giovedì, marzo 26, 2009

il mare di torino

Finalmente lo posso gridare: “la vita è bella” è una cagata pazzesca!
Il film di benigni, peraltro premiato con l'oscar 10 anni fa, non mi ha mai convinto.
Troppo peloso, un film furbetto, non l'ho mai sentito autentico e sicuramente scadente dal punto di vista cinematografico.
Criticare un film che parla della shoah è sempre difficile, oggi posso farlo per due ragioni:
1. sono a milano centrale e il mio treno parte solo tra una quindicina di minuti e non ho voglia né di leggere né di ascoltare musica.
2. ho letto ieri sul “corriere della sera” un articolo di danilo taino (“il caso” pagina 45) dal titolo eloquente: “la shoah di benigni non meritava l'oscar”.
Taino, inviato a berlino (beato lui), riportava il duro commento di simone veil.

La veil, una signora di 81 anni, è stata una delle prime donne ministro in francia e primo presidente del parlamento europeo eletto a suffragio universale nel '79.
quando era ragazza è stata internata ad auschwitz, numero 78651.
Ne consegue che può dire tutto quello che vuole in merito.
leggendo questo articolo sono tornato ad una decina d'anni fa, quando ebbi la fortuna di conoscere una donna sopravvissuta a mauthausen.
Anche in quel caso, pur avendo letto moltissimo in merito, rimasi in un silenzio assoluto e apprezzai moltissimo lo sforzo che la signora faceva, a mio beneficio, a ricordare il suo passato.

La signora veil smonta anche schindler's list...considerando questi esperimenti delle favolette che non restituiscono fedelmente quel periodo.
Probabilmente è impossibile.
A riguardo la viel suggerisce, come accettabile, il film holocaust.
A me il film di spielberg, che vidi per la prima volta nel '94 a roma durante il corso AUC (allievi ufficiali di complemento), piacque moltissimo...ma probabilmente grazie alla regia di spielberg. Tra cerami e spielberg qualche differenza c'è.

Il treno è partito! Più o meno in orario.



Il seminario “L'Enterprise 2.0 al tempo della crisi: la concretezza di chi osa” motivo della mia trasferta meneghina, mi lascia una piacevole sensazione.
Anzi, più di una. La mattinata è infatti stata allietata dal confronto con una collega che ha sopportato le mi battute con pazienza permettendomi di ascoltare la parte più teorica senza annoiarmi troppo. Nel pomeriggio ho seguito il tavolo B, ossia quello dove si trattavano i casi più operativi, l'enterprise sul campo, in ambito sistemi informativi aziendali.



Se la mattinata aveva registrato interventi teorici dei docenti del politecnico di milano che mi facevano dire...beh noi, in azienda, siamo ancora lontani da quanto proposto, nel pomeriggio mi sono dovuto ricredere. L'idea che mi sono fatto è che, tolto qualche raro caso di eccellenza, noi si sia un po' più avanti del panorama nazionale.
Ossia quando mi si presenta come un caso di studio un'esperienza (per pudore non faccio nomi) dove le cose più rilevanti sono un sistema di alert – peraltro con le “vecchie” mail - e un'area documentale condivisa...beh allora me state a pià per culo.
Del resto alcuni interventi sono stati un po' fuffosi, come in tutti i convegni, seminari, di questo mondo. Ad esempio il filmato della fiat group ops...mi è scappato un nome, era dal punto di vista della comunicazione efficace, ma le parole del relatore andavano bene in qualsiasi contesto. Credo che sia un problema legato agli slogan.
Quando ti nascondi dietro ad una sigla, ad una etichetta...ci puoi far rientrare tutto: web 2.0, enterprise 2.0, 1 milione di posti di lavoro, quest'anno ci divertiamo ecc ecc
diffidate dagli slogan e dai milanesi, sembra che abbiano inventato tutto loro...e non hanno neanche il mare!
Noi a torino, per esempio, ce l'abbiamo, ma mica lo diciamo in giro!

martedì, marzo 24, 2009

nicchia

il concetto di nicchia a volte rimane oscuro. ecco un'immagine che ne chiarisce il significato.
PS.: una piccola marachella a fin di bene: per creare fiducia nell'ambiente ho espresso 3 voti (basta utilizzare browser diversi...), ergo non prendete il dato espresso alla lettera!

chissas chissas chissas

a pranzo sono andato in farmacia per prendere il systane (un collirio).
la cliente prima di me ha ordinato un kg di vaselina.
sono rimasto basito.

al pi furb

1° postulato del "pi furb": una organizzazione in difficoltà, grazie alle faccine, risolve gran parte dei suoi problemi...averci pensato prima!

lunedì, marzo 23, 2009

cotecchia bolognese

si d'accordo ma poi...

come tutte le domeniche a malincuore, ho preso, insieme a La Stampa, "TuttoAffari", giornale gratuito di annunci vari.
solitamente lo cestino appena rientrato a casa (nel cassonetto della carta da riciclare).
questa volta ho voluto sfogliarlo, aprendolo a caso ho letto alcuni fantastici, esilaranti, annunci "personali" che, parzialmente, sempre a caso, riporto:

DONNA buona moralità conoscerebbe signore 68/70 enne per rapporto serio e futuro insieme, affrancare 0.86 FP via alfieri torino C.I Aj ecc

ESISTERA' un uomo semplice/senza vizi/mite per sincera relazione? 57 enne, taglia forte, lavorato da legale [sic], no anonimi solo massima serietà/no scherzi FP alfieri torino passaporto C6 ecc

GIOVANILISSIMO over 60, vedovo, non figli, agiato ecc
conoscerebbe pari requisiti max 57 enne per eventuale futuro ecc ecc

potrei continuare a lungo, ma vi rimando al sito http://tuttoaffari.lastampa.it
come scriveva gramellini in un "buongiorno" di qualche buon giorno fa, è proprio vero che la terza età non molla e, coltello tra i denti, si lancia a godere gli ultimi scampoli di amore e sesso, in un'età nella quale i nostri nonni si dedicavano solo più ad osservare gli altri giocare a bocce o, i più devoti, andare ad ogni messa disponibile, pentendosi di qualsiasi cosa in attesa del giudizio finale.

i vecchi d'oggi mi sembrano assai patetici e mi sono più simpatici i vecchi di una volta.
con riferimento a quanto sopra, io spero, giunto a 70 anni, di non voler desiderare un futuro (?) insieme ad una mia coetanea.
al massimo, credo, agognerò, in overdose di cialis, qualche serata, senza progetti che superino la nottata stessa, con una bella 35-40 enne! e con questo rispondo anche alla supplica della seconda inserzionista citata: "NO! non esistono uomini senza vizi!"
e, cara inserzionista, sei pure una "taglia forte", forse dar culo basso, ma vedi d'annà...
tra le righe del nostro ultimo annuncio, quello del vedovo (un ruolo che io, non nego, desidererei ricoprire tra qualche anno),
si legge invece la voglia di cazzeggio fine a se stesso...un po' di sincerità!

battutacce a parte, questi personaggi che si dichiarano giovanili, che aspirano a vivere 100 anni, che invece di preparasi alla morte sognano un "futuro insieme" (è già un progetto noioso a 30, figurarsi a 70...che palle!) mi ricordano tanto un nostro politico che, commentando, recentemente, le sue scuse alla libia dichiara:"dobbiamo riconoscere le colpe dei nostri...nonni".
'a Silvio! Tuo nonno ha combattuto a custoza! contro l'impero austro-ungarico!

venerdì, marzo 20, 2009

...in tutta la sua beltà



le giornate a far il figurante sono una gioia: cazzeggio e conoscenza di persone fantastiche, in questo giro: francesca, angelo il "gommista" e il giovane laureando in giurisprudenza.



vedi le foto sul set di ego-goy
Da noi credevamo

mercoledì, marzo 18, 2009

come prevenire aids...



effettivamente il condom è uno strumento inadeguato per contrastare malattie di origine sessuale.

lunedì, marzo 16, 2009

contraltare

[...] la cultura degli esili, religiosi Indiani, che vivevano senza denaro e senza costruzioni durevoli, semplici e attaccati alla terra...cacciando, mettendo trappole, pescando, seminando granturco...pregando in solenne ringraziamento per la tersa, breve vita concessa loro in questo universo. Provo un tale amore per questi selvaggi politeisti della mia mente...per questi amici della luce e delle foglie...per questi uomini liberi...una tale invidia per le storie inadeguate che si raccontavano l'un l'altro, per le loro tassonomie, le loro cosmologie...per i loro bei sogni sul mondo in cui si trovavano e su chi lo reggeva...

pag 164 e 165, l'acquedotto di new york, e.l.doctorow

chicken game all'italiana

uno degli aspetti più gravi della vicenda soria non è il mancato controllo di enti pubblici (regione piuttosto che guardia di finanza) sui fondi pubblici erogati al premio grinzane cavour, né la gestione dei suoi sottoposti da parte del professore...
ma, dal mio punto di vista, il silenzio assoluto della stampa.

non dico adesso...ora è facile e tutti sparano sul "mostro",
ironizzando sui commenti entusiastici dei vicini di casa del professore che
hanno oggi una rivalsa su anni passati a ingoiare il boccone amaro, quello mal digerito dal tapino che subisce l'arroganza del potente.
mi riferisco al silenzio della stampa prima che il bubbone scoppiasse!
il famoso giornalismo scomodo che fa domande inopportune, inchieste,
che permette un controllo in primis dell'opinione pubblica. quel giornalismo
esiste solo nei telefilm americani.
non supereremo mai il nostro "familismo amorale".

nel database del soria c'erano circa 15000 schede su politici, scrittori, amici, amici degli amici, fornitori e...giornalisti.
probabilmente faceva comodo a tutti non creare il caso, non dire qualcosa che sicuramente si poteva evincere dal tenore di vita del professore piuttosto che dal numero elevato di immobili a disposizione del nostro.
diversamente da altri scandali, non posso neanche dire "lo sapevo già/lo immaginavo/si diceva"
infatti mai ho letto un riferimento malizioso che mi facesse intuire che qualcosa
risultasse strana e quando sentivo parlare del grinzane mi appariva come un fiore all'occhiello
piemontese.
che pollo.

Mai più senza!

prendetevi del tempo

tra i diversi approfondimenti che ho letto in questi giorni sulle stragi in germania e negli stati uniti uno di questi sottolineava l'aspetto che, in situazioni di disagio, il ragazzo che pianifica una strage vuole dimostrare agli altri la capacità di mettere in atto un progetto complesso.
ineccepibile.
io aggiungo che il progetto omicida/suicida ha la caratteristica di essere solitamente breve, alle volte della durata di un videoclip.
un po' perché se ti fermi ti freddano, un po' perché io credo che proprio così se lo immagini il folle di turno.
un'azione come un film che non prevede né interruzioni né interazioni da parte delle vittime.
un progetto di questo tipo, lo sterminio di tutti quelli che non sopporti (a volte senza neanche conoscerli),
è immaginabile con ritmi lenti? no.
chi si prende del tempo, inevitabilmente, se non è un calciatore, pensa.
ed è questo uno dei mali maggiori della nostra società: una fretta assolutamente insensata.
che spinge a fare le peggio cazzate. quando il folle si ferma e riflette, di solito, si ammazza.
ed è quello l'unico momento di lucidità.

recitava con efficacia vittorio gassman per l'inserto omonimo:"specchio...prima riflette e poi parla".
è nella lentezza che c'è l'apprendimento e, aggiungo, il piacere di fare.
non lo dico perché mi ritengo una persona lenta. ma perchè me ne vado convincendo.
in un contesto lavorativo questo approccio è assolutamente osteggiato: meglio chiudere in fretta un lavoro
che "perdere" minuti preziosi per fare verifiche o analisi aggiuntive.
l'andazzo che si tiene sul luogo di lavoro te lo porti poi in ambito familiare:
io stesso, ad esempio, non riesco più a concludere la visione di un film se sono a casa (da qui la scelta di andare al cinema),
è troppo forte la tentazione di fare altro o più cose contemporaneamente.
discorso analogo quando leggo, ormai ho una lettura frammentatissima.
sul mio comodino si accatastano libri smozzicati, iniziati, a metà, quasi finiti.
devo darmi una disciplina [maledetta disciplina!] per impormi di non iniziare l'ennesimo nuovo tomo.
l'idea di fondo è cercare di leggere tutto, cosa impossibile, con il risultato di leggere meno e male.

quando deciderò di presentarmi in mimetica in ufficio...mi prenderò tutto il tempo del caso,
sarò metodico e lento, gustandomi ogni secondo.

venerdì, marzo 06, 2009

"vetri rotti"

non stiamo parlando di auto...mi piace invece, al fine di ricordarmele meglio, citare le parole del grande adriano comai:

La teoria dei "vetri rotti" (secondo la quale più un ambiente urbano è già degradato, più è probabile che vi si manifestino comportamenti incivili) vale anche nel
software. Un applicativo di scarsa qualità favorisce interventi di
scarsa qualità ("non vale la pena perdere del tempo per cercare di
metterlo a posto...")

ho perso le parole

lunedì, marzo 02, 2009

divina commedia

fabrizio tanzilli intervista (cfr. epolis 27.02.09) mario monicelli.
piacevolissima la lettura di tutta l'intervista, ma l'ultima risposta del grande regista è quella che mi ha fatto riflettere di più...addirittura sul senso della vita.

il contesto è una situazione politica, diciamo così, farraginosa per il nostro Paese.

FT:"Insomma sarà difficile rimettersi in carreggiata."
MM:"Ho 94 anni, in tutta sincerità, sono fatti vostri."

giovedì, febbraio 26, 2009

senilità

a costo di risultare patetico, devo confessare che, sabato scorso, sceso sul terreno di gioco dello stadio patti di viale alcarotti a novara ho provato un po' di emozione a pensare che era un terreno di gioco calcato e violato dagli imbattibili, i ragazzi del Grande Torino.
vedi ieri: www.youtube.com/novara-torino

Oggi:


mercoledì, febbraio 25, 2009

odio la gobba

il benzinaio dal quale mi rifornisco più di frequente
è di una antipatia assoluta, innata.
quando cerca di essere simpatico mi sta ancora più in culo.

ieri sera ho capito il perchè del mio immotivato fastidio.

vado obbligatoriamente da lui per via della tessera punti.
passo quindi nel suo gabbiotto e lui:
"stasera gufo contro l'inter"
io, tra me e me, penso che non me ne frega un cazzo
e mi limito ad una smorfia che significa più o meno:
"carica sti punti e fai cosa cazzo vuoi del tuo inutile tempo,
a me ne hai già fatto perdere abbastanza"

a volte quindi una espressione vale più di mille parole.
il benzinaio aggiunge:"no perché a noi della juve dicevano che giocavamo in 12"
mi guarda con la sua faccia irregolare, brutta, indipendentemente dalla barba incolta,
cercando un mio assenso.

io lo guardo con attenzione, per la prima volta da quando mi rifornisco da lui, e gli faccio:
"se per questo giocavate anche in 13 o 14"
lui ostenta un sorriso pensando che quel ghigno gli eviterà di perdere un cliente forzatamente affezionato.
illuso.

lunedì, febbraio 23, 2009

11 leoni

non conosco i particolari del fatto (rissa alla fine di una gara degli allievi del toro, allenati da asta), ma mi sento di dissentire con il tono censorio dell'articolo uscito su "toronews" che riporto integralmente.
estremizzo, ovviamente, e non devo essere preso alla lettera, ma...
noi del toro vogliamo 11 leoni in campo! solo gente con le palle, prego.
vogliamo una cattiveria agonistica assoluta. pochi fronzoli, nessun ghirigoro, una grinta bestiale, la gamba tesa, il piede a martello, l'entrata vigorosa metà palla metà piede.
nessuno dei nostri che simuli o che cerchio vantaggi illeciti, siamo mica della goeba, nessuna falsa cortesia durante il match, nessuna pietà per l'avversario.
poi, dopo la doccia, tutti amici, ma finchè si è sul terreno di gioco ci deve essere gente che mangi letteralmente l'erba. in una parola "tremendismo".
ieri, toro-udinese, quando ho visto i nostri fermarsi 2-3 volte per permettere l'ingresso del medico in campo ho iniziato a sbraitare inferocito.
il gioco lo blocca solo l'arbitro! se c'è una rissa la seda l'arbitro!
non devo essere io, giocatore, a fermarmi, cristo.
non c'entra niente il fair-play.
è evidente che il 95 delle volte (su 96) è la formazione che ha un interesse nel rallentare il gioco a far si che lo stesso si interrompa.
i colpi effettivamente pericolosi (alla testa, sostanzialmente) sono rarissimi.
noi andiamo in B e tu, rubin o abate, butti il pallone fuori per far soccorrere un simulatore?
ma stiamo scherzando? te lo devi mangiare vivo il tizio che si lascia cadere a terra!
traendo spunto da queste considerazioni, estremizzo il discorso e, alla notizia degli allievi che fanno gazzarra a fine gara...esulto!
ragazzi, allievi nazionali, VI VOGLIAMO COSI'!
cattivi! fatevi odiare...noi vi ameremo per questo!
in culo ai benpensanti!


da toronews:
Allievi nazionali, che brutta figura
I ragazzi di Asta si rendono protagonisti di una rissa
Al termine della partita Canavese-Torino il pubblico ha assistito ad un episodio veramente sgradevole: da insulti e prese in giro si è arrivati alla vera e propria rissa, al termine della quale un giocatore del Canavese è stato portato in ospedale dopo aver ricevuto un forte calcio in pancia. Il responsabile del settore giovanile del Torino, Antonio Comi, visibilmente arrabbiato e preoccupato dalla situazione, ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito. Non ci sono mai scuse per episodi come questi, e non hanno importanza le motivazioni scatenanti, il calcio è e deve rimanere un gioco. Ci auguriamo quindi di non dover più assistere a niente di simile.

Per quanto riguarda la gara, l'undici di Asta si è imposto con un gol giunto al 35' della ripresa ad opera di Scaglia. Questa vittoria consolida il Torino al secondo posto in classifica, a un solo punto dalla capolista Sampdoria.

venerdì, febbraio 20, 2009

lo so che non è vero

...ma è bello credere che la scena di sesso anale della ferrari in "caos calmo", come dichiarato e poi smentito dalla stessa isabella, non fu finzione.

...ma è "bello" pensare che effettivamente povia ha cantato una "storia vera" che gli è stata raccontata da un tizio che l'ha avvicinato su un treno.
"bello" tra virgolette nel senso che se fosse vera avrebbe un minimo di senso rimarrebbe una pessima canzone. anzi io non sono favorevole alla censura, ma in questo caso farei un'eccezione.
purtroppo a parlarne si fa il gioco di povia stesso...quindi stop e buon week-end!

anima nera

dal libro di carlo lucarelli "Storie di bande criminali, di mafie e di persone oneste" a pagina 238:
1978 enzo speranza già questore di reggio calabria chiede a don mommo piromalli, esponente di spicco della 'ndrangheta, perché esistesse ancora la 'Ndrangheta calabrese:"la Mafia esiste e la 'Ndrangheta esiste perché in Italia non funziona la giustizia civile".
queste "associazioni", vuole dire don mommo, vanno a colmare un vuoto lasciato dallo Stato per andare a dirimere questioni e, aggiungo io, creare opportunità di lavoro e, di fatto, di sopravvivenza.
quando le istituzioni latitano o agiscono in modo sconsiderato i problemi si ingigantiscono.
di fronte all'assurda decisione del un giudice onorario di bologna che bloccò l'espulsione di Alexandru Istocosa Loyos, il rumeno accusato dello stupro della ragazzina nel parco della caffarella, non mi sento di condannare i gruppi di cittadini che, recentemente, a roma, a guidonia han cercato una giustizia spicciola, immediata.

giovedì, febbraio 19, 2009

ma va?

ieri sera al TG5 verso le 20.25 servizio sul ragazzo che ha accoltellato il suo insegnante di musica, a chioggia.
diciamolo, colpire il docente che percepisci come ostile, è il sogno di ogni ragazzo.
al di là della dimensione onirica, il controllo sulle nostre pulsioni primordiali è poi, nella realtà quotidiana, la base della convivenza umana e il segno che qualcosa gira correttamente per la testa.
conseguentemente e fortunatamente io non ho mai accoltellato nessuno.
nel caso però non avrei mai colpito, da vile, alle spalle e avrei puntato più sull'insegnante di greco o matematica che a quello di musica (materia che del resto al liceo non c'era) che non mi avrebbe certo suscitato, immagino, tutto questo astio...poi, se mi permettete la battuta berlusconiana, suonarle al professore di musica è scontato.

ho trovato imbarazzante il commento del giornalista mediaset che con queste parole presentava il servizio: "forse, dicono gli esperti, il ragazzo covava un rancore per il docente".
nooo! chi l'avrebbe mai detto!
questo è il valore aggiunto di un esperto!
questo è un giornalismo investigativo! indaga, pone quesiti scomodi e cerca di capire!
io ritenevo, in un primo momento, che il giovane nutrisse un amore sconfinato per il tizio che ha pugnalato alle spalle e già immaginavo una storia sentimentale nella quale l'uno non corrispondeva l'altro. invece no! c'era del rancore. pazzesco.
fortunatamente il TG5 mi ha chiarito tutto.

e soru perchè ha perso le recenti elezioni in sardegna?
forse perché, ne dico una a caso buttata lì, ha rotto un po' le palle a tutti con l'assurdo "divieto" di cementificazione dell'isola?
noooooooo! e del resto il TG5 non l'ha detto!
è invece, devo credere, il bello della democrazia e del sistema elettorale maggioritario!
ossia l'alternanza!
è la lungimirante volontà popolare che desidera vedere un governatore primeggiare sull'altro per rigore e buon governo.
mi aspetto quindi da cappellacci una politica impostata sul controllo, il rispetto delle regole e tolleranza zero verso abusivismi edilizi.

mercoledì, febbraio 18, 2009

una flebile speranza

non è un pezzo sulla salvezza del toro, nonostante il titolo.
questa mattina sul "4",
leggevo svogliatamente i commenti alle esibizioni sanremasche.
ieri sera ho assistito alle performance di tricarico e patty pravo.
ahimè la patty non mi è sembrata all'altezza, vocale, del suo passato.
personalmente avrei evitato.
sarebbe un po' come vedere oggi pulici giocare con il risultato di rimanere
delusi per uno stacco di testa non seguito dal goal.
vabbè pupi segnerebbe anche a 100 anni,
ma ci siamo capiti: bisogna capire che il tempo passa ed uscire di scena prima della stecca.
mi viene da ridere...vi immaginate le grottaglie che marca pulici?
non basterebbero gli "appoggi" ultraterreni del gobbo per fermarlo.



stavo quindi leggendo le boiate che si trovano sui giornali gratuiti che brillano
sempre per un conformismo e una superficialità perfettamente in linea
con l'approccio dell'informazione con la "I" maiuscola.
ed ecco l'imprevisto!!!
sento una ragazzina chiedere al ragazzino che le sta di fronte e mastica
una gomma con fare annoiato: "hai sentito berlusconi?"
strabuzzo le orecchie e affino l'occhio...sono sconvolto.
cos'è? girano una fiction?
negli ultimi anni di assiduo pendolarismo e altrettanto assiduo (e maledetto)
contatto con le nuove leve non ho mai sentito un commento sulla situazione politica.
cerco di riprendermi dallo sgomento e formulo due ipotesi:
1. ho capito male
2. "berlusconi" deve essere il soprannome di un loro amico

sono rapito, rimango in ascolto, inebetito, a bocca aperta.
in cuor mio spero che sia davvero un interessamento a cosa capita in italia.

la ragazza aggiunge:"berlusconi ha corrotto mills"
pazzesco!
ho formulato ipotesi non corrette e la speranza che avevo nell'animo non è andata delusa!
che bel modo per iniziare la giornata.

il ragazzino risponde:"io sono di destra, ma berlusconi è un c*******"
che mi sembra una sintesi efficace.
buona giornata!

lunedì, febbraio 16, 2009

delusione delle proprie aspettative



ho provato qualcosa di simile prendendo una brioche alle "macchinette" aziendali

la "femme"

quando sento critiche alla televisione pubblica le trovo assolutamente giustificate, ma bisogna ammettere che alcune trasmissioni sono invece dei piccoli capolavori.
ieri ho guardato "passepartout" di philippe daverio.
daverio intervistava un genio, Oscar Niemeyer, celebre architetto brasiliano che partecipò alla creazione di brasilia, capitale del brasile.
Neimeyer ha 102 anni, ma appare ancora lucidissimo ed innamorato della vita. lui del resto si sente "solo" 60 anni e ritiene infatti essere quella l'età migliore dell'uomo.
il programma è stato interessantissimo, arricchito con filmati delle opere dell'architetto realizzati ad hoc per la trasmissione.
personalmente, fossi stato il regista, avrei messo un freno all'esibizionismo del conduttore...i suoi primissimi piani sono mostruosi ed eccessivi: di vedere i pori di philippe nun me ne po' fregà de meno.

impareggiabile la filosofia di vita del maestro brasiliano, ma cosmopolita già nel nome "Oscar Ribeiro de Almeida Niemeyer Soares Filho" come, orgogliosamente, lui stesso ha sottolineato (influenze brasiliane, arabe e tedesche).
cosa è importante nella vita per oscar? le cene con gli amici a parlare di architettura, il vino, il cibo, le donne (che poi, tolta l'architettura, è esattamente la mia weltanschauung!)

tornando a bomba, è il cemento armato, più volte citato nell'intervista, ad aver liberato la creatività degli architetti.
grazie al cemento si possono realizzare poi le curve, la "firma", la cifra stilistica di Niemeyer.
La curva evoca la sinuosità del corpo femminile.

Bella l'immagine conclusiva, daverio non ha ben compreso, o finge di non aver compreso, se il maestro ritenga fondamentale la "femme" o "la forme" chiede quidni di precisare. La cosa più importante della vita è la femme!
quale saggezza!

venerdì, febbraio 13, 2009

e basta

pensavo di aver visto tutto con cimminelli.
invece c'è qualcosa di peggio: ciuccariello!
per rispondere all'avvocato durante:
cercare di comprare il toro non è (ancora) reato, ma prenderne per il culo la tifoseria SI!
io li prenderei tutti a calci in culo e chiedo la depenalizzazione della violenza privata esercitata verso gli acquirenti del torino fc.
andiamo in B con l'urbano, ma basta saltimbanchi.

giovedì, febbraio 12, 2009

servilismo televisione pubblica

sartori, parlando della Tv di stato, ritiene: "penoso il silenzio che la caratterizza, su tutto...hanno il terrore di alzare un dito perché forse berlusconi si offende e gli fa perdere il posto"
ascolta le parole di sartori (tratto da "la zanzara" dell'11 febbraio '09 di giuseppe cruciani)

orbene sarà anche una semplificazione eccessiva, una generalizzazione, quello che volete, ma le parole del politologo giovanni sartori puzzano lontano un miglio di verità!

mercoledì, febbraio 11, 2009

il maestro

Il maturo Ugo Tognazzi decide finalmente di lasciare la giovane amante Silvia Dionisio:
MASCETTI: Bisogna saper guardare in faccia la realtà: è stato un sogno, un sogno molto bello e basta. Tu hai diciott’anni, io ne ho cinquantadue. Non è per quei trentaquattro anni di differenza, che poi sarebbero il meno, è che il nostro amore non può avere nessun avvenire. Coraggio Titti, è meglio che ci togliamo il coltello dalla piaga e non ci pensiamo più. Ma sii adulto…Addio Titti.
TITTI: Addio merdaiolo, ci si vede domani al solito posto, a mezzogiorno.
M: No, alla mezza! A mezzogiorno ho un pignoramento.
T: Va bene!

vedi filmato

venerdì, febbraio 06, 2009

saluti da facebook

a breve lascerò facebook, volevo salutare tutti gli "amici"...

si viaggiare

mio padre mi ha sempre detto che i soldi spesi per libri, cibo e donne sono sempre bene spesi. quindi non mi sono mai preoccupato di gestire un budget, di fissarmi un tetto per investimenti in quest'ambito. e non me ne sono mai pentito. grazie papà!
l'appunto però che mi sento di fare, giunto in questa fase anagrafica della mia vita, è che "al gris" ("il grigio" per i non auctoctoni) ha sottovalutato il viaggiare.
lui, per lavoro, ha viaggiato molto, ma ormai è stanziale, in quel di setu.
qualche funerale, la posta di fronte ai "lavori pubblici" - che non mancano mai - per osservare gli operai, il giro al balon al sabat...insomma è diventato abitudinario.
io, il figlio, lo sono sempre stato (il balon il sabato, la figa abbastanza, il cibo ignorante spesso, l'alcol di tanto in tanto, la partita, le buone letture ogni giorno...in ordine casuale).
ma ho anche una passione per gli spostamenti temporanei, alias "i viaggi".
i ricordi più belli sono quelli legati al nord america (canada, new york, hawaii, san francisco, las vegas, i parchi) ma anche turchia, egitto, marocco, tunisia...berlino, amsterdam, praga ecc ecc sono tutti posti che poi porti nel cuore, per i paesaggi, per la gente.
credo quindi sia giunto il momento di visitare il giappone...
per ragioni anche storiche legate al RO-BER-TO...mi manca solo Tokyo infatti!

martedì, febbraio 03, 2009

i pensieri indecenti di un neotrentasettenne

Quando posso scegliere su un mezzo pubblico il posto a sedere, e difficilmente si può, cerco di evitare lo scompartimento o il posto dove c’è gente che parla.
Per due motivi: di solito si sentono solo discorsi di una noia mortale e, soprattutto, perché ho sempre con me un libro che mi piace leggere senza essere disturbato. la mattina poi, mi girano le palle vorticosamente e quasi tutto mi disturba.

Oggi, sul treno, ahimè, la scelta era obbligata, così mi sono seduto accanto ad una giovane donna evidentemente impegnata in una conversazione fitta fitta con i suoi dirimpettai, ho poi scoperto che il dialogo era solo a due, ma il racconto, fatto a voce decisamente alta e con una certa teatralità, destava comunque l’attenzione di diversi, assonnati, viaggiatori.
Cercando di andare ad occupare il posto libero, accanto al finestrino, ho poi notato, al di là del cicaleccio persistente, che la giovane era bionda, aveva una voce, per quanto può esserlo una voce femminile, piacevole ed era vestita con un certo gusto.
In una parola, mi sembrava sensuale. O, se volete, bbona.
E’ vero, le donne brutte, tranne inspiegabilmente nella mia azienda, sono rarissime, ma quelle con fascino lo sono quasi altrettanto. Questa qui aveva fascino ed era divertentissimo osservare l’effetto che lo stesso esercitava sul suo maturo, e sposato (!), interlocutore.
Alle peggio cazzate pronunciate dalla topina, il suo attento ascoltatore assentiva convinto, evidentemente per compiacerla. Mica scemo il tipo, avrei fatto anch’io così. Anzi no, avrei cercato di far meglio. Fino all’ultimo, in effetti, non escludevo di intervenire…ma la mia discrezione sabauda me l’ha poi impedito. Inoltre quelli che “origliano”, anche se costretti come nel mio caso, mi stanno come dire…in culo e poi mi sto pur sempre per sposare anch’io.
Io avrei cercato di fare qualcosa di più invece di limitarmi ad avvalorare ogni singola parola, neanche stessi ad ascoltare la Montalcini che mi parla di neurobiologia.
Avrei sicuramente abbandonato gli inebetiti movimenti in avanti del capo e, compresa l’antifona, da buon arbitro, avrei cercato di anticipare l’azione ossia di andare laddove la ragazza voleva andare a parare. Per mettere poi un po’ di pepe nella discussione, avrei presentato qualche argomento in apparente contrasto con la visione unica e dominante della discussione, salvo poi confluirvi.

La banale questione dibattuta era presto detta: la ragazza aveva una sorella più giovane che, invece di ammazzarsi di lavoro ed essere una pignola rompipalle come la sorella più anziana, amava divertirsi e lavorare il minimo. E chiamala stupida!
Il racconto della sorella più giudiziosa tratteggiava una sorellina di una certa vivacità e gioia di vivere per la quale subito mi sono sentito di parteggiare scoprendomi molto volubile.
Ma…alla fine sono contento così: non sono intervenuto e non ho appoggiato la tizia bbona ma noiosetta, né ho appoggiato la sorellina più birichina ma forse svampita e son rimasto tra me e me a riflettere che oggi sono 37 ed io in testa ho sempre la stessa cosa...lavoro, lavoro, sempre lavoro.

lunedì, febbraio 02, 2009

T-RED

ha ragione dario fo a dire che obama è un ottimo presidente per gli stati uniti, ma che, venisse in italia, si rovinerebbe, cambierebbe, subito...
sarebbe inevitabile, un po' come succede a qualsiasi buon giocatore che finisca al torino.

oddio nel nostro "bel paese" non siamo proprio messi come si dice in brasile (quindi quel delinquente comune che risponde al nome di cesare battisti potrebbero ridarcelo tranquillamente e tenersi quello zarro di amauri), ma proprio benissimo neanche.
la vicenda del T-Red, diabolico strumento di controllo sul passaggio ai semafori, è incredibile e lo testimonia.

stefano arrighetti è l'amministratore unico della kria ed ha progettato i T-Red, ora è agli arresti domiciliari su richiesta della procura della repubblica di verona.
nell'inchiesta sono coinvolte ben 108 persone, tra le quali 63 comandanti di polizia municipale (sic!), 39 amministratori pubblici e sette amministratori di società private. i comuni del Centro-Nord coinvolti sono 80!

siamo proprio un bel paese...di furbi (ma anche di gonzi).
mi chiedo, serviva una inchiesta della magistratura per capire che un semaforo con la persistenza del giallo pari a tre secondi nascondeva una truffa?
chi, e parlo delle eventuali responsabilità delle varie amministrazioni comunali, "ci ha marciato", va da se, è colpevole.
chi, e parlo sempre delle eventuali responsabilità amministrazioni comunali, non ha verificato, per "mancanze" o anche in buona fede, è colpevolissimo.

nel migliore dei casi siamo di fronte a dei gonzi, nella peggiore a dei delinquenti.

giovedì, gennaio 29, 2009

toro-reggina

nulla da salvare nel triste 0-0 di ieri, se non, dopo il classico "andate tutti affanculo", un sublime, autoironico «Vaffanculo anche noi che tifiamo per voi!», sulla falsariga di "impazzisco per te".
un altro inno al nostro masochismo, al pari di "sembra impossibile".

lunedì, gennaio 26, 2009

giovani senza palle e test di cooper

un arbitro di calcio deve fare i 3000 metri e stare sotto i 12 e 50.
sabato raduno di metà campionato, neve e temperatura polare.
ho fatto i tremila metri in 12.40! perdonatemi l'autocelebrazione smaccata.
ma sento di meritarmela.
la vecchia è stanca, ma con grinta e passione (leggi andare ad allenarsi anche a natale...) non molla. per principio.
i giovani, invece, deludono. moltissimi non passano la prova.

due ventenni, nel mio spogliatoio, dopo la prova:
giovane A: "ma sono importanti questi test?"
giovane B: "mah...tanto la condizione arriverà con le partite..."

quindi le prime 3-4 gare si fanno a cazzo?
PERDENTI!
Io a vent'anni...di granito ce l'avevo (e per superare i test neanche mi allenavo)!
PS.: nei primi due giri di pista ho cmq visto la madonna. e mi sono più volte chiesto: "ma chi cazzo te lo fa fare?"

venerdì, gennaio 23, 2009

Alla ricerca della felicità

Era da tanto che non provavo autentica felicità.
Forse da Torino-Empoli del 3 dicembre, con il goal di comotto alla fine della gara degna
conclusione della festa dei 100 anni della società granata. Oppure dal giorno dell’arrivo del kebab in mensa.

Mi è nuovamente successo ieri quando ho “ritrovato” un amico che avevo ”perso”.
Sono distratto, lo so.
So che certi amici, che sento come parte di me, non li perderò mai, quindi non mi preoccupo di "sentirli" mai. Di solito, per pigrizia, perdo i miei “contatti”.
Sbaglio, so anche questo. Ma son fatto, male, così… la mia capacità di coltivare amicizie è pari a quella di risolvere disequazioni goniometriche.

Marco era l’ennesimo amico smarrito. Eppure marco era “il mio giovane”, ai tempi della naja.
Non uno qualunque, un toscanaccio con un assurdo successo con le donne.
Non sono mai stato bravo a dissimulare una invidia grande come il buco nei conti pubblici italiani.

Però sono sempre stato un “anziano” molto ragionevole e, oltre al controllo maniacale sulla documentazione prodotta nell’ufficio “I” (informazioni riservate) degli Alti Comandi mi limitavo a “costringerlo” alla pulizia quotidiana dell’ufficio stesso, con ramazza e paletta.
Per il resto i soliti “blok” (o si scrive "bloch" boh), “azione”. Ossia i medesimi riti ai quali poi marco costrinse il suo giovane. A naja funzionava così più che altro per far passare il tempo che, come “365 all’alba” insegna, non passa mai.

Orbene magia di google o potenza della rete? Tutt’e due.
Sono andato su “ricerca avanzata” del motore di ricerca, funzione che di solito non uso, e impostando un po’ di parametri ho ottenuto dei risultati interessanti: il secondo link proposto era il sito dell’azienda per la quale “il giovane” (nb.: il tuo “giovane”, rimane “giovane” per sempre…vantaggi del servizio militare. Non esiste più? malissimo) è responsabile vendite.
Dimenticavo di dire che “il giovane”, una decina d’anni fa, si era trasferito, dalla godereccia Prato (quante cazzate col marini&c!), in Messico.
All’inizio della mia ricerca mi sembrava di cercare un ago in un pagliaio.
Facebook mi proponeva decine e decine di omonimi del mio amico…le chiamate usando le pagine bianche ad alcune famiglie pratesi erano inutili, alla fine il riscontro che ha avuto successo immediato, ancor prima della mail inviata ai referenti del sito aziendale, è stato su “skype”.
ho così potuto, fuso permettendo, una volta che lui si è svegliato, parlare finalmente con il mio caro desaparecido.
Adesso ha due figli e pare abbia messo la testa a posto.
Come farò anch’io, ma solo a partire dal 20 giugno '09.
Ho infatti deciso di fare la cazzata: mi sposo.

giovedì, gennaio 22, 2009

nomen omen

"Qualcosa brucia ancora"...volevo sottolineare e condividere questi versi alti:
"io con l'immaginazione vado a mano libera".
trovo la forza poetica ed evocativa del venuti, io abituato alla prosa, devastante.

venerdì, gennaio 16, 2009

sicuramente!

"Domenica lo show di Sabrina Salerno

Dalle 19, la cantante Sabrina Salerno sarà la super ospite del Club 21 per la serata Qimanji. L’artista proporrà i suoi successi accompagnati dai brani del doppio cd “Erase Rewind/Official Remix”, che comprende la prima antologia delle sue canzoni storiche e un disco di inediti. Club 21, c. Vittorio Emanuele 21, domenica, ore 19.30, cena, drink, show e disco a 10 euro."
tratto da city

forse...

Il miglior lavoro del mondo?
come diceva il mio colonnello agli alti comandi di corso matteotti...effettivaminchia!
fare il guardiano di un'isola (hamilton island) per 75mila euro e sole 12 h di lavoro al mese (per 6 mesi) non pare malaccio...
vd www.islandreefjob.com
avete solo più 37 giorni, ad oggi, per inoltrare candidatura! affrettatevi!

mah...

mercoledì, gennaio 14, 2009

il buon giorno si vede dal mattino

diversamente dal suo fondatore che incontrò un tipo belloccio alto 1 metro e 90 centimetri, questa mattina io sono stato avvicinato da un cinquantenne alto 1 metro e 65 centimetri, in evidente sovrappeso.
anch'io sono in sovrappeso, quindi ho preso il volantino che un sostenitore del movimento raeliano italiano mi porgeva. per solidarietà. di pancia.
era il 14 gennaio 2009, faceva un freddo cane.
era invece il 13 dicembre 1973 il giorno in cui un extraterrestre [sic] incontrò rael.
pare che l'extraterrestre abbia spiegato diverse cose a rael, illuminandolo.
io vivo ancora con dubbi e nell'oscurità e,
per parafrasare una campagna pubblicitaria di cui si parla in questi giorni, non so neanche se dio non esista. quindi tanto vale star tranquilli e divertirsi anche se io sarei tranquillo e mi divertirei, nel dubbio, anche se dio esistesse. io propendo comunque per la sua esistenza, diversamente la juve non sarebbe mai stata in B.
Nonostante questa miopia, il volantino raeliano ha destato il mio interesse avendo scorto una di quelle castronerie che, un po' come la prima puntata del "Grande Fratello" (mediaset), ti rallegra la giornata.
la condivido con voi...
l'ultimo paragrafo del volantino raeliano diceva:
"Solamente un governo mondiale e geniocratico (composto da persone geniali, elette democraticamente dalle persone più intelligenti) può assicurare la nostra sopravvivenza, a dispetto delle attuali ed ottuse istituzioni politiche, militari e religiose, spaventati dall'idea di poter perdere il proprio potere."

non ritenendomi un genio né un tipo particolarmente intelligente, quasi quasi preferisco questo governo, non è stato eletto grazie al mio voto, ma almeno ho potuto esprimere il mio parere.
a rael? ma vedi dannà...

mercoledì, gennaio 07, 2009

Bordighera Jazz & Blues “Winter”

mentre a torino "a' fioca bin" (nevica bene) io sono tornato al lavoro...ma mi piace ricordare due recenti e divertenti momenti bordigotti:
lo spettacolo del 28 dicembre del coro gospel The Inspirational Choir Of Harlem


e, soprattutto, questo inimitabile avviso della banca sanpaolo di bordighera:

sabato, dicembre 20, 2008

la cerimonia

il sabato mattina la liturgia prevede rito celebrato al balon: colazione al blue moon e pranzo con tajine in piazza due lampioni...se poi ci sono anche la paolina e il paolino è il massimo!

martedì, dicembre 16, 2008

hyde park? no piazza maggiore!

torno da bologna con 5 pere sul groppone, ma anche con il ricordo di una bella serata con gli amici e con questo spettacolare "speaker corner" alla bolognese:



ahimè il commento più bello (e sensato, non retorico) non l'ho ripreso: un ragazzo di colore difende la sua scelta di andare al McDonald a fronte del fatto che, altrove, non può andare per ragioni economiche.



restando in tema di comunicazione, con tutto il bene che si possa volere all'innocuo fabio fazio...credo che david letterman (show) sia altra cosa.
non ho mai visto fazio mettere "in difficoltà", con una domanda minimamente pepata chicchessia, neanche la littizetto.

mercoledì, dicembre 03, 2008

vinificare

barbera? dolcetto? nebbiolo? barolo?
no!
il mio vino è siciliano: lo "stronzetto dell'etna"
lo produce lucio dalla (il nome lo ispirò carmelo bene).

martedì, dicembre 02, 2008

io credo in rocco siffredi!

avevo ammesso, non senza difficoltà, di essermi comportato da voltagabbana, passando su posizioni filo-governative...
oggi, ahimè, neanche fossi un mastella qualsiasi, devo cambiare nuovamente schieramento.
La manovra contro la crisi varata dal governo va a colpire anche il settore porno, è inaccettabile!
passi la mazzata a sky, che, personalmente, sempre mi è stata in culo,
ma non toccatemi il porno!

orsù rocco! raduna le tue schiere bramose di pugna!
armiamoci di dildo, fruste e catene e partite destinazione roma!
rendiamo quell'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli!
il tuo popolo lo chiede!

è una rivolta morale.
ma anche farne una amorale mi va bene!
infatti uno spettro oscurantista si aggira ormai per l'Europa:
l'Olanda vuol fare un passo indietro su sesso libero e droghe...vabbè, ma la posizione più allucinante - sinceramente pensavo di aver compreso male la notizia - è quella del Vaticano che si schiera contro la depenalizzazione, proposta dall'ONU, del reato (sic) di omosessualità!
Ma stiamo scherzando? Un bel modo per festeggiare i prossimi 80 anni dello Stato Città del Vaticano. io ho uno slogan: "ottant'anni e si sentono tutti!"

consoliamoci con il pallone d'oro a molinaro.
ah, l'ha vinto cristiano ronaldo?
allora non c'è più religione

lunedì, dicembre 01, 2008

la pubblicità è l'anima del commercio

Segnalo un contest indetto da Evaystyle e Affarionweb: il premio è un Samsung Omnia i900.



questo il regolamento:
°Il SAMSUNG SGH-I900 Omnia Nero 8GB è comprensivo di spese di spedizione, quindi totalmente gratuito.

°Per partecipare a questo contest i lettori di Evaystyle dovranno parlare di questo contest sul proprio sito o blog.

Il vostro articolo dovrà contenere l’immagine con scritto "Evaystyle e Affarionweb ti regalano un Samsung Omnia i900", un link al post e uno al sito Affarionweb.

°L’estrazione avverrà in diretta via webcam tramite il sito Ustream.tv

°Il contest non ha una fine prestabilita. Terminerà infatti tre giorni dopo il raggiungimento di 700 partecipanti.

venerdì, novembre 21, 2008

lo stadio della gobba

è stato presentato il nuovo stadio della gobba? ma che bel futuro per noi torinesi!
il catino ove si festeggeranno i futuri successi della seconda squadra di torino si potrebbe chiamare "Hatù" o "Giubileo" a seconda dello sponsor che si aggiudicherà il diritto, per una dozzina d'anni, di attribuirne il nome.
peccato io avevo proposto "moggi".

basta sarcasmo, devo smetterla di pensare vecchio.
non devo pensare che l'operazione, costata un fracco di miliardi pagati dallo Stato (NOI), per l'edificazione di un inutile stadio in vista di "Italia 90" si sia di fatto conclusa regalando il "vetusto impianto" alla gobba...

devo pensare ggiovane. cambiare registro (di cassa?):
che bello!
potrò passare tutto il week-end alla continassa!
salubre luogo vicino alla venaria reale (devo verificare la notizia, lo sentita a voyager?, che vorrebbe l'area sede di antiche terme di epoca romana)!

in mattinata, appena aprono i negozi, un po' di shopping alla rinascente,
pranzo veloce leggendo "La Stampa" o "Tuttosport" e guardando qualche news su "juvechannel",
nel pomeriggio un giro al "motor village fiat" e uno allo "juvestore" per l'ultima maglietta col nome e numero di molinaro (o erik olof mellberg, dubbione)
la sera al cinema a vedere "vacanze di natale 2011",
poi al macdonald a mangiare un bigmac e seratone, pop-corn e birra analcolica, a vedere juve-siena.

altro che toro e tremendismo!
a ben pensare devo ammettere di essere contento per aver contribuito, come tutti gli italiani,
a questo grande progetto!

Pro gelmini anch’io!

Cambiare idea è sintomo di intelligenza.
Ed io ho cambiato idea. Chi parla di tagli indiscriminati (o discriminati?) alla scuola e di riduzione degli investimenti in favore della ricerca è su posizioni preconcette. vetero-comuniste. dobbiamo superare il concetto di welfare. non siamo mica la DDR! Viva la scuola privata! Abbasso quella pubblica, frequentata solo da pecoroni e fannulloni.
Io poi con il maestro unico mi sono sempre trovato bene.
Inoltre se uno ha tutta questa voglia di studiare, può sempre smetterla di rompere i coglioni ed andare all’estero, esperienza di vita sempre molto formativa.
Viva Mariastella e grazie alle “berluschine” che, con il loro calendario, mi hanno fatto capire quanto mi sbagliassi sulla riforma gelmini.



a dimenticavo mi sento anche molto "ecologico" oggi!
grazie pirelli!

restando su un tema caro ai più, la gnocca, segnalo un programma TV che, in stile iene ma con tempi più lunghi, risulta davvero divertente e ben congegnato: il testimone, di pif su MTV. l'ultima puntata (mercoledì 19 novembre) presentava un interessante viaggio in giappone. da non perdere.

mercoledì, novembre 19, 2008

prove

lieve inquietudine

Cui prodest?

Ieri su repubblica si poteva leggere un pezzo su facebook di vittorio zambardino.

in breve le aziende, dice zambardino, stanno decidendo di arginare il fenomeno facebook riducendo la possibilità di navigare su questo sito “ggiovane” per limitare il cazzeggio dei propri dipendenti.
A metà articolo si leggeva “Contro corrente Torino-comune: proibiti solo porno e giochi d' azzardo.”
Io ho pensato: a torino siamo troppo avanti! Ok, peccato per i vincoli sul porno, ma vabbè, non si può avere tutto. Ovviamente mi sbagliavo.

Oggi infatti La Stampa, sulla prima pagina della versione cartacea, sotto la voce “Il Caso/torino” correva ai ripari, ripristinando l’austerità sabauda messa un po’ in dubbio dal pezzo della repubblica, con un articolo di Emanuela Minucci “Ore 13: pausa facebook in Comune”.



Forse è solo una coincidenza, forse no.
Ricordarsi però questo tipo di coincidenze fa bene alla mente.
Riflettete sulla tempestività di certi articoli che si parli di macchine (autovetture), di calcio, di politica torinese, di aziende informatiche…

martedì, novembre 18, 2008

volgarità gratuita

Si potrebbe parlare del mitico villa(-ri) che non molla la poltrona…in effetti, umanamente, lo si può anche capire e, come dice gramellini sul “buongiorno” odierno, la sua è pur sempre una forma di lotta alla partitocrazia (e relativa spartizione di prebende).
Si potrebbe parlare della prima intervista da neo-presidente+first lady di Pier Barack e consorte…che arriva a correggere, fatto nuovo (ed inaudito) cotanto marito!
Si potrebbe citare il buon Tanzi che si dipinge come l’ultimo degli sprovveduti: non poteva immaginare che le banche ecc ecc... e fare uno sforzo?
E’ meglio non parlare di facebook che disturba i lavoratori…
Si potrebbe esultare per il rinvio a giudizio dei teutonici vertici della Thyssen group.

Si potrebbe…ma preferisco rimanere sì in ambito torinese, ma per sottolineare un caso di volgarità gratuita del quotidiano locale, La Stampa.
Guardate questa immagine:



ok è vero è la stampa, bellezza, ed io non posso farci niente:
ma che “salza al sindaco” a me cosa interessa?
Anche a me succede, ma mica lo scrivo sui giornali!

venerdì, novembre 14, 2008

viva l'ignoranza (quella sana)

B: Quali persone stima di più?
P: I giovani operai.
B: Mi spieghi, se crede.
P: Pongono meno schemi, meno diaframmi tra sé e la realtà. Hanno avuto la grande fortuna di non andare a scuola, di non crearsi un mondo più brutto, più pallido, più contorto, più pieno di piccole idee sbagliate, il cui modello è adesso divulgato dalla tv.
B: Non le piace, suppongo, l'Italia.
P: Infatti medito di scappare. Sono colpito dalla borghesizzazione completa. La borghesia, certo, ci ha dato grandi conquiste, ma anche Hitler. Sta accadendo qualcosa di analogo. I giovani cappelloni operai assomigliano, che orrore, alle SS.

da una intervista di Enzo Biagi a Pier Paolo Pasolini, 4 gennaio 1973.
NB.: Il grassetto è mio.

mercoledì, novembre 12, 2008

sempre toro

Il sondaggio mi ha lasciato dell’amaro in bocca, ma ha anche tranquillo assai.
Zero voli pindarici.
Il pubblico desidera da me soprattutto “cazzate”, ergo posso scrivere senza dover verificare le fonti o curare la punteggiatura.
In realtà volevo spendere due righe su un altro tema che suscita, invece, poco interesse quello calcistico.



Vinto dalla stanchezza, dopo la solita giornata passata non tanto a fare il mio lavoro, cosa che mi piace molto fare, ma a verificare la bontà di quello degli altri, attività meno piacevole, prendo il 4 in direzione porta nuova per il solito viaggetto che in solo 1 ora e mezza mi restituirà alla quiete (?) domestica.
Sono lì che inebetito come tutti gli altri passeggeri tengo un occhio al borsello e uno all’improbabile e pessimo giornale gratuito del momento (“metro”, “city” o “leggo”, non ricordo), purtroppo vengo distratto da un ragazzo che è al telefono con il padre.
Essendo praticamente a 5 centimetri dal figliuolo, ascolto.
Da alcuni riferimenti del puer, comprendo che l’imberbe è milanista. Vabbè, problema suo.
Orbene il giovane irride il genitore interista, facendo appello ad alcuni risultati in campo internazionale non particolarmente entusiastici della formazione nerazzurra.

Interisti e milanisti a torino, ormai spopolano ma perché?
Ditemelo! Perché concittadini torinesi, sbagliate? Vi intestardite?
Vi piacciono così tanto i bauscia?
Con orrore ho pensato: meglio un torinese gobbo!
Ebbene sì! Dico io: ma voi interisti 45-50 enni dove cazzo eravate solo 20 anni fa?
Non uno se ne trovava a torino. Devo ascoltare, nella navetta aziendale per esempio, gruppi di interisti che ironizzano sul fatto che il toro gioca solo e al massimo, il mercoledì sera, la coppa italia. Te figa, amico di moratti/berlusconi, ma vaffanculo!
ormai mi sento chiedere:
sei della juve?
Io: no
Sei dell’inter?
Io: no
Allora sei del milan!
Io: no! Sono del toro!!! Cristo!

Ma siamo fuori? Recentemente ho visto lo spicchio dell’olimpico, in occasione della partita torino-atalanta, gremitissimo di bergamaschi che urlavano “bergamo”, “bergamo”.
Sinceramente li ho apprezzati molto: nonostante la sconfitta fedeli e entusiasti della dea. Chapeau!
E noi di rimando: “bergamasco contadino zappa la terra zappa la terra!” e a chiudere:”odio bergamo, odio bergamo”.
Lungi da me simpatie leghiste, ma una sana goliardia (quella che mi ha fatto scaraventare dalla balaustra per gridare a squarciagola “merdeee, sucate, fanculo a casaaa” in occasione delle nostre due reti) e un sanissimo campanilismo sono parte del divertimento nel seguire una partita di calcio.
Ma è un difetto tipicamente nostrano, salire sul carro del vincitore, scender e risalirci.
Nel 36 tutti fascisti, nel 46 tutti partigiani, dal 50 tutti democristiani, poi socialisti, poi berlusconiani e quindi calcisticamente parlando tutti juventini, interisti e milanisti.

venerdì, novembre 07, 2008

aguzza la vista

trova il presidente più abbronzato.



da segnalare la battuta - trascrivo a memoria, non letteralmente - di marco travaglio ad "annozero" di ieri sera:
obama ha 47 anni, berlusconi ne ha 72 e potrebbe quindi essere suo padre.
in questo caso obama si chiamerebbe pier barack.
bellissima.

grande silvio, facce ride! anche se quella sulla thatcher mi era piaciuta di più.
avranno riso anche iracheni ed afghani che adesso che c'è barack muoino come prima con bush, ma soffrono meno.

martedì, novembre 04, 2008

Ricomincio da tre

La lettura del report settimanale sugli accessi al mio blog, sta diventando un piacevole rituale.
Mi vergogno un po’ a dirlo, neanche fosse l’auditel per la Ventura, ma è così!
bisogna essere sinceri o no?
Ed è questo il tema di oggi: numeri, lettori, stile e sincerità di scrittura, temi da trattare.

Per me che ho fatto il “classico”, la matematica, le statistiche e i numeri in generale sono qsa di simile all’orco cattivo delle favole per bambini.
In realtà la potenza dei numeri – o era il numero che è potenza? boh – ha dei risvolti che, sul lavoro, ho scoperto o ri-scoperto dopo il periodo scolastico-universitario (statistica cmq l’ho passata al primo appello), essere positivi. Monitorare un fenomeno, misurandolo, permette infatti di gestire al meglio la situazione e, se c’è “margine”, di lanciarsi in formazione, nella ricerca, in una parola permette la progettualità. Tutto quello che non si farà più in Italia, grazie a gelmini e soci, quindi.

Tornando agli “accessi”, l’assiduità di alcuni nel leggere quello che scrivo mi ha spinto a cambiare anche argomenti e stile stesso di scrittura. Ossia, lo ammetto, cerco di scrivere qsa che possa avere un minimo di interesse e cerco di essere comprensibile. Non l’avreste detto? Allora devo migliorami.
E’ evidente che se uno scrive su un blog immagina di essere letto e lo desidera. Diversamente prenderebbe l’agenda dell’anno passato e terrebbe il classico “diario” da nascondere in fondo al cassetto. Cosa che del resto io stesso, a più riprese ho fatto e a più riprese ho interrotto, spesso distruggendo quanto scritto, pentendomene poi amaramente.

Cosa scrivere? A me piace fare commenti sulla politica e l’attualità.
mi piace scrivere qsa sul toro, ma io stesso mi rompo poi a leggere sostanzialmente gli stessi concetti. Mi piace soprattutto sparar cazzate, ma è un gioco che comprendo essere sterile.
Mi sembra utile dare consigli letterari o la dritta sulla sagra giusta.
Mi diverto immensamente a disegnare e pubblicare i miei schizzetti.

Tempo addietro lanciai un sondaggio che i più smaliziati compresero essere solamente scherzoso, sempre sulla lettura del mio blog.
Adesso mi piacerebbe proporne uno “serio” per avere feed-back "semi-seri" dai miei utenti…
Detto che effettivamente qualcuno ha la pazienza di leggere quanto scrivo, cosa desta in voi, intrepidi lettori, maggiore interesse?
Votate (vd colonna a dx) SVP!
eventualmente cambierò approccio di scrittura e ricomincio da zero.
anzi, come si diceva troisi, perché proprio da zero?
ricomincio da tre.

lunedì, novembre 03, 2008

lunedì, ottobre 27, 2008

sabato pomeriggio

lui: "mi spiega per quale legge della fisica il pallone è andato in quella direzione?"
io: "no. ho fatto scienze politiche."

venerdì, ottobre 24, 2008

Avviso ai naviganti, forse

Il 22 ottobre berlusconi dice che ricorrerà alle “forze dell’ordine” per impedire l’occupazione delle università.
Il 23 ottobre, dietrofront, il premier nega di aver mai parlato di “polizia nelle università”.

Sinceramente silvio mi ha preso in contropiede.
Avrei voluto scrivere, ma non ho avuto il tempo per farlo, che mi faceva ridere, in primis, il comportamento dell’opposizione che, nella persona di veltroni, convoca una conferenza stampa per chiosare queste dichiarazioni del presidente del consiglio. Stigmatizzandole e facendo il suo predicozzo.
In buona sostanza, Silvio affermava in realtà una banalità assoluta, per un rappresentante delle istituzioni, ossia che non avrebbe tollerato un atto illegale, l’occupazione in questo caso.
Se il falso in bilancio fosse ancora reato, per assurdo, il presidente del consiglio dovrebbe minacciare azioni per perseguirlo? E’ un po’ ridondante, dovrebbe perseguirlo stop.

Chi occupa una università compie un atto illegale e se ne assume la responsabilità.
può essere moralmente lecito (ma anche corretto politicamente) compiere un atto illegale, diversamente se aspettiamo che sia l’ordine costituito a riformare sempre se stesso saremmo ancora ad aspettare modifiche alla politica estera dell’impero romano d’occidente.
Proprio i nipoti dei “galli” – popolazione che poco apprezzava una politica estera un attimino aggressiva da parte dei romani - ci insegnano che se una cosa non sta nè in cielo né in terrà è lotta dura: in francia scioperi e dimostrazioni sono scontri duri e lo stato risponde con forza.
Ma almeno è una cosa seria!

La vicenda dimostra come sempre l’ipocrisia di fondo della nostra società.
Il Berlusconi del 22 ottobre sosteneva una posizione ferma e coerente con il suo ruolo e “ci stava”.
Ridicola l’opposizione di veltroni. Il 23 ottobre si scopre che era il solito teatrino e paradossalmente il patetico predicozzo veltroniano ha sortito un insperato successo.

Saviano recentemente citava pound, sostenendo che un uomo che non è pronto a correre dei rischi o non vale niente o è su posizioni ideali che non valgono niente.
Lo studente è pronto a correre dei rischi, che arrivi o meno la polizia quindi si occupa, si rischia. Questi politici ondivaghi non corrono “rischi” perché valgono poco e si limitano a flirtare, senza coerenza alcuna, con quello che è l’umore del momento. Un giorno dico una cosa, un altro ne sostengo un’altra ancora. Nessuno ci capisce niente e io continuo così, mentre i problemi veri rimangono irrisolti.
Taglio da una parte e porto soldi da un’altra (nella fattispecie i soldi che non prendo più dall’ICI li taglio sulla scuola e li giro alle banche. Grazie!).

Questa mancanza di coerenza ovviamente si esercita anche nella politica estera.
In Afghanistan si tiene il moccolo agli stati uniti per aiutarli a fare la guerra ai talebani.
Ci si nasconde dietro formule ambigue quali missione di pace, supporto alla popolazione e cazzate simili, vabbè sarà che si deve dire così e fare cosà. non diciamo che facciamo la guerra? Ci può stare. Facciamola. ma almeno facciamola bene!!!
Leggo invece che frattini, in un suo lineare avviso ai talebani, è pronto al dialogo con le aree moderate dei movimenti talebani, al di là della contraddizione in termini, il concetto è evidente: sconfiggere i talebani con la forza pare non essere possibile allora diventiamo “amici”, o almeno parliamone. frattini precisa però che il dialogo non implica la legittimazione dei telebani.
Boh. Vorrà dire che parlerà loro ma sarà molto scortese, non essendo i talebani legittimati (da chi?) a parlare con chicchessia.
La mancata legittimazione dei talebani da parte di frattini pare abbia gettato nella frustrazione i talebani…probabilmente la chiave di volta del conflitto sarà questa batosta psicologica sui combattenti afghani.

geniale!

boia faus

in questi giorni, a londra, sono stati messi all'asta diario e altri oggetti appartenuti all'ultimo boia di sua maestà, un certo harry allen.
allen seguì l'eliminazione di un centinaio di condannati, uno poi totalmente riconosciuto innocente. lui non si scompose più di tanto, una volta venuto a conoscenza di questo dettaglio. un lavoratore preciso e un po' pignolo.
come per ogni cosa, scusate la deformazione professionale, c'è una procedura.
il buon harry aveva la sua.
in buona sostanza il primo step del boia era salutare con un "buongiorno" il morituro, a seguire legare le mani dietro alla schiena ecc ecc
doveva essere proprio un bel giorno per i condannati a morte, boia faus!

martedì, ottobre 21, 2008

ri...tratti a setu

incontri al teatro garybaldi di settimo, ad ingresso libero.


Gregorio, giovanni, livio ed enrico

Mi diverte moltissimo andare sui campi ad arbitrare e tra i molteplici aspetti che compongono questo divertissement uno di questi è, sicuramente, poter vedere un "piemonte" che di solito ci sfugge.
Nel week-end c’è poco traffico, si può guidare senza troppi assilli e senza finire imbottigliati in kilometriche code. Poi di certo a buronzo o a rovasenda - non stiamo quindi parlando di pollenzo o alba ormai noti a livello internazionale - "per caso" è difficile finirci, ma ci si passa per forza per andare a fare una partita in qualche campetto sperduto tra le risaie. O almeno io cerco di incrociare questi luoghi perché queste cittadine, nelle quali sembra che negli ultimi secoli non si sia proprio costruito moltissimo, hanno dei “profili” medioevali da non perdere.


Andando a vedere la mostra a palazzo bricherasio su gregorio calvi di bergolo ho ritrovato quegli scorci che ancora si trovano nelle province piemontesi. Ho riconosciuto quelle luci invernali o autunnali che mi spingono a fermare l’auto e rimanere in contemplazione per qualche minuto, respirando quell’aria che sarà sempre inquinata ma lo è meno di quella di torino.
Mi piace poi quel silenzio irreale e poter incedere nella mia solitudine. Mi serve a riflettere, e in quei momenti mi diventa facile separare gli accadimenti banali dalle cose davvero importanti.

Leggendo i pannelli che sono corollario alla mostra, si intuisce che calvi di bergolo ha avuto molto tempo per riflettere, per dedicarsi alle sue passioni, in una parola per godersi la vita.
L’invidia che ho provato è pari all’immediatezza e bellezza delle opere esposte.


Quindi consiglio la mostra e consiglio un libro scoperto per caso al mercato di ciriè…venerdì mattina, tra un branzino pescato e un tonno inscatolato ho passato un giorno di ferie che mi ha permesso di riappropriarmi della vita extra-lavoro infrasettimanale; ok il week-end, ma anche in settimana non mi dispiacerebbe farmi “li cazzi mia”, come si dice a latina.
Mi sembrava di esser tornato studente, con montagne di tempo libero passato a cazzeggiare più che a studiare.
Purtroppo il tran, tran (o tram tram come scriveva mio zio) lavorativo quotidiano te lo fa dimenticare. ma questa è solo la mia campana.
Lavorare, Lavorare, Lavorare, preferisco il rumore del mare

Il libro, i fuochi dei kelt, è straordinario l’ha scritto uno scrittore poco noto: giovanni d’alessandro. stilisticamente particolare.
È un romanzo storico, la storia della campagna di gallia scritta dagli sconfitti, quelli che mi stanno sempre più simpatici dei vincitori.
Vi suggerisco anche questa intervista a d’alessandro e sottolineo queste parole: “questo è lo scrivere, un combattere”. Ed ancora “La scrittura è una cosa seria. Una disciplina impegnativa.”
Una lettura “importante” da sorseggiare con calma, come si farebbe con un buon barolo.

Quindi riepilogando venerdì incontro casuale con giovanni, sabato toccata e fuga in quel di bordighera con il “suocero” (livio, il gobbo. "Fuori" come pochi ma simpatico), domenica con gregorio e in mezzo serata con enrico…un pazzo che si diletta a fare veri e propri film con i filmati delle vacanze con sceneggiatura, storyboard, musiche ecc, istruire e far esami simulando a pc il volo di un boeing, aggiungere strumenti, sempre con l’ausilio di un pc, alla musica di Mozart, monitorare le temperature, piogge ecc degli ultimi dieci anni per elaborarne statiche. E io che mi diverto a giocare a call of duty!
che bambino!

giovedì, ottobre 16, 2008

Saviano come Alcott

In buona sostanza, al di là delle lettere aperte (non bastava mandarle, chiuse, solo a Saviano?) grondanti retorica dei presidenti – metto il titolo non vorrei mai si offendessero - Napolitano e Berlusconi, è questo il geniale invito di Franco Roberti.
No, Franco non è quello di Zelig, è invece il coordinatore del pool anticamorra di napoli, secondo il quale Saviano “dovrebbe staccarsi un po’ dai temi della criminalità organizzata” (letto questa mattina sul giornale Repubblica).
Delirio. Se fosse questo il consiglio della mamma di Saviano, ci potrebbe stare, ma non me l’aspettavo dal coordinatore del pool anticamorra.
E’ ovvio che anch’io credo che Saviano non si possa permettere, purtroppo, di girare per casal di principe, troppo rischioso per lui, per la scorta, per tutti i cittadini ma che non gli sia garantita neanche libertà di parola è una sconfitta per lo Stato.
Niente contro Louisa May Alcott, autrice di quel romanzo di aspra denuncia sociale intitolato “piccole donne” (la versione cartone animato la ricordo con piacere, anche se era un po’ da frocio guardarla).
PS.: libro e film sono da leggere e rileggere, da vedere e rivedere

mercoledì, ottobre 15, 2008

tuttopaccottiglia

invito tutti alla registrazione al sito tuttosport.com.
gli articoli sono trascurabili, ma si può partecipare a interessanti sondaggi.
io mi sono registrato millantando una passione per lo Spezia e una simpatia filojuventina. ho poi lasciato questo entusiastico commento (oggetto: sondaggio per dare un nome al nuovo stadio della goeba. si il "vecchio" , si fa per dire essendo degli anni '90, e sfigatissimo "Delle Alpi" pagato oltre duecento miliardi di lire - da tutti noi - e che sarà presto abbattuto e ricostruito. costava oltre una decina di miliardi di lire all'anno di sola manutenzione. sticazzi):
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"il progetto mi entusiasma. sarà la culla di grandi successi, nel solco della tradizione. proprio per questo vorrei un richiamo esplicito al periodo maggiormente vincente della società. il nome che vorrei è "Stadio Luciano Moggi". Perché? perché sono 29! Senza vergogna."
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Loro non sono dotati di autoironia...ne consegue che è più bello prenderli per il culo. Probabilmente non verrà mai pubblicato, nonostante questo feed-back (peraltro efficace dal punto di vista utente).

lunedì, ottobre 06, 2008

un tranquillo week-end

tra visita alla tenuta fontanafredda (i nostri prossimi ospiti potranno godere di un ottimo barolo chinato) e fornelli...



il video è breve e non è un granché...ma tant'è

venerdì, ottobre 03, 2008

la terra dei cachi

siamo un paese di buffoni.
non voglio neanche approfondire la notizia...
i fatti sono questi? bene,
probabilmente saranno padri di famiglia, l'hanno fatto una volta sola ecc ecc
ma a calci nel culo lo stesso sono da prendere.
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Fs: riassunti a Genova i ferrovieri che timbravano il cartellino ''a rotazione''

Licenziati e poi riassunti. Questo il destino degli 8 ferrovieri genovesi, 5 assunti a tempo indeterminato e 3 apprendisti, che lo scorso agosto erano stati licenziati in tronco perché si erano messi d'accordo affinché uno di loro, all'uscita, timbrasse il cartellini per tutti.
La loro causa oggi è finita davanti al Tribunale del lavoro, dove la proposta di conciliazione del giudice Marco Genovesi è stata accettata da entrambe le parti: i lavoratori hanno firmato un documento in cui ammettono l'errore fatto e accettano il licenziamento, allo stesso tempo Trenitalia si impegna a riassumerli.
I ferrovieri perdono così due mesi e mezzo di stipendio, dal 1° agosto al 15 ottobre, ma non perdono il loro posto di lavoro.
Ora resta in sospeso il licenziamento di Dante De Angelis, il responsabile della sicurezza, licenziato perché aveva segnalato il grave rischio corso da un Eurostar che si era spezzato in due. A favore di De Angelis è stata lanciata anche una petizione on line, che ha raccolto centinaia di firme.
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tratto da "il salvagente.it"

giovedì, ottobre 02, 2008

caprie - arrampicata "disunione sovietica"




quando si dice la "coincidenza"...le braccia sono ancora anchilosate, ma ne è valsa assolutamente la pena.

In corpore sano

giuro, non sono stato io! [vd "in sintesi"]
del resto, ero ad Alba quella sera!