sei uno "scrittore"
...ma puoi scriverlo almeno bene??? mica vendi prosciutti?
In sintesi non voglio metterlo in difficoltà con l'editore...

giovedì, febbraio 06, 2014

Il sogno, il dubbio e la finzione cinematografica

L'altra settimana ho visto "The Wolf of Wall Street".
Portentoso. Con un unico, immenso neo.
Come in un romanzo, lo scrittore deve coinvolgere e far immedesimare chi legge nella finzione letteraria, così chi guarda un film deve essere coinvolto allo stesso modo perdendosi nel sogno.



Che immensa delusione quindi quel singolo, maledetto, fotogramma nel quale ho visto che Margot Robbie indossava le mutandine [bianche]! Nella finzione narrativa, il suo personaggio, Naomi Lapaglia, dichiarava, dicendo il vero, di non averle!
Perchè, Martin, questa caduta di stile? Cosa ti costava pretendere dalla Margot di calarsi appieno nella parte?
E tu Leo ops Jordan? Perchè non hai detto/preteso nulla?



giovedì, gennaio 23, 2014

Metodo Stamina e assenza di metodo

Giulio Golia ha portato avanti, di fatto, seppur negandolo esplicitamente, una battaglia pro-metodo stamina conducendo una non-indagine giornalistica, senza una benchè minima deontologia professionale. Le tardive scuse parziali dell'inviato de "Le Iene" non mi paiono compensare le sue mancanze.

Grossa "delusione", forse perchè anch'io me la sono bevuta tutta.
Sicuramente, fin da subito, la figura del professor (in psicologia...) Vannoni qualche dubbio me lo poneva, ma vedere le immagini dei bambini sofferenti, essendo padre di una piccola signorina, mi ha totalmente annebbiato la capacità di giudizio...anch'io cristonavo e maledicevo il ministro Lorenzin, il professor Bianco come, immagino, la maggior parte dei telespettatori. Chiedo venia.

Mi sento molto coglione, specie, dopo aver visto una indagine condotta con metodo dall'ottimo Riccardo Iacona che mi ha fatto, fortunatamente, "rinsavire".

Quindi vi invito a vederlo con attenzione: presa diretta 13.01.14

Eventualmente per confrontarlo con la zoppicante difesa di Golia

Volendo approfondire vedete anche:
http://www.ilpost.it/2014/01/20/risposta-iene-stamina/
http://www.ilpost.it/2014/01/14/stamina-presa-diretta/
http://www.ilpost.it/2014/01/16/stamina-sentenze-giudici/

giovedì, gennaio 09, 2014

Non vedo l'ora

Domenica, dopo aver saltato qualche gara interna, si torna allo stadio.
...non vedo l'ora!


Seguire il il calcio dal divano è un po' morire: NO AL CALCIO MODERNO!
Forza vecchio cuore granata!


venerdì, settembre 20, 2013

Cesare Pavese, leggere

"Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra - che già viviamo - e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi."
Cesare Pavese

Quante volte l'ho pensato...ma mai così lucidamente!

martedì, agosto 27, 2013

Il mio piede sinistro

Oggi indossavo le infradito e, in base ad una osservazione ricevuta, 
ho scoperto di avere origini greche!


il mio piede greco:


P.S.: in realtà "Hai un piede greco, romano o egizio? Ecco le differenze
, come spiega
Come spiega Attilio Basile, ortopedico e traumatologo, specialista presso l'ambulatorio delle patologie del piede ospedale San Camillo di Roma, il nome non si riferisce alle caratteristiche delle estremità dei tre popoli, ma semplicemente alla forma delle tre vele che portano lo stesso nome e che ricorda quella disegnata dal profilo della parte anteriore del piede."


Instagram

Grande concorso: vota la foto più stupida!

Instagram

P.S.: non si vince un cazzo!
ma è gratis!

lunedì, agosto 26, 2013

matrimonio paolo&marta!




Wolf, Corrado, Ugo e Paolo Q.

Classico!

La parola del giorno è

Classico

[clàs-si-co]
SIGN Che riguarda le antiche civiltà greca e latina; tradizionale, tipico; esemplare, eccellente
dal latino: [classicus], cittadino appartenente alla prima classe di censo, e successivamente scrittore di prim'ordine.
Storia di come un concetto elitario si fa universale.
In latino il classico è l'eccellente - poiché appartenente alla classe sociale più elevata, o poiché assimilato a questa. E la cultura classica nel senso di greca e latina, oltre ad essere classica nel senso di esempio di perfezione ed eccellenza, si è rivelata anche una cultura "di classe", strettamente elitaria, preclusa ai più. Ma l'eccellenza del classico si è sovrapposta ad un'idea di tradizione, acquisendo un connotato di identità culturale. Il classico è un esempio storico, una radice di cultura.
Se parliamo di musica classica parliamo certo di musica colta, ma anche di una musica che ha avuto un peso adatto a scavare profondamente l'immaginario collettivo di ogni classe sociale; parlando di libri potremo citare un grande classico: la caratura di quel libro starà nella sua capacità di parlare a chiunque in ogni tempo; e non si smetterà mai di sorridere davanti ad una rassicurante gag classica. Per non parlare poi di arredamenti dalla linea classica, di abbigliamenti classici, o di classici esempi.
In altre parole, classico è ciò che ha un valore tanto alto e schietto che spontaneamente diventa tradizionale, diventa cultura condivisa.

unaparolaalgiono.it

banda bayer


giovedì, luglio 11, 2013

Duretto di comprendonio

Per 11 anni ti abbiamo spiegato cos'era giusto e cos'era sbagliato.
E tu?
Tu non hai capito un cazzo!

martedì, giugno 25, 2013

Booking.com

Pare che Silvio subito dopo la lettura della sentenza che lo condanna a 7 anni abbia chiesto un computer portatile...


lunedì, giugno 24, 2013

Altrove

E' la concomitanza che mal soppporto.
Mi piace quando gli altri lavorano - questa è facile - e io me la passo bene...
ma anche quando gli altri sono a casa ed io lavoro non mi dispiace: zero traffico, nessuna coda, possibilità di concentrazione ecc

  

mercoledì, aprile 17, 2013

venerdì, aprile 05, 2013

Risposta ai continui attacchi de La Stampa al Filadelfia

Per darne maggiore diffusione possibile copio/incollo da "Il Toro siamo noi"

da IL TORO SIAMO NOI (Note) il Venerdì 5 aprile 2013 alle ore 12.46

Vorrei sapere come mai Gramellini, che si professa granata doc, non scrive mai una riga a favore della ricostruzione dello Stadio Fialdelfia, mentre il vostro giornale non fa altro che pubblicare lettere di sdegno sulla rubrica Specchio dei Tempi, mentre quelle a favore vengono cestinate.. Un giornale dovrebbe fare informazione, non disinformazione. I soldi promessi dal Comune di Torino per la ricostruzione dello Stadio NON SONO SOLDI PUBBLICI è già stato detto e ridetto dagli amministratori comunali, derivano dalla vicenda Bennet/Cimminelli/Comune e sono soldi che la municipalità ha già incassato da anni e anni e che - da delibere comunali - sono da destinarsi al Filadelfia. Strano che non una lettera sia stata invece pubblicata per la scandalosa assegnazione alla juventus dell'area della Continassa a prezzi da discount, con un mancato introito per le casse comunali di milioni e milioni di euro, per non parlare dello Stadio delle Alpi e dei posteggi dell'Area 12 pagati da noi cittadini. Strano che nessuno scriva per chiedere di rinunciare al TAV, dove di parla di miliardi per una struttura che paesi come la Germania e Portogallo ritengono inutile. Strano che non ci siano lettere per le cattedrali nel deserto delle Olimpiadi, disastro economico della città, per l'ex Moi abbandonato, per una piscina costata 20 milioni di euro, per la Medal Plaza da milioni di euro sparita da un magazzino comunale, dei centinaia di mq. di maxi-schermi comprati a botte di centinaia di migliaia di euro e utilizzati per una manciata di giorni.Oppure si potrebbe parlare dei 60 milioni di euro pagati da Comune/Regione/Provincia alla Fiat, per le aree dismesse a Mirafiori.No, meglio continuare la vostra "campagna" contro il Filadelfia... se non ci sono più soldi per gli asili, per la sanità, per i disabili, se si tartassano di tasse i pensionati allo stremo, la colpa è della ricostruzione di un centro allenamento, con soldi che manco sono pubblici.
Complimenti.

lunedì, marzo 18, 2013

TV e gere


non lo nego, il fatto di poter esprimere opinioni o far battute (leggi dire cazzate) in tempo reale su FB o twitter mi fa scrivere meno sul mio amato blog.
Rimedio, in rigoroso “ordine sparso” come diceva con uno splendido ossimoro il professore di educazione fisica.
l'altra settimana mi ero riproposto di scrivere due righe sulla TV...poi non l'ho fatto.
Orbene, il TG 4 è cambiato e non poteva non essere migliore del cabaret che aveva messo su Fede.
Però il pressapochismo rimane lo stesso, ad aprile esce dal carcere Pietro Maso?
Il servizio che ne parla è pietoso.
Gli errori (pietro maso non era un “ragazzo della verona bene”: a verona ci andava di rado era il classico gagà di provincia e il paese non era Montecchia ma Montecchìa)
non erano rilevanti ma il fatto che il servizio fosse la lettura a voce alta di quello che si poteva leggere - errori compresi ovviamente - sul web nelle notizie brevi era abbastanza irritante.
uno si aspetterebbe qualcosa di più da un telegiornale nazionale.
il rischio di "copiare sbagliato" è sempre presente quando non si verificano i dati alla fonte.
Operazione che invece, sullo stesso tema, è stata fatto dal Telegiornale radio del sole24 che si distingue sempre per la bontà del suo prodotto.
Rimanendo in tema telegionali, avendo iniziato a “controllarlo” per gioco, ho ormai chiaro che
Chicco Mentana è presente con metodica intermittenza sul TG7 ossia quando ha da farsi i cazzi suoi il TG lo conduce un altro (tipicamente nel week-end e in occasione dei ponti), ma quando c'è il notizione è sempre lui in prima serata. Eh no! Chicco! Ti piace vincere facile…

Ma non c’è solo fuffa in giro…
imperdibile venerdì sera il 15 marzo la serata “yamamay fashion show”: quanta topa. purtroppo troppe le parti parlate a discapito delle immagini con sottofondo musicale...

Cielo. il metrosexual impazza. inevitabile il confronto quindi tra gli attori del film "romanzo criminale" (accorsi, kim rossi stuart ecc) e quelli della serie televisiva omonima.
Questi ultimi sembrano la copia sfigata dei primi (e durante la visione me lo ripetevo ossessivamente senza riuscire a smettere di farlo!!!), ma il prodotto è godibile lo stesso.
L’unica attrice della serie che se la gioca – e vince - con la corrispondente attrice del film (Anna Mouglalis) è patrizia la donna del dandi alias daniela virgilio.



Seratone poi sabato sera…ma al cinema
A vedere La Frode (titolo originale mal tradotto di "arbitrage") con gere e un superlativo tim roth nelle parti del detective pronto a tutto.
Il film mi è piaciuto un sacco. Ha tenuto alta la tensione e poi era girato nella stupenda NY.
Molta nostalgia.

Piero Grasso e Laura Boldrini

Che ridere quelle del PD.
No, non solo loro, i vari bersani, finocciaro e bindi, ma soprattutto fan ridere certi elettori "democratici".
Si riempono la bocca dei nomi di "grasso" e "boldrini" irridendo i grillini che non han scelto tra grasso e schifani...e giù sentenze sul fatto che la gente comune non può seder in parlamento o che i grillini sono fascisti (e mangiano i bambini?) ecc

detto che, se ci sono stati cosentino, razzi e scilipoti chiunque può entrare in parlamento, il punto è un altro. Tanti, io per primo, volevano il M5S in parlamento per rompere i coglioni ai politicanti di professione...per controllarli, per fargli bruciare un po' il culo...poi la cosa è effettivamente scappata di mano, il movimento di grillo è diventato il primo partito del paese mandando tutto in vacca poichè il paese è ora ingovernabile.
non hanno aiutato i milioni di furboni che han votato PDL nel miraggio di vedersi restituiti i soldi dell'IMU. Pochi (o tanti, a seconda dei casi), sporchi e subito.

grillo ha più lati oscuri che buone battute (il movimento ha grosse lacune in ambito di democraticità e non solo)...l'ultima notizia riferita al suo blog - eliminazione di un duro commento sull'idea di cacciare chi ha votato grasso - la dice lunga. lunghissima.
Ma come, spingi per un nuovo modo di fare politica e poi trucchi la partita? ridicolo.
ma eravamo e siamo giunti alla frutta. io a quelli che per esempio, nel lazio (ma le stesse ruberie sono avvenuti in liguria e in lombardia da parte di Idv, lega ecc), si sono spartiti illecitamente la torta dei rimborsi (pdl e pd) non potevo dare il mio voto.
sia chiaro: grasso e boldrini sono stati eletti nelle rispettive cariche di presidente del senato e della camera solo ed esclusivamente perchè in parlamento ci sono i grillini ossia è stata una manovra astuta - una novità - del PD che, presentando due nomi fuori dal vecchiume dominante e con caratteristiche personali e professionali lodevoli, hanno vinto la partita.
con altri numeri a disposizione, il PD avrebbe candidato franceschini o la finocchiaro: se abbiamo grasso e boldrini è merito indiretto del M5S.
un primo risultato, forse anche l'ultimo, lo si è ottenuto.

lunedì, gennaio 14, 2013

ugorismi

«Se dovessi morire preferirei farlo durante la pubblicità». UG

venerdì, gennaio 11, 2013

servizio pubblico 10 gennaio 13

Giovedì 13 alle ore 21.10 "servizio pubblico" berlusconi in diretta da santoro, ugo aveva un programma formidabile calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle, per la quale andava pazzo, familiare di peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero...

silvio era atteso ad una ostica gara in trasferta.
a mio avviso solo travaglio ha retto l'urto...per il resto, pur dicendo le sue solite balle (aggiungendo però dati e dettagli "nuovi"), berlusca ha stradominato il confronto risultando molto piu' efficace e "credibile" di quando gioca in casa (da vespa, d'urso ecc). 

addirittura, l'altra sera, è stato più caustico lo stesso vespa quando l'ha bloccato dicendogli che si poteva limitare a muovere la bocca e lui avrebbe fatto il ventriloquo essendo le cose che avrebbe detto già note a tutti.

tanto fighe quanto imbarazzanti la costamagna e la innocenti in evidente soggezione di fronte al monstrum.

qualcuno (il mio amico carlo s.), più cauto, parla di pareggio.
a volte un pareggio in trasferta è però una vittoria ed è questo il caso. 
c'erano, sulla carta come si dice in gergo calcistico, i presupposti per ridurlo ai minimi termini e l'occasione,  ghiotta e a lungo attesa, non è stata sfruttata. 
probabilmente i paletti che, astutamente, silvio aveva messo alla sua partecipazione sono stati troppo vantaggiosi per il nano. 

mi sarebbe piaciuto vedere una rula jebreal, ossia una giornalista con maggiore personalità, incalzarlo a ritmo serrato. 
ieri sera innocenti e costamagna davano l'idea di essere tele-comandate da santoro, un po' come boncompagni con ambra...evidentemente c'era un copione che non è stato studiato bene ed interpretato peggio. 

silvio invece - lucido e brillante - ha tirato giu' un mare di numeri e non una volta è stato contraddetto sul merito. è stata una disfatta. 
al tizio che faceva notare l'incremento giornaliero del suo patrimonio, silvio ha replicato dicendo:"eh manager bravi". 
tutti muti, nessuno a dirgli: "testa di cazzo! se ad esempio, essendo al governo del paese, punti tutto sul digitale terrestre e su TV invece che su internet è evidente che fai una palata di soldi! bastardo". 

berlusconi si è adattato alla gara cambiando atteggiamento a seconda del momento e del caso, santoro e compagni non sono stati flessibili, non sono stati bravi a cambiare in corsa. 
forse il toscanaccio vauro se la sarebbe giocata meglio - ma è stato tenuto forzatamente in panchina 
- infatti la chiusura sulla costituzione italiana era efficace ma anche quello è stato un argomento che durante il confronto non è stato sottolineato per nulla si è puntato tutto solo su IMU argomento che berlusca aveva già disinnescato in partenza dicendo una bella panzana ma raccontandola bene:
monti era appena salito al governo, avremmo dovuto seccarlo subito lasciando il paese nel caos?
domanda retorica con risposta negativa.
eh bravo silvio te la sei giocata alla grande 

PS:: si ringrazia il ragionier ugo fantozzi per l'incipit

martedì, gennaio 08, 2013

penso positivo

sono tempi duri. stavolta è proprio vero, anche per me e non solo per "gli altri" (è sempre piu' semplice accettare le "difficoltà" che non ti coinvolgono direttamente...).
a me però piace trovare nelle avversità gli aspetti positivi e il modo di trasformare gli eventi negativi da sfavorevoli a vantaggiosi.
non sempre è possibile.
ma se non è possibile...perchè preoccuparsene?

e poi il futuro è inconoscibile, sei lì che ti arrovelli pensando al domani e potresti essere tirato giu' dalla pensionata 90enne che non ti vede mentre attraversi sulle strisce...

non dico di godere l'attimo: cazzata. se non c'è nulla di cui essere lieti perchè essere felici per forza?
ma almeno non mortificarsi preventivamente per quello che non si conosce.
io guardo la mia bimba e sono felice.
farò ogni cosa che potrò per renderle la vita bella e piacevole come fecero i miei genitori, riuscendoci, con me.
e poi...ma che se ne vadano tutti a fanculo (tranne la pulcina, beninteso)!